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Cinecomic: 8 sequel mai realizzati che sarebbero stati orribili

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Cinecomic: 8 sequel mai realizzati che sarebbero stati orribili

La storia del cinecomic degli ultimi vent’anni conta ormai tantissime occasioni perse e progetti prima annunciati e poi mai realizzati. Film che i fan avrebbero desiderato vedere sul grande schermo che non hanno mai trovato la via della sala, spesso coinvolgendo grandi autori ma che sono invece naufragati nella dimenticanza.

Tra questi, recentemente ricorderete il quarto Spider-Man di Sam Raimi o il progetto sui Sinistri Sei della Sony anticipato da una scena post-credits alla fine di The Amazing Spider-Man 2. Insomma gli esempi sono davvero tanti.

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Secondo ScreenRant questi sono gli 8 sequel di cinecomic mai realizzati che non sarebbero stati all’altezza delle aspettative:

Batman 3 di Tim Burton

Il primo Batman di Tim Burton ha segnato la storia moderna del cinecomic e il suo sequel, più dark e inquietante, Batman Returns, è stato meno incisivo al box office. Privo di idee per il futuro, Burton decise di abbandonare il progetto su un terzo Batman.

The Amazing Spider-Man 3

Se The Amazing Spider-Man era apparso come un cinecomic privo di verve e del tocco autoriale di Sam Raimi, e The Amazing Spider-Man 2 aveva mostrato quanto fosse triste sacrificare lo narrazione in favore dell’espansione del franchide, un terzo film avrebbe sicuramente peggiorato la situazione. Per questo la Sony ha abortito il progetto e lasciato ai Marvel Studios l’arduo compito di riportare sullo schermo Spider-Man.

The Punisher 2

Non si può certo dire che The Punisher sia un cinecomic pienamente riuscito: la versione di Thomas Castle di Thomas Jane avrà certo la sua schiera di fan, ma il film mostrava diversi difetti grossolani tra cui un cattivo veramente ridicolo interpretato da John Travolta. Reduce da risultati insoddisfacenti al box office, The Punisher doveva avere un sequel poi abbandonato a favore di un reboot, Punisher: War Zone del 2007, e nel 2017 con la serie Netflix.

Spider-Man 4

Dopo il successo della trilogia su Spider-Man, Sam Raimi era tornato al lavoro sul quarto capitolo del franchise, scrivendo una sceneggiatura e buttando già idee sul casting: John Malkovich e Anne Hathaway erano le prime scelte per interpretare l’AvvoltoioBlack Cat, tuttavia la Sony accelerò i tempi costringendo Raimi a produrre il film entro l’estate del 2011. Quando il regista si è chiamato fuori per ragioni di tempo, la Sony ha deciso di riavviare il personaggio con The Amazing Spider-Man.

Spawn 2

A metà degli anni ’90 Spawn impazzava nel mondo dei fumetti, forse il personaggio ultra violento di maggior successo nella storia della Image Comics (un’alternativa più dark di DC e Marvel). Nel 1997 venne tratto dai fumetti un film con Martin Sheen e successivamente du Todd MacFarlane a spingere per un sequel che non si è mai concretizzato.

Sinister Six

Dopo il successo di The Amazing Spider-Man la Sony ha pensato di avviare una sorta di universo condiviso in cui inserire altri personaggi, un po’ come i Marvel Studios. Tuttavia l’azienda aveva intascato soltanto i diritti di Spider-Man, quindi non era chiara la direzione da prendere fino al 2013, quando venne annunciato lo spinoff sui Sinister Six. Nel frattempo però The Amazing Spider-Man 2 ha deluso le aspettative, costringendo la Sony ad abbandonare le proprie idee e a cedere i diritti di Spidey al MCU.

Batman Unchained

Alla fine degli anni Novanta la Warner Bros aveva in mano le redini del franchise su Batman, un marchio apparentemente redditizio e sicuro. Batman Forever era stato un grande successo nel 1995 e dopo l’addio di Val Kilmer, George Clooney fu ingaggiato sulla scia della popolarità di E.R. Joel Schumacher iniziò quindi a lavorare su un quinto film, intitolato Batman Unchained, che avrebbe introdotto lo Spaventapasseri come il principale villain (che poteva essere interpretato da Nicholas Cage); tuttavia il precedente Batman e Robin si rivelò un disastro, e la Warner Bros. lasciò le redini di Batman fino all’arrivo di Christopher Nolan.

Hulk 2 di Ang Lee

L’Hulk di Ang Lee è stato uno dei primi film di supereroi in cui il conflitto spirituale di Bruce Banner (Eric Bana) è stato realmente al centro e in cui era chiaro il tentativo del regista di raccontare una storia profonda e stimolante. Il progetto di produrre un sequel era in cantiere, ma i risultati poco incoraggianti al botteghino e le recensioni negative del film hanno portato la Marvel a riavviare il personaggio prima nel film solista L’incredibile Hulk, interpretato da Edward Norton, poi con The Avengers, interpretato da Mark Ruffalo.