Questo articolo su Black Widow necessita di una premessa: accostare l’aggettivo “peggiore” a una qualsiasi interpretazione di Scarlett Johansson è una contraddizione in termini. Siamo grandi fan dell’attrice e della donna e pensiamo che sia a buon diritto una delle migliori interpreti della sua generazione.
Il suo personaggio di Natasha Romanoff, inoltre, è uno di quei piccoli tesori che si riscoprono man mano che il personaggio cresce e si sviluppa sul grande schermo, un personaggio che, prima del MeToo e dei movimenti neo-femministi che hanno investito il mondo dello spettacolo negli ultimi tre anni, era già un perfetto esempio di donna alla pari con qualunque personaggio di sesso maschile le venisse messo accanto, o contro.
Alla luce di questa precisazione, ecco quali sono state le migliori e peggiori rappresentazioni del personaggio nel corso dei sette film del Marvel Cinematic Universe in cui è comparsa.
In attesa del suo film da solista, la cui uscita potrebbe essere messa in discussione dall’emergenza coronavirus, Endgame è sicuramente il momento più alto della parabola narrativa di Natasha. In questo film capiamo a fondo il suo legame con i Vendicatori e ne comprendiamo fino in fondo i motivi del sacrificio.
Quando su Vormir decide di perdere la vita per permettere a Occhio di Falco di recuperare la Gemma dell’Anima, Natasha muore sorridendo perché la sua famiglia è di nuovo viva e unita e lei ha trovato un senso alla sua vita e riesce così a dare anche un senso alla sua morte.