
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DALL’EPISODIO 8 DI WANDAVISION
L’episodio di WandaVision che è stato reso disponibile il 26 febbraio su Disney+ ha raccontato allo spettatore, in maniera precisa e dettagliata, il viaggio di Wanda nei dolori e nei traumi della sua vita, esperienze che l’hanno portata a ripararsi in una finzione creata dalla sua stessa mente, per proteggersi proprio da quel male e dall’impossibilità di superarla.
Per quanto l’episodio sia stato esaustivo da questo punto di vista, potrebbe aver detto molto più di quanto immaginiamo, proponendo una retcon al MCU che spalancherebbe la porta dell’universo condiviso all’entrata in scena dei mutanti. Ebbene sì, WandaVision 8 sembra mettere in continuity la possibilità dei geni X dormienti in alcune persone che popolano il Marvel Cinematic Universe. Ma andiamo con ordine.
Il principio era “l’Era dei Miracoli”
All’annuncio che in
Avengers: Age of Ultron avremmo visto in campo
Scarlet Witch e Quicksilver, abbiamo anche appreso che l’origine
dei personaggi, per le questioni di sfruttamento dei diritti
cinematografici degli stessi che ben sappiamo, sarebbero state
modificate. I due giovani sokoviani infatti non sono i
figli di Magneto, potenti mutanti che collaboreranno con
Avengers e con X-Men, ma sono dei “miracoli“,
o almeno così li chiama il Barone Strucker nella scena post-credits
di
Captain America: The Winter Soldier, loro
prima apparizione. I due ragazzi sono dei miracoli, unici
sopravvissuti agli esperimento che l’Hydra ha condotto su
volontari, utilizzando il potere della Gemma della Mente nello
Scettro di Loki.
Due giorni sotto le macerie
E questo è quello che
sapevamo fino a questo momento. Tuttavia, nell’episodio 8 di
WandaVision
succede una cosa importante. Agatha, che conduce Wanda lungo il
sentiero dei ricordi e dei traumi, chiede alla giovane donna per
quanto tempo, nel giorno dell’esplosione che uccise i suoi
genitori, lei e Pietro rimasero bloccati sotto al letto, tra le
macerie e le bombe inesplose, sopravvivendo incolumi. Wanda
risponde “due giorni”, come aveva anche detto in Age of
Ultron a Tony Stark (vediamo nell’episodio la bomba con il
logo delle Stark Industries).
Come sono sopravvissuti davvero i gemelli Maximoff? A questo punto Agatha appare interdetta: due giorni interi di bombardamenti, una bomba innescata a un tiro di schioppo, e i due gemelli Maximoff restano incolumi? Sembra chiaro che la strega sospetti qualcosa, e sembra altrettanto chiaro che stia insinuando che Wanda, involontariamente, abbia impedito che macerie o bombe danneggiassero lei e il fratello nel corso di due giorni, prima che i bambini riuscissero a trovare il coraggio di uscire da quella casa in rovina.
Il gene X dormiente
Cosa vuol dire? Significa
che Wanda possedeva già i suoi poteri, e che l’incontro con la
Gemma, durante il quale, come ci viene svelato, la ragazza ha una
visione di Scarlet Witch, non ha fatto altro che stimolare e
risvegliare quei poteri. E cosa significa tutto ciò nel grande
disegno del MCU? Semplice: che il gene mutante
esiste nell’universo condiviso, ma che è dormiente e che l’utilizzo
delle Gemme sulla Terra, da parte di Thanos, Hulk e Iron Man,
potrebbe aver generato dei “risvegli”. In questo modo i Marvel Studios potrebbero aver messo in
continuity il fatto che prima o poi vedremo dei mutanti nei loro
film, operando a tutti gli effetti una retcon della loro
linea narrativa.
Alla luce di queste osservazioni, possiamo solo aspettare e scoprire se questa che sembra a tutti gli effetti una correzione retroattiva del MCU verrà ufficializzata e aprirà davvero la porta ai mutanti e agli X-Men nell’universo creato da Kevin Feige.