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Avengers: Infinity War, tutti i segreti rivelati dall’artbook del film

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Avengers: Infinity War, tutti i segreti rivelati dall’artbook del film

I Marvel Studios festeggiano l’incredibile successo di Avengers: Infinity War, film culminante della Fase 3 e di dieci anni di storia, pubblicando il volume Marvel’s Avengers: Infinity War – The Art of the Movie, preziosa raccolta di disegni, curiosità, dettagli sulla produzione del film che ha riunito praticamente tutti gli eroi del MCU.

Ma quali sono i segreti più importanti rivelati dall’artbook? Scopriamoli di seguito:

Hulk era nella battaglia finale nel Wakanda

In molti si sono chiesti per quale motivo, nonostante le richieste di aiuto dello scienziato, Hulk non si sia palesato durante la battaglia del Wakanda. Qualcuno ha ipotizzato che il gigante avesse ormai paura di Thanos, dopo la sonora batosta subita a inizio film, ma Mark Ruffalo in persona ha spiegato che, dopo gli eventi di Thor: Ragnarok, la volontà di Hulk si è trasformata in una mente più strutturata e ha cominciato a rifiutare il fatto che Banner lo “utilizzasse” soltanto in momenti di difficoltà, decidendo quindi di non “uscire” per combattere contro l’Ordine Nero e contro Thanos. Tuttavia, stando a quanto si era già detto in precedenza e a giudicare dai concept di Avengers: Infinity War diffusi negli ultimi giorni, Hulk doveva essere presente durante la Battaglia del Wakanda, non solo, doveva confrontarsi direttamente con Thanos, insieme agli altri Vendicatori, tentando di fermarlo.

Falcon nello spazio

Al posto di Spider-Man, Falcon avrebbe raggiunto Tony Stark e Doctor Strange nella battaglia spaziale: era questa l’idea originale per il film, approvata anche dai fratelli Russo, ma questo ingresso avrebbe portato ad un eccessivo tono da commedia che era terreno comune con i Guardiani. La trama fu quindi modificata e Spider-Man prese il ruolo di co-protagonista.

“Street” Captain America

Alcune idee originali per il costume di Cap mostravano l’eroe con un look del tutto diverso da quello apparso nel film: un Steve Rogers “nomade”, come quello dei fumetti degli anni ’70, non indossava un costume, ma stracci di strada che riusciva a spacciare per uniformi militari. Ai produttori piacque l’idea, ma il concept più tradizionale prevalse.

Thor e Rocket combattono un serpente gigante

Un concept inedito contenuto in Avengers: Infinity War – The Art of the Movie  mostra Thor e Rocket Raccoon insieme a Groot mentre combattono contro un serpente gigante, diapositiva esclusa dal film che era stata usata per pubblicizzarlo prima dell’arrivo nelle sale. È probabile che il mostro a due teste abbia preso ispirazione dal Serpente di Midgard, un enorme rettile talmente lungo da poter avvolgere l’intero pianeta, e che la missione di Thor alla ricerca di una nuova arma fosse stata immaginata come un viaggio mistico culminato in Wakanda.

Gli Outriders

Durante Avengers: Infinity War Spider-Man e Doctor Strange si ritrovano nello stesso team sul pianeta Titano e non partecipano alla battaglia del Wakanda perché impegnati a combattere direttamente con Thanos. I due però non si sono mai trovati faccia a faccia con nessuno degli Outriders, l’esercito del Titano Pazzo, tuttavia un concept art inedito li mostra mentre cercano di fermare gli alleati di Thanos a New York.

Il contributo di James Gunn

I fratelli Russo avevano praticamente carta bianca sul come gestire i personaggi Marvel nel film, tuttavia altri registi del franchise MCU cono stati contattati per avere qualche suggerimento; come James Gunn, che ha dato diversi input per quanto riguarda i Guardiani della Galassia e in particolare Teen Groot. L’idea di rendere adolescente e scontroso l’eroe è sua, come quella di renderlo ancora più trasandato grazie ai pezzi di corteccia e alle foglie che si sgretolano dal suo corpo.

