ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: NO WAY HOME
Spider-Man:
No Way Home costituisce a tutti gli effetti il
capitolo conclusivo della prima trilogia dell’MCU incentrata
sull’arrampica-muri e, per il grandioso
Tom Holland, questa potrebbe trattarsi in ultima
istanza del suo definitivo saluto al personaggio di Peter
Parker… in qualsiasi universo.
La produttrice del franchise Amy Pascal ha suggerito che un’altra trilogia sul nostro Spidey è in lavorazione (facendo poi rapidamente marcia indietro), mentre il CEO della Sony Pictures ha confermato che c’è un accordo in atto per i Marvel Studios per concedere all’amato Spider-Man almeno un’altra prossima apparizione. All’apparenza, ci sono quindi state dichiarazioni fuorvianti su ciò che accadrà prossimamente, ma in che modo Spider-Man: No Way Home potrebbe impostare il futuro dell’iconico personaggio sul grande schermo?
Qui di seguito, abbiamo analizzato tutto ciò che accade alla fine del film, soffermandoci nel dettaglio sugli step necessari per il nostro Peter per poter superare ogni ostacolo gli si palesi dinanzi e procedere con la rinascita dell’ineguagliabile Uomo Ragno.
Come prima cosa, ecco un po’ di background…
Con un piccolo aiuto da
parte dei suoi amici, Spider-Man riesce a
sconfiggere i cattivi approdati nel MCU
da altre realtà. Tuttavia, il Multiverso comincia a sfaldarsi e
chiunque sappia che sotto la maschera dell’arrampica-muri c’è Peter
Parker, irrompe in scena… in un epico scontro finale.
Attraverso le crepe nella multiverso, scorgiamo le sagome di personaggi come Kraven il Cacciatore, Rhino e Scorpion (tra gli altri), e diverrebbe impossibile contrastarli se se non si riuscisse a far qualcosa per fermare lo squarcio temporale. L’unico modo per risolvere questo marasma è portare a compimento l’incantesimo di prima, ma c’è un tragico colpo di scena che subentra nella narrazione…
Addio Peter Parker
Completare l’incantesimo
può sì riparare il Multiverso, ma significa che il mondo
dimenticherà l’esistenza di Peter Parker. Tutti coloro che hanno
conosciuto e amato l’adolescente non avranno alcun ricordo di lui,
anche se il mondo ricorderà ancora la figura
Spider-Man. Dopo un addio strappalacrime ai
compagni MJ e Ned (che vede la
prima dichiarare il suo amore per il nostro eroe),
Peter giura ai suoi amici che si ricongiungeranno
più tardi e gli racconterà tutto.
Doctor Strange termina l’incantesimo, e riporta immediatamente i cattivi nelle loro rispettive realtà. Le crepe nel Multiverso si estinguono, e l’equilibrio sembra inizialmente ristabilito. Più tardi troviamo Peter che visita la tomba di sua zia May: Happy Hogan quindi appare e chiede a Peter come abbia conosciuto May Parker; chiaramente non ha alcun ricordo del ragazzo per il quale è diventato una specie di figura paterna, anche se l’arrampica-muri conserva i suoi ricordi della vita prima dell’incantesimo.
L’Ultimo Sacrificio
In una New York innevata,
Peter rintraccia MJ nella tavola
calda in cui lavora e prova a leggerle una lettera che ha scritto e
che spiega tutto ciò che è successo. Entra nel negozio e parla con
una MJ che chiaramente non ricorda nulla del
ragazzo che si presenta come Peter Parker: egli
inizia a raccontare la sua storia quando arriva
Ned, che si rivolge subito a MJ:
sono eccitati all’idea di andare insieme al MIT, e sembra che Peter
cominci ad avere delle riserve sul farsi avanti con quello che ha
promesso. Proprio mentre sta per iniziare a leggere la sua lettera
a MJ, Peter nota il cerotto sulla sua testa, a causa delle ferite
che ha subito alla Statua della Libertà.
Dicendo che la vedrà in giro, Peter fa la sua uscita di scena, anche se MJ sembra in un qualche modo rimembrare qualcosa… Chiaramente, l’eroe si rende conto che i suoi amici vivranno in condizioni più sicure e serene senza di lui, non potranno mai essere minacciati.
Un fantastico nuovo inizio
A New York,
Peter entra nel suo nuovo appartamento. È piccolo
e un po’ spartano, ma l’eroe sembra soddisfatto; con alcuni ricordi
della sua vita passata (tra cui una minifigure LEGO
dell’Imperatore Palpatine dal set della Morte Nera), vediamo che
Parker ha sfruttato una macchina da cucire per
farsi un costume. Identico a quello che indossa la sua controparte
dei fumetti – è relativamente simile nel colore alla tuta dell’era
“Parker Industries” senza il logo incandescente/finitura
metallica: questo è un costume senza Il meccanismo Stark e più
simile a quello che abbiamo visto indossare agli
Spider-Man di
Andrew Garfield e
Tobey Maguire.
Ascoltando una stazione radio della polizia, Spidey entra in azione e si fa largo in una Grande Mela innevata per combattere il crimine. Con ciò, Spider-Man si trova in una posizione per cui dove potrebbe essenzialmente essere riscritto al di fuori del MCU e apparire nei film Marvel della Sony come un normale Spidey senza l’ausilio della Stark Tech. Tuttavia, c’è chiaramente ancora un posto per l’eroe in questo mondo condiviso…anche se come uno Spider-Man più accurato e vicino ai fumetti!