Steven Spielberg sta promuovendo il suo ultimo film, Ready Player One, che arriverà nelle sale italiane a partire dal 28 marzo, e naturalmente, data la sua posizione di potere e influenza nell’industria di Hollywood, viene chiesto il suo parere non solo in merito ai suoi film, ma anche in merito a ciò che accade nel mondo, tra politica, problemi sociali e soprattutto nuove tendenze dell’industria cinematografica.
Dopo essersi pronunciato su Netflix e sui film che scelgono la piattaforma di streaming per essere diffusi, il regista ha espresso la sua opinione sull’importanza culturale di Black Panther, il cinecomic che ha incassato di più nella storia del genere negli Stati Uniti. Ecco cosa ha dichiarato a EW Canada:
“Penso che Ryan Coogler abbia fatto un ottimo lavoro nello scrivere e dirigere un film che è culturalmente, forse, il più influente dell’ultima decade. Cambierà davvero le cose, e le manterrà così per tutti, si spera (…) Credo che l’idea che bimbi bianchi guardino il film e dicano ‘Da grande voglio essere come Black Panther’ è qualcosa di magnifico, una cosa magnifica che sta succedendo adesso.”
Steven Spielberg ha poi aggiunto: “Il Colore Viola era alquanto avanti con i tempi. E sono stato criticato per aver diretto quel film, perché non ero un regista di colore. Ora lo capisco. Non lo capivo all’epoca, ma guardandomi indietro capisco quelle critiche adesso.”