Uno spaventoso Teschio Rosso

La carrellata di artwork inediti sul look di Teschio Rosso, l’antagonista principale di Captain America: Il Primo Vendicatore scomparso e riapparso con grande sorpresa del pubblico in una scena di Infinity War come “custode” della gemma dell’anima, hanno rivelato un aspetto ancora più terrificante del personaggio, con l’iconico cappuccio nero e il costume fatto di stracci di pelle; alcuni svelano invece forme totalmente inedite del cranio del personaggio, poi finite nel cestino.

La piscina di Thanos

Quando Thanos schiocca le dita si ritrova per un breve periodo all’interno della gemma dell’anima dove incontra la giovane Gamora che lo affronta dicendogli che deve rinunciare a “tutto” per la sua folle ricerca. I produttori avevano immaginato di mostrate il Titano in un’enorme piscina – apparsa nel film – ma molto diversa nelle idee originali. Era infatti una pozza di sangue inquietante, il sangue versato da milioni di vittime.

Iron Man e la nuova armatura

Utilizzando la nanotecnologia per creare una varietà di armi, Tony Stark è stato uno dei pochi eroi a scalfire Thanos, tuttavia grazie ai concept art inclusi nel libro Avengers: Infinity War – The Art of the Movie siamo riusciti a capire fin dove poteva arrivare il potenziale di quelle armi. Iron Man avrebbe potuto infatti trasformarsi in un razzo per viaggiare nello spazio, anche se poi la versione finale che abbiamo visto nel film risultava comunque in grado di volare ad altezze incredibili senza bisogno di trasformazione.

White Wolf

La scena post credits di Black Panther mostrava Bucky Barnes in Wakanda dove veiva chiamato anche White Wolf. In Infinity War, il personaggio ottiene un nuovo braccio meccanico e si presenta nella sua vecchia uniforme da Soldato d’Inverno, tuttavia alcuni concept inediti hanno immaginato Bucky con un look completamente nuovo: senza barba e con capelli corti, altri con disegni wakandiani sui vestiti.

L’esilio di Thanos

Quando Thanos capisce che la popolazione del pianeta Titano stava esaurendo le proprie risorse e si stava dirigendo verso la distruzione, decide di mettere in atto il suo piano di difesa e cercare tutte le gemme dell’infinito. La sceneggiatura originale avrebbe incluso un breve flashback che ci mostrava quanto Thanos fosse ostacolato dal suo popolo e successivamente esiliato da casa sua. Ecco perché non era nei paraggi quando il pianeta crollò…

Il destino di Gamora

Una scena chiave del film vede Thanos e Gamora trovare la gemma dell’anima su Vormir e viene detto loro che per ottenerla una persona dovrà sacrificare ciò che ama di più. Così, mentre l’eroina si fa beffe del padre “che non ama nessuno“, Thanos la afferra e la getta giù da un dirupo. Un concept art alternativo però immaginava questa sequenza in maniera ancora più tragica, dove vedevamo il corpo di Gamora defunta a terra dopo la caduta in una pozza di creature o un buco nero che la faceva a pezzi.

Un unico film

Quando venne annunciato che il prossimo film sugli Avengers sarebbe stato diviso in due parti, i fan sono rimasti alquanto sorpresi. Ma anche per quanto riguarda la visione in capitoli, nelle prime sceneggiature si pensava di far terminare Infinity War con Thanos che otteneva le gemme, mentre più tardi si optò per un cliffhanger d’effetto con lo schiocco finale. In realtà i Marvel Studios avevano programmato di montare un unico film, girato tutto insieme, ma si resero presto conto che avere tutti gli attori in una sola volta nello stesso periodo era praticamente impossibile. Quindi spezzare le riprese è stata la scelta più  logica.

Adam Warlock

I piani “editoriali” dei Marvel Studios non hanno previsto la presenza di Adam Warlock in Avengers: Infinity War, rimandando la sua prima apparizione al Volume 3 di Guardiani della Galassia. A confermare questa ipotesi arrivano Anthony e Joe Russo, registi di Infinity War, che di recente hanno riportato alla luce la questione: “Adam Warlock è una cosa di James Gunn, noi non abbiamo mai avuto intenzione di inserire Adam Warlock in Infinity War. Abbiamo già così tanti eroi che voi fan amate e ai quali dovevano dare il giusto spazio nel film…

Ricordiamo che nei fumetti Adam Warlock è parte integrante del mito legato al fumetto su Infinity War, essendo colui che custodisce la gemma dell’anima e che ha spesso incrociato la strada di Thanos. Solitamente il pubblico vuole vedere l’eroe e il cattivo e insieme avere una connessione emotiva con loro“, ha dichiarato Anthony Russo, “Tuttavia nel film non avresti una connessione con Warlock perché non è legato a Thanos e alla sua storia mostrata in Infinity War“.

Qualche mese fa i due sceneggiatori del film Christopher Markus e Stephen McFeely avevano spiegato le ragioni dietro questa assenza in un’intervista con ET OnlineNon abbiamo introdotto Adam Warlock nel film perché è un personaggio troppo importante e per farlo dovresti girare un film intero. Non puoi semplicemente farlo apparire sullo schermo. C’è stato un breve momento in cui eravamo indecisi, poi guardando alla lista già numerosa di personaggi abbiamo deciso di escluderlo. Un po’ come per Silver Surfer, che si, ci sarebbe stato utile, ma non possiamo toccarlo adesso“.

Una scena con Steve Rogers e Tony Stark

Per la maggior parte del film i Vendicatori restano divisi su due parti opposte dell’universo. Il conflitto ancora acceso della Guerra Civile viene menzionato, brevemente e senza risolvere nulla, tuttavia la sceneggiatura originale prevedeva la reunion della squadra quando le forze di Thanos attaccavano per la prima volta la Terra. Ciò avrebbe incluso la tanto attesa scena di pace fra Steve e Tony dove i due discutevano degli accordi di Sokovia e rendendosi conto che avevano bisogno di lavorare insieme.

La love story fra Cap e Sharon Carter

Introdotto in Captain America: The Winter Soldier, il personaggio di Sharon Carter è un S.H.I.E.L.D. incaricato di tenere d’occhio Steve Rogers, mentre più tardi lo aiuterà nella lotta contro HYDRA per onorare sua zia Peggy. Civil War ci ha infatti rivelato che la ragazza era la nipote del vecchio amore di Steve, e i due si avvicineranno molto nel corso del film arrivando ad un bacio; il tal direzione, le sceneggiature originali avrebbero rivelato che la loro storia d’amore era cresciuta nel corso dei film, come richiamo ai fumetti dove i due hanno una lunga relazione.

Nova Corps

I Nova Corps erano stati introdotti nel franchise dei Guardiani della Galassia come una forza galattica che aiutava i protagonisti durante la grande battaglia contro Ronan l’Accusatore. In Infinity War Thor li menziona menziona dopo che Thanos ha spazzato via Xandar per ottenere la gemma del potere: un’apertura che sarebbe dovuta essere quella effettiva del film, poi scartata, mostrando un flashback di Thanos e le sue forze che distruggevano il pianeta.

Bor

Nel film abbiamo visto Thor viaggiare fino alla fornace cosmica di Nidavellir con Rocket e Groot, dove incontra il gigante nano Eitri che lo aiuterà a creare la sua nuova arma, lo Stormbreaker. Le idee originali dello script però prevedevano un percorso molto diverso per i tre eroi, con Thor che avrebbe cercato lo spirito di suo nonno Bor (apparso brevemente in Age of Ultron) per ottenere informazioni su Thanos. E invece dello Stormbreaker, avrebbe impugnato lo Jarbjorn, l’ascia usata nei fumetti in assenza del Mjolnir.

Howard il Papero

Le scene nello spazio che hanno coinvolto i Guardiani della Galassia sono state le parti più complicate da mettere insieme nel film. Come spiegato dai fratelli Russo, la preoccupazione stava nel fatto che un’eccessiva azione avrebbe distratto gli spettatori dalla trama principale, e i Guardiani avevano già molto altro fare dopo la cattura di Gamora da parte di Thanos. Così, nella sceneggiatura originale, si raccontava come nel – disperato tentativo di scoprire dove poteva essere Thanos – Star-Lord si sarebbe diretto verso un pianeta e avrebbe incontrato Howard the Duck, apparso nella scena post-credits del primo film dei Guardiani.

Il debutto degli Inhumans

C’è mancato davvero poco e gli Inhumans avrebbero potuto debuttare sul grande schermo direttamente in Avengers: Infinity War, come rivelato dall’artbook riferendosi alle varie sceneggiature originali dove si parlava del gruppo come custode della gemma dell’anima nella loro città lunare. Thanos l’avrebbe invasa, scatenando un’enorme battaglia, ma i Marvel Studios cambiarono i loro piani una volta ottenuto Spider-Man per il MCU.

Lo scudo di Cap

Avendo rinunciato al suo classico scudo alla fine di Civil War, Captain America aveva bisogno di un altro segno distintivo per combattere in Infinity War, e finisce così per impugnare uno scudo di forma triangolare fornitagli da T’Challa dal duplice utilizzo: difesa e attacco, come coltelli affilati. Si tratta di un tributo all’originale scudo triangolare utilizzato negli anni ’40 dal personaggio, e progettato grazie all’ingegno di Howard Stark.

Gli effetti dello schiocco

Il momento più importante a livello di trama del film è stato, ovviamente, lo schiocco delle dita di Thanos. Nel fumetto originale, quando questo succede, metà della popolazione dell’universo svanisce, ma nel film la visione di tale evento è stata ancora più agghiacciante con l’immagine dei personaggi polverizzati. Tuttavia l’idea originale era ancora più folle: come rivelato dall’artbook, gli eroi scomparivano tutti insieme quasi a sembrare anime strappate dai loro corpi che volavano via agonizzanti.

Super Hulkbuster

Quando l’Hulkbuster venne mostrata nei trailer del film, i fan pensarono subito che fosse stato Iron Man a rinvenirlo per l’uso nella battaglia del Wakanda, mentre si scopre che è in realtà viene utilizzato dall'”impotente” Bruce Banner. Vari concept originali avevano arricchito l’armatura con idee di Shuri e strati di vibranio che migliorassero le sue capacità in battaglia, tra cui un enorme braccio a “uncino” e più armi.

Il destino di Loki

Loki decide di sacrificare se stesso nel tentativo di uccidere Thanos proprio nelle scene iniziali di Infinity War e muore davanti al fratello Thor mentre il Titano Pazzo continua la sua ricerca delle gemme dell’infinito. Non tutti però sanno che per prevenire qualsiasi rischio di spoiler all’interno del cast (con conseguente diffusione esterna), i Marvel Studios avevano preparato diverse false sceneggiature di Avengers: Infinity War da far leggere agli attori. Una di queste, come rivelato di recente dai fratelli Russo –  che hanno diretto il film – non prevedeva la morte di un personaggio durante il prologo:

Avevamo creato una versione della sceneggiatura in cui Loki sarebbe rimasto in vita fuggendo in una capsula di salvataggio all’inizio del film, ma quando abbiamo iniziato a girare quella particolare sequenza, alcuni membri della troupe erano confusi […] Di più non possiamo raccontare per proteggere i segreti del film e perché questa è il punto di arrivo di un viaggio durato dieci anni. In ogni caso ci siamo divertiti a consegnare agli attori dei falsi script e nessuno di loro ha effettivamente letto la vera sceneggiatura…
Così anche i concept artist dei Marvel Studios erano all’oscuro della trama, inconsapevoli che il film si sarebbe aperto con una grande scena di combattimento tra Thor, Loki e Thanos. Secondo l’artbook infatti il cinecomic doveva iniziare con i due fratelli già sconfitti, ma sono state incluse altre possibilità, come scene in cui Loki è vivo più avanti nel film.

Fonte: CBR