
Sebbene Sean Connery, scomparso lo scorso weekend all’età di 90 anni, possa essere noto ai più per la sua iconica interpretazione di James Bond nella longeva saga di 007, l’illustre carriera del leggendario attore è stata definita anche da una serie di opportunità mancate che gli hanno impedito di interpretare altri grandiosi personaggi. Connery, infatti, è divenuto celebre per aver rifiutato alcuni ruoli molto noti. Screen Rant ha raccolto tutti i grandi ruoli cinematografici che sono stati declinati dalla leggenda scozzese:
Gandalf ne Il Signore degli Anelli
Sean Connery avrebbe
potuto interpretare il ruolo forse più iconico dell’intera carriera
di Ian McKellen, ossia quello di Gandalf nella trilogia de Il
Signore degli Anelli, iniziarta nel 2001 con La compagnia
dell’anello. Un report del 2012 afferma che Connery avrebbe
rifiutato circa 450 milioni di dollari, inclusa una quota
considerevole in merito agli incassi. La domanda sorge dunque
spontanea: perché Connery avrebbe scelto di declinare l’opportunità
di prendere parte a quello che si è poi trasformato nel franchise
cinematografico più importante degli ultimi vent’anni?
NME riferisce che Connery “non ha mai capito la sceneggiatura” de Il Signore degli Anelli. Anche dopo aver visto il film, Connery ha affermato di non essere riuscito a dare un senso alla storia, sebbene abbia elogiato la performance di McKellen nei panni di Gandalf. Forse c’erano semplicemente troppi elementi fantasy per i gusti di Connery, anche se questo sembra alquanto strano, dato che Connery ha doppiato un drago sputafuoco generato tramite CGI in Dragonheart del 1996.
John Hammond in Jurassic Park
Nel rivoluzionario successo
di Spielberg del 1993, Jurassic Park, Richard Attenborough
brilla nei panni del megalomane, anche se accattivante, miliardario
scozzese John Hammond. Utilizzando complicate tecniche di
estrazione genetica, Hammond riporta in vita dinosauri estinti e
flora preistorica, rafforzando i suoi successi con l’affermazione
ricorrente di non aver “badato a spese”. Sir Attenborough
offre una meravigliosa variante del classico tropo miliardario
cinico e corrotto; tuttavia, anche questo ruolo era stato
originariamente offerto a Sean Connery.
Con il suo lussureggiante accento scozzese e il suo sorriso caratteristico, Connery sarebbe stato perfetto per il carismatico John Hammond, dando all’attore l’accesso ad un franchise cinematografico talmente di successo che, a 30 anni di distanza, continua a sfornare nuovi episodi. Tuttavia, il cachet richiesto da Connery era troppo elevato e i produttori del film sentivano di non poter avanzare alcuna offerta; alla fine, la parte è stata affidata ad Attenborough.
Morpheus/L’Architetto in Matrix
È difficile immaginare
qualcuno che superi Laurence Fishburne nei panni del saggio e
pacato Morpheus in Matrix, mentre guida il Neo di Keanu
Reeves attraverso la realizzazione che la sua intera vita è stata
una simulazione al computer progettata da padroni ostili dell’IA.
Se rifiutare il ruolo di Morpheus non vi sembri già abbastanza,
sappiate che Connery ha rifiutato anche il ruolo de L’Architetto in
Matrix Revolutions.
Anche in questo caso, Connety ha rifiutato un ruolo che gli avrebbe fruttato milioni e lo avrebbe reso parte di un franchise importante. Complex riporta che, al pari di quanto accaduto con Il Signore degli Anelli, anche in questo caso Connery semplicemente “non aveva capito” la narrativa generale del film. È tuttavia difficile riuscire a criticare Connery: sebbene la trama di Matrix sia abbastanza tesa, è comunque davvero complicata, complicazione che raggiunge proporzioni assurde proprio in Matrix Revolutions. L’attore/regista australiano Helmut Bakaitis ha fatto un lavoro ammirevole nel ruolo, ma gli spettatori si sono lamentati dell’astrusità del suo dialogo; probabilmente, neanche il grande Sean avrebbe potuto salvare la situazione…
Albus Silente in Harry Potter
Nei famosissimi film di
Harry Potter, Albus Silente è il preside della scuola
magica di Hogwarts e sebbene il ruolo sia stato portato alla luce
magistralmente da Richard Harris in Harry Potter e la pietra
filosofale e in Harry Potter e la camera dei segreti, la morte
inaspettata dell’attore ha richiesto un recasting per i film
successivi, con Michael Gambon che ha raccolto fieramente la
preziosa eredità. Silente è un altro ruolo che è stato offerto in
origine a Sean Connery.
La riluttanza di Connery ad interpretare il preside di Harry Potter derivava principalmente dal contenuto del film, che era troppo leggero e fantasy per i suoi gusti. L’attore scozzese ha affermato di non avere alcun “interesse a partecipare ad un film per bambini sui maghi”. Chiaramente, Connery ha rifiutato una serie di ruoli chiave a causa di narrazioni stravaganti e lontane dalla sua indole, che forse non era neanche interessato a scoprire o approfondire. Se avesse scelto di farlo, Connery probabilmente sarebbe stato un ottimo Silente, ma come aveva già dimostrato con il rifiuto del ruolo di Gandalf, forse non credeva che i ruoli dei maghi gli fossero confacenti.
Rick Deckard in Blade Runner
Quando Ridley Scott ha
deciso di dirigere il suo adattamento del romanzo di Philip K.
Dick, molti attori importanti sono stati considerati per il ruolo
principale di Rick Deckard. Jack Nicholson, Paul Newman e Clint Eastwood erano tutti in trattative per
il ruolo dell’antieroe cacciatore di androidi, così come Sir Sean,
che rifiutò, consentendo a Harrison Ford di prendere parte e
consolidare il suo status di attore protagonista.
Blade Runner ricevette un’accoglienza piuttosto tiepida al botteghino quando uscì in sala nel 1982. Ciononostante, negli anni è diventato un cult, e ad oggi è considerato uno dei migliori film di fantascienza mai realizzati. Non è chiaro perché Connery abbia scelto di cedere ad un suo collega il ruolo di Rick Deckard. A giudicare dalle sue critiche mosse ad altri ruoli rifiutati, è probabile che Connery abbia trovato l’arco narrativo del film troppo lento o troppo contorto. Parte del fascino di Blade Runner è il finale ambivalente, che implica che il Deckard di Ford potrebbe essere lui stesso un replicante. La recitazione molto conservatrice di Ford aumenta tale ambiguità; si potrebbe sostenere che l’approccio più espressivo alla recitazione di Sir Sean avrebbe potuto umanizzare troppo il personaggio.
Simon Gruber in Die Hard – Duri a morire
La scelta migliore del
regista John McTiernan per il supercriminale tedesco Simon Gruber
nel suo sequel di Die Hard fu senza dubbio Sean Connery.
Sfortunatamente, Gruber era un po’ troppo vile per i gusti di
Connery, che alla fine rifiutò l’offerta, passando così il ruolo a
Jeremy Irons. Come il magistrale Hans Gruber di Alan Rickman in
Die Hard, così il Simon Gruber di Irons in Die Hard –
Duri a morire raggiunge uno straordinario equilibrio tra
crudeltà e raffinatezza.
È allettante immaginare come Connery potrebbe essersi approcciato ad un cattivo come Simon Gruber. Da un lato, Connery ha dimostrato una gamma simile in film come The Rock, in cui ha interpretato John Mason, un personaggio molto più ambiguo e fallibile di quello di James Bond. D’altra parte, è possibile che Connery abbia anche riconosciuto che le sue risorse sullo schermo più forti erano il fascino e il carisma, qualità che potrebbero non servire ad un cattivo incallito come Gruber.