
Avengers: Endgame sarà l’ultima tappa del viaggio di Steve Rogers nel MCU? L’eroe si sacrificherà per il bene dei compagni e lascerà il posto ad un nuovo leader (magari proprio un altro Captain, Carol Danvers)?
In attesa di rispondere a queste domande, ripassiamo i migliori momenti di Cap nell’universo cinematografico Marvel da Il Primo Vendicatore fino a Infinity War:
Steve copre la granata
Captain America: Il Primo Vendicatore. L’esercito americano sta cercando un candidato per testare il siero del super-soldato, e l’ipotesi migliore è un uomo grande e resistente, tutto il contrario del mingherlino Steve Rogers. Eppure la ricerca include qualità che non hanno a che fare con il fisico…
Quando il comandante lancia una finta granata, ogni ragazzo presente fugge via, tranne Steve, che si catapulta sul luogo dimostrando come sia pronto a sacrificarsi per gli altri. È qui che nasce il vero eroe.
L’iniezione del siero del super soldato
Lo spirito patriottico di Steve non basta a renderlo un supereroe: per essere definito tale c’è bisogno di una trasformazione fisica che avviene grazie all’iniezione del siero del super soldato.
Questo è un momento cruciale nel viaggio di Captain America, perché qui diventa un’arma e una persona consapevole del proprio ruolo in un contesto più ampio. Con grandi poteri non arrivano anche grandi responsabilità?
Steve “congelato”
Prima di sacrificarsi per il bene dell’umanità alla fine del suo primo film, Steve Rogers era già un eroe agli occhi dello spettatore; tuttavia quando sale sull’aereo pieno di armi di distruzione di massa fermando il piano di Teschio Rosso e schiantandosi nell’Artico diventa la leggenda del MCU che tutti noi conosciamo.
Steve in realtà venne salvato dallo SHIELD e scongelato settant’anni dopo per assumere un ruolo di spicco nel team dei Vendicatori.
Avengers assemble
Gli Avengers si sono finalmente riuniti nel film del 2012 diretto da Joss Whedon, aiutando a proteggere la Terra dall’invasione di Chitauri nella Battaglia di New York. Steve, tornato in vita, scopre gli effetti del cambiamento sociale e politico del 21° secolo, in un momento particolarmente delicato per lui.
E fino a quando non trova il suo posto nei Vendicatori, Steve sarà sempre un emarginato. Una sensazione che condivide con i “colleghi” supereroi…
Steve scopre che il Soldato d’Inverno è Bucky
Grazie a Captain America: The Winter Soldier lo spettatore riesce a concentrarsi davvero su Steve Rogers come un uomo fuori dal suo tempo. Inoltre l’aver perso tutti quelli a cui teneva, Peggy Carter e il suo migliore amico Bucky Barnes, lo fa confrontare con lo spettro del passato per sopravvivere nel presente.
È allora che viene travolto da una cospirazione politica e si rende conto che non può fidarsi di nessuno…nemmeno di un serial killer chiamato “il soldato d’inverno” che si rivelerà essere nientemeno che Bucky.
Gli accordi di Sokovia
Quando il generale Thaddeus Ross rivela ai Vendicatori che le Nazioni Unite stanno costituendo una squadra per supervisionarli e “governare” le loro azioni, si aspetta che tutti siano d’accordo. E invece la squadra si divide generando la cosiddetta Civil War.
A sorpresa, Tony Stark (da sempre a favore della privatizzazione della libertà) approva gli accordi di Sokovia mentre Steve Rogers, coraggioso patriota, sceglie di fidarsi del proprio giudizio più di quello del governo. Un enorme punto di svolta nello sviluppo del personaggio e nella tradizionale dicotomia tra bene e male.
Lo scontro con Iron Man
Un altro momento fondamentale del percorso di Steve Rogers nel MCU, oltre che importanti a livello di equilibri tra personaggi, è lo scontro finale con Iron Man e il Soldato d’Inverno nell’epilogo di Captain America: Civil War.
Azione, sentimento e tecnologia: tutti questi elementi convergono nella stessa inquadratura giudicata da molti la più grande scena di combattimento dell’universo condiviso.
Fuggitivo politico
Avendo rifiutato di firmare gli accordi di Sokovia, Steve diventa un bersaglio del governo americano ed è costretto quindi a fuggire chiedendo asilo in Wakanda, dove stringe un patto con T’Challa per la protezione di Bucky.
Cap era l’eroe americano per antonomasia, e ha voltato le spalle al paese per il quale ha sempre combattuto. Per la prima volta, vediamo il lato oscuro del personaggio e cosa è disposto a fare pur di inseguire la sua idea di giusto e sbagliato.
Nomad
“Date a quest’uomo uno scudo”, esclama T’Challa in Infinity War rivolgendosi a Steve Rogers, e sebbene il nome Nomad non venga mai menzionato nel film, è questa l’identità segreta di Capitan America nascosto sotto barba e capelli lunghi (come nei fumetti).
Al suo fianco, di nuovo come una volta, c’è il redivivo Bucky, ufficialmente libero dalla morsa dei lavaggi del cervello e pronto a unire le forze con il resto degli Avengers per affrontare Thanos.
Steve contro Thanos
Sarà anche stato un tentativo inutile, ma sia benedetto per sempre Steve Rogers e quel momento in cui ha cercato in tutti i modi di opporsi a Thanos sfilandogli il guanto dalla mano.
Non soltanto è una scena chiave del film, ma anche un’anticipazione di cosa significhi lottare “a qualsiasi costo”, come annunciato dagli eroi nel trailer di Endgame…
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Fonte: ScreenRant