Mea Culpa: spiegazione del finale e significato del film di Tyler Perry

Diretto e sceneggiato da Perry, il legal thriller di Netflix propone plot twist e un atto conclusivo sorprendente.

Mea Culpa spiegazione finale
© 2023 PERRY WELL FILMS 2, LLC. All Rights Reserved. Photo Credits: Bob Mahoney/Perry Well Films 2/Courtesy of Netflix.

Tyler Perry torna dietro la macchina da presa – dopo a Jazzman’s Blue – per Mea Culpa, legal thriller di produzione Netflix che ruota attorno alla storia di un avvocato difensore di Chicago, Mea Harper, e il suo assistito Zyair Malloy, un famoso artista accusato di aver ucciso la fidanzata. Perry, qui in veste sia di regista che di sceneggiatore, riesce a disseminare una serie di false piste che ingannano il pubblico, fino ad arrivare al plot twist finale in cui emergono segreti sorprendenti. Ma qual è il messaggio intimo del film? Cerchiamo di capirlo insieme con la spiegazione del finale.

3Cosa succede nel finale?

Mea Culpa Kelly Rowland Trevante Rhodes
 

Nel finale di Mea Culpa, Mea riesce a scoprire la cospirazione che circonda il famoso artista Zyair e le accuse contro di lui riguardo l’omicidio della sua ex fidanzata, dopo aver incontrato la presunta donna morta durante una vacanza a Santo Domingo, in Repubblica Dominicana. L’incontro con lei sotto falsa identità fornisce a Mea le prove di cui ha bisogno per dimostrare l’innocenza dell’uomo, dipinto nel corso del film come un affascinante ma pericoloso killer. In seguito Mea torna a casa di Ray per convincerlo dell’innocenza di Zyair, ma a sua insaputa Ray, Kal e la madre Azalia rivelano di aver incastrato Zyair dopo che la moglie di Ray, Charlise, aveva avuto una relazione con lui qualche tempo prima che questi iniziasse la sua campagna elettorale. Ciò che viene dopo è uno scontro fra Mea e i suoceri, in cui lei sopravvive a stento prima che la verità venga rivelata garantendo la libertà dell’artista.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.