Agadah: proiezione gratuita con Cinefilos.it a Bologna

Agadah

Nell’ambito della 14° edizione del Biografilm Festival (14-21 giugno), il prossimo 18 giugno alle 18.30 presso il Cinema Jolly, in via Guglielmo Marconi a Bologna, si svolgerà una proiezione gratuita di Agadah, il film di Alberto Rondalli.

 

Per prenotare uno dei 300 posti disponibili, clikka sul link di seguito:

 www.serateagadah.it

Di seguito, la sinossi e il trailer di Agadah:

Siamo nel 1815, il conte Potoski sta lavorando al suo romanzo nell’elegante dimora in cui vive. Maggio 1734, Alfonso di van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo, ha ricevuto l’ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli nel più breve tempo possibile. Nonostante Lopez,  suo  fedele  servitore,  cerchi  di  dissuaderlo dall’attraversare l’altopiano  delle  Murgie, perché  infestato  da  spettri  e  demoni  inquietanti, si  mette  ugualmente in  cammino.  In  un intreccio fantastico, tra sogno e realtà, che ricorda il Decamerone e le Mille e una Notte, Alfonso compirà un percorso iniziatico, durante dieci lunghe giornate, tra allucinazioni e magia in caverne misteriose, locande malfamate, amori scabrosi e apparizioni diaboliche. Ambientato all’indomani della Battaglia di Bitonto, che portò il Regno di Napoli sotto il dominio di Carlo di Borbone, il film, in un crescendo epico e maestoso, intreccia, tra sogno e realtà, il destino di due uomini uniti in modo indissolubile attraverso storie tra loro concatenate in una realtà popolata da briganti, zingari, forche, cabalisti e fantasmi. Alfonso non avrà mai certezza se la sua esperienza sia stata reale o solo frutto dell’immaginazione…

Liberamente tratto dal celebre Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki, il film è una rilettura di uno dei grandi classici della letteratura europea. Il romanzo fu scritto in francese all’inizio del 1800 e ha avuto tra le peripezie più singolari che la storia della letteratura ricordi. “Il Manoscritto” è una serie di  storie  di  fantasmi,  intrecciate  l’una  nell’altra  come  scatole  cinesi:  «un  decamerone  nero», suggestivo e grandioso fatto di simbolismi a volte indecifrabili in cui si ritrovano tutti gli elementi del romanticismo nero.  Un  classico della  letteratura, un’opera titanica e  a  tratti inafferrabile che  fu portata sullo schermo solo una volta dal polacco Wojciech Jerzy Has nel 1964 e che tanto affascinò Luis Buñuel.

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