Sigourney Weaver su Kamala Harris: “Pensare che il mio lavoro possa avere a che fare con la sua ascesa mi rende felice”

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Sigourney Weaver si è emozionata mentre parlava di Kamala Harris durante la conferenza stampa al Festival del Cinema di Venezia, in occasione del quale riceverà il premio Leone d’Oro alla Carriera.

Alla domanda sull’impatto della sua recitazione nell’emancipazione delle donne, in particolare il suo personaggio di Ripley in “Alien“, e su come questo personaggio possa aiutare Kamala Harris a diventare presidente degli Stati Uniti, Weaver ha detto di essere “così emozionata per Kamala”. Poi è sembrata commuoversi al pensiero di avere una qualche influenza. “Pensare anche solo per un momento che il mio lavoro possa avere a che fare con la sua ascesa mi rende molto felice, in realtà, perché è vero”, ha detto. “Ci sono così tante donne che vengono a ringraziarmi”. Su Harris, ha aggiunto: “È stato difficile dal 2016 e le siamo tutti molto grati”.

L’esperienza di Sigourney Weaver come donna a Hollywood è stata una delle linee guida della conferenza, con l’attrice che ha riflettuto anche sull’invecchiamento nel settore. “All’improvviso, penso che abbiano deciso in qualche modo che le donne più anziane potevano effettivamente interpretare personaggi interessanti e hanno iniziato a scrivere molti personaggi di donne più anziane”, ha detto. “All’improvviso, abbiamo smesso di essere personaggi secondari e abbiamo iniziato a essere persone vere perché in realtà gran parte del nostro pubblico è composta da persone vere”.

Sigourney Weaver Leone d’Oro alla carriera

Quando le è stato chiesto della sua tendenza ad assumere personaggi femminili difficili, Weaver ha detto che non è una scelta consapevole ma un tratto intrinseco delle donne.“Mi chiedono sempre perché interpreto donne forti e penso sempre che sia una domanda così strana perché interpreto solo donne, e le donne sono forti e non si arrendono”, ha detto. “Sai perché? Non possiamo. Dobbiamo farlo”.

Weaver ha anche parlato con entusiasmo del cinema italiano e del suo desiderio di lavorare di più in Italia. Ha suggerito che, insieme al Leone d’oro, dovrebbe esserci una “piccola clausola che ti permetta di venire in Italia e lavorare con un regista italiano, dovrebbe essere parte del pacchetto”. Ha anche aggiunto che suo figlio si è sposato di recente e che il primo film che hanno guardato insieme è stata la commedia drammatica del 1961 Divorzio all’italiana, che ha aggiunto essere stata una “scelta curiosa“.

Per quanto riguarda invece la sua opinione sul cinema di supereroi, Sigourney Weaver non ha seguito la strada di molti veterani del settore nel criticarli, dicendo che “la Marvel va bene e tutti dovrebbero fare ciò che vogliono“. Ma ha affermato che la sua scelta personale sarebbe stata il cinema italiano. “Non ne ho ancora abbastanza di ciò che il cinema italiano significa e ci dà, quindi datevi da fare, registi italiani: sono disponibile!”

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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