Nel 2008 il primo film su Iron Man apriva ufficialmente le porte del MCU, introducendo oltretutto il primo grande supereroe del franchise agli spettatori.
Interpretato da un carismatico Robert Downey Jr, che molto ha dato del suo carattere al personaggio, l’eroe Marvel è poi apparso in altri due standalone più Avengers, Avengers: Age of Ultron, Captain America: Civil War e prossimamente sarà tra i protagonisti dell’atteso Avengers: Infinity War.
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Nel corso di questi dieci anni sono state diverse le contraddizioni legate a Tony Stark, eppure ci sono almeno 8 buone azioni compiute dal multimiliardario imprenditore che CBR ha riassunto in questa classifica. Scopriamo insieme quali:
Fermare il traffico illegale di armi
Nel primo
film di Iron Man, Tony Stark
produceva armi avviato da suo padre, ma quando decide di provare a
venderle da solo, finisce catturato dai terroristi e tenuto
prigioniero, realizzando che questi stavano sfruttando la
tecnologia Stark. Questo è stato il punto di svolta per Tony: poco
dopo si ribella all’ex socio in affari di suo padre,
Obadiah Stane, affermando che la sua compagnia non
avrebbe più venduto armi.
Aiutare Spider-Man a diventare un supereroe
Un grosso
merito da attribuire a Tony Stark è aver fatto
sentire Peter Parker un vero eroe. Durante i primi
cinque film di Spider-Man, Peter era un solitario,
con tutti contro mentre combatteva da solo il crimine. Stark non
solo ha supportato Peter, ma gli ha anche regalato un costume high
tech agendo come figura paterna.
Creare Iron Man
Tony Stark ha creato Iron
Man costruendo la sua speciale armatura e diventando
l’eroe che ha salvato diverse vite. Grazie a Ho
Yinsen e all’ingegno di Stark, la tuta d’acciaio è stato
il mezzo perfetto per esprimersi e combattere le
minacce.
Rifiutarsi di nascondersi dietro una maschera
Molti
supereroi nascondono la propria identità sotto una maschera, ma non
Iron Man. Tony Stark ha scelto di
non vivere dietro una bugia, alzandosi in piedi ed esclamando
“Io sono Iron Man.”, certo causando problemi (come il
Mandarino che ha fatto saltare in aria la sua casa
e Pepper Potts costantemente in pericolo),
tuttavia Tony Stark ha sempre rifiutato di celarsi dietro
l’anonimato, rendendosi così responsabile di ogni decisione che
prende.
Aiutare un bambino orfano di padre
Un
perfetto esempio della sua bontà arriva in Iron
Man 3, quando una volta arrivato in Tennessee incontra
un bambino di nome Harley che lo aiuta a
nascondersi. Harley era un orfano con poche speranze di vita, così
Stark se ne prende cura e gli regala un garage pieno di oggetti
tecnologici per realizzare qualsiasi suo sogno.
Rifiutarsi di armare Iron Man
Mentre
Tony Stark crede che i supereroi debbano firmare
per diventare impiegati del governo e lavorare per l’establishment,
questo pensiero non veniva condiviso in Iron Man
2: in quel film Tony partecipava ad un’audizione del
Congresso, con il governo degli Stati Uniti che voleva l’armatura
di Iron Man per usi privati. Stark rifiutò,
dicendo che Iron Man non era un’arma da usare per il
governo.
Cercare di rendere i supereroi più responsabili
Dopo gli
eventi di Sokovia Tony Stark si sente in colpa per
tutte le morti causate lì e a New York City. Per espiare questo
peccato costringe i supereroi ad allenarsi per capire come usare i
loro poteri in modo responsabile e e a favore della sicurezza
pubblica.
Sacrificarsi in Avengers
Non
importa quanti errori Iron Man abbia fatto nella sua vita: c’è una
cosa che l’ha reso un vero eroe. Questo accade nel primo film degli
Avengers, quando Loki invade
la Terra guidando un attacco; Iron Man si rende conto che può
salvare la città e chiudere il wormhole, intercettando il missile
mortale e rispedendolo nel warmhole. Una missione suicida insomma
che avrebbe portato alla risoluzione del conflitto. Grazie a
Hulk Tony sopravvive.