L’episodio 3 di The Last of Us fornisce maggiori dettagli su come l’infezione da Cordyceps si sia diffusa in tutto il mondo, collegandosi a un concetto introdotto per la prima volta nel gioco originale. Mentre gli episodi 1 e 2 della serie hanno seguito molto fedelmente il gioco, le differenze maggiori sono emerse dalla spiegazione fornita da HBO dell’infezione da Cordyceps che ha decimato l’umanità. Già dalla sequenza di apertura dell’episodio 1, che ha visto la partecipazione di John Hannah in un’eccezionale cold opening, ha aggiunto un dettaglio inedito sull’infezione rispetto al videogioco, collegandola al riscaldamento globale.
La sequenza di apertura dell’episodio 2 di The Last of Us a Giacarta, in Indonesia, ha proseguito quest’intenzione di modificare l’origine dell’infezione spostando l’epicentro di questa in Asia anziché in Sud America, per allinearsi maggiormente all’habitat del fungo nel mondo reale. Sebbene l’episodio 3 di The Last of Us sia il primo a non presentare un flashback relativo all’origine dell’infezione da Cordyceps, alcuni dialoghi tra Joel ed Ellie rivelano ulteriori dettagli che si ricollegano sia alla versione del gioco che a quella della HBO: analizziamoli insieme.
Come il Cordyceps si è diffuso nel mondo tramite la farina
La spiegazione di Joel nell’episodio 3 di The Last of Us sulla diffusione del Cordyceps si collega a un concetto introdotto precedentemente nel gioco: spiega infatti che il Cordyceps è mutato, ricollegandosi alla scena del personaggio di John Hannah nell’episodio 1. Il Cordyceps ha poi infettato le scorte di cibo in tutto il mondo, come la farina o lo zucchero; i normali prodotti da scaffale, come il pane o i cereali, contenevano dunque l’infezione che, se ingerita in quantità sufficiente, faceva sì che le persone si ammalassero.
Joel rivela anche alcuni dettagli su come questa diffusione abbia condotto dunque all’insorgere dell’epidemia visto nell‘episodio 1 della serie. Come è stato chiarito finora in The Last of Us, l’infezione inizia a prendere piede molto rapidamente una volta entrata in un ospite umano. Il cibo ingerito giovedì 25 o venerdì 26 settembre ha fatto sì che l’incubazione del virus iniziasse già la notte del 26, come mostrato nella sequenza d’apertura di The Last of Us, episodio 1. Joel afferma che il lunedì successivo tutto era scomparso e il mondo si era disintegrato.
Similitudini e differenze dell’infezione di Last Of Us Episodio con il gioco
Questa spiegazione presenta differenze rispetto al gioco The Last of Us, ma anche alcune notevoli somiglianze. In termini di differenze, è soprattutto l’idea che le coltivazioni infette siano partite da Giacarta, in Indonesia, a segnare la più grande modifica rispetto alle origini dell’infezione del gioco. Nel gioco originale, un giornale che si può ottenere a casa di Joel afferma che le coltivazioni provengono dal Sud America e che hanno iniziato a essere ritirate dopo l’inizio delle infezioni. Il passaggio all’Indonesia, così come l’accenno al riscaldamento globale, segnano le maggiori differenze dell’infezione da Cordyceps nella serie.
Per quanto riguarda le somiglianze, il fatto che l’infezione si diffonda attraverso gli alimenti in tutto il mondo è rimasta in gran parte invariata. Nel già citato giornale del gioco, viene rivelato che i raccolti infetti avevano interessato principalmente le aree dell’America centrale e del Nord America, ma anche che il fungo Cordyceps di The Last of Us poteva essere individuato in altri continenti. Come spiega Joel nell’episodio 3 della serie, questo concetto è stato mantenuto, anche se apportando una variazione geografica.
L’infezione da Cordyceps è basata su dati scientifici?
Questa spiegazione ci porta a chiederci se sia basata su dati scientifici reali. The Last of Us della HBO ha infatti offerto una spiegazione iperrealistica all’infezione da Cordyceps, tanto che viene da pensare che un evento del genere possa verificarsi nella vita reale. Ciò è confermato dall’incipit dell’episodio 2, in cui il professor Ratna descrive il silo di farina e grano in cui è iniziata l’infezione come un “substrato perfetto“. In biologia, un substrato è una base su cui vivono alcuni organismi, compresi i funghi.
È noto che i funghi utilizzano come substrato i prodotti derivati dai cereali, come il riso integrale, la segale o il popcorn. Questo rende incredibilmente realistico il fatto che un ceppo di funghi mutati possa utilizzare cereali e farina come substrato, e che poi l’ingestione di questo causi l’infenzione nell’ospite umano. Una spiegazione così accurata non fa che aumentare la verosimiglianza agghiacciante di The Last of Us, rendendo il Cordyceps sempre più terrificante agli occhi degli spettatori.