The Batman, l’attesissimo reboot di Matt Reeves sul Crociato Incappucciato della DC è finalmente arrivato nelle sale italiane e uno degli aspetti più lodati della pellicola sono state senz’altro le performance attoriali: sia tra gli eroi che tra i villain non si può infatti negare che ogni attore abbia dato il massimo a livello di interpretazioni.
Quando si tratta di film di supereroi, è raro che un film valorizzi così tanto le complessità emotive dei suoi personaggi e con la stessa precisione The Batman. Non c’è un anello debole nel cast, il che è doppiamente impressionante considerando quanti personaggi ha il film: analizziamo dunque insieme le performance folgoranti di The Batman.
Alex Ferns nei panni del commissario Pete Savage
Il personaggio del
commissario Pete Savage interpretato dall’attore
Alex Ferns funge all’inizio del film da superiore
al capo della polizia Jim Gordon, più noto e amato
dai fan, e gioca un ruolo importante nella sua complessa
rappresentazione della polizia di Gotham, incarnando tutto ciò che
di problematico risiede nelle forze dell’ordine della città.
Anche se il personaggio ha solo un piccola parte, la performance di Ferns è comunque memorabile dal punto di vista del disprezzo che viene messo in scena dal personaggio, sia nei confronti di Gordon che di Batman. Questa è infatti la prima minaccia interna che il duo deve affrontare, e preannuncia immediatamente il tema chiave del film dell’abuso di potere delle forze di polizia.
Peter Sarsgaard nei panni di Gil Colson
Peter
Sarsgaard interpreta Gil Colson, il
procuratore distrettuale di Gotham City, le cui azioni corrotte e
affari illegali lo rendono uno dei primi obiettivi
dell’Enigmista. Il suo tempo sullo schermo è sì
breve, ma il personaggio appare in una scena chiave che è una delle
più memorabili del film.
Colson è un personaggio complesso che rappresenta tutto ciò che è sbagliato nel sistema giudiziario di Gotham City, e la sua presenza funge da enorme fonte di conflitto per Batman, mentre questi cerca di risolvere il contorto arcano lasciatogli dall’Enigmista.
Jayme Lawson nei panni di Bella Reál
Anche se non viene mai a
costituire il vero fulcro narrativo di
The Batman, la campagna elettorale di
Bella Reál è costantemente sullo sfondo, e il
personaggio acquista sempre più importanza nel terzo atto del film.
E’ l’intensa performance di Lawson a dare vita a
questo personaggio, aggiungendo un ulteriore livello di tensione
alla già emozionante conclusione del film.
A differenza della maggior parte dei personaggi principali del film di Reeves, Bella Reál è un personaggio originale che è stato creato appositamente per questa narrazione; non ha quindi il vantaggio di provenire dai fumetti, il che la rende poco familiare ai fan della DC. Indipendentemente da ciò, la performance di Lawson fa sì che il pubblico empatizzi con il personaggio fin da subito, tanto come succede con gli altri protagonisti.
Andy Serkis nei panni di Alfred Pennyworth
Nonostante sia uno degli
attori più accreditati e versatili che lavorano oggi,
nell’adattamento di Reeves
Andy Serkis compare poco in scena come
Alfred Pennyworth. C’è una sequenza in particolare
in cui si confronta con Bruce sulla storia della sua famiglia ma, a
parte questo, il personaggio agisce puramente come una fonte di
informazioni e assistenza per il Crociato Incappucciato.
Tuttavia, Serkis offre una performance solidamente compassionevole e convincente che porta in vita il personaggio di Alfred ben oltre ciò che è scritto sulla pagina. Egli stabilisce chiaramente il rispetto e l’ammirazione che Pennyworth ha per Bruce, evidenziando anche le problematiche personali del personaggio, il che lo rende un membro estremamente importante della Bat-Famiglia.
Jeffrey Wright nei panni di Jim Gordon
Anche se il ritratto di
Jim Gordon confezionato da
Wright è estremamente diverso dalle
interpretazioni di J.K. Simmons o Gary
Oldman, c’è qualcosa nel suo rapporto con Batman che
l’attore ha assolutamente centrato: egli rispetta chiaramente
Batman, ma riesce anche a trattarlo come un suo pari e a lavorare
solidamente al suo fianco.
Gordon gioca un ruolo essenziale nello svelare il mistero centrale di The Batman, più di quanto abbia fatto in passato qualsiasi altro adattamento cinematografico del personaggio. È chiaramente molto intelligente, estremamente acuto e assolutamente dedito al suo lavoro: Wright riesce perfettamente a catturare tutti questi aspetti del personaggio nella sua performance.
Zoë Kravitz nei panni di Selina Kyle
La relazione tra
Batman e Catwoman è sempre un
filo conduttore interessante e avvincente da esplorare, e
Zoë Kravitz e Robert
Pattinson potrebbero avere la migliore chimica sullo
schermo che i personaggi abbiano mai mostrato. La loro relazione in
The Batman è estremamente complessa e
imprevedibile, il che rende le loro scene insieme estremamente
avvincenti.
Anche il personaggio di Selina Kyle gode di un grande sviluppo individuale in questo film, con relazioni complicate e motivazioni imprevedibili che rendono costantemente la sua storyline dinamica e sorprendente nel migliore dei modi. Il finale del film lascia poi sospesi molti quesiti che circondando il personaggio, aprendo la porta a un potenziale sequel in cui esplorarli.
John Turturro nei panni di Carmine Falcone
Turturro
interpreta Carmine Falcone, uno dei più noti e
pericolosi boss del crimine di Gotham City; questo personaggio
svolge un ruolo fondamentale in
The Batman, perpetuando l’ideologia del film
sulla corruzione della polizia e la negligenza nei confronti delle
vere problematiche che permeano Gotham. Turturro è perfettamente
intimidatorio e convincente nel ruolo, il che è estremamente
importante per capire perché gli abitanti di Gotham hanno così
tanta paura di lui.
La versione di Turturro di Falcone intrattiene inoltre una relazione estremamente interessante con Selina Kyle, che si discosta dalle radici fumettistiche del personaggio, ma costituisce una linea di trama estremamente avvincente, che aggiunge un livello di tensione necessario al mistero centrale del film.
Colin Farrell nei panni del Pinguino
La versione di
Farrell del
Pinguino è una delle più brillanti che ci
siano mai state, il che lo rende uno dei personaggi più comici e
interessanti del film. Infatti, il suo umorismo slapstick possiamo
dire che costituisce una gradita deviazione dal tono cupo e gotico
del film, che Farrell riesce ad incarnare alla perfezione.
Ma c’è anche un lato più oscuro di Pinguino, che pone le basi affinché il personaggio diventi molto più di una vera minaccia in un potenziale sequel. È chiaro che il personaggio ha grandi ambizioni, e la performance stratificata di Farrell sembra suggerire che c’è molto di più nella caratterizzazione del personaggio di quanto non sembri inizialmente.
Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne
Quando è stato annunciato
che
Pattinson avrebbe interpretato Batman in un
reboot dark e gotico del franchise, c’erano comprensibilmente
alcuni fan che avevano dei dubbi; infatti, nonostante abbia
recitato in molti film più cupi e maturi come
The Lighthouse e Good Time,
l’attore era purtroppo ancora sinonimo del suo lavoro nel franchise
young adult Twilight.
Fortunatamente, Pattinson è riuscito a dimostrare che quelle persone si sbagliavano, fornendo una performance intensa e devota sia come Batman che come Bruce Wayne, catturando il tumulto interiore e l’odio per se stessi che accompagna un personaggio così ombroso e insicuro. La sua versione di Batman ci regala inoltre alcune delle migliori e più intriganti relazioni con gli altri personaggi dei fumetti che il pubblico abbia mai visto.
Paul Dano nei panni dell’Enigmista
Quando si tratta dei film
di Batman, spesso sono i cattivi a rubare la
scena. Le loro motivazioni complesse e le loro imprevedibili
bravate sono sempre un divertimento per gli occhi e
l’Enigmista di
Paul Dano si è immediatamente guadagnato un
posto nella hall of fame dei cattivi di
Batman al cinema: non solo il personaggio è
estremamente ben scritto e ben impiegato, ma la performance
imprevedibile e scioccante di Dano è una delle migliori di tutti i
tempi.
Incarna la natura intricata e accurata dell’Enigmista e allo stesso tempo è frenetico e auto-indulgente, il che lo rende un cattivo impossibile da incastrare; il pubblico non sa mai quali siano le sue vere intenzioni e la disinvoltura di Dano nel ruolo gli permette di apparire sempre un passo avanti a quelli che gli si oppongono. Non è solo il miglior cattivo di Batman, ma uno dei migliori cattivi dei fumetti che ci siano mai stati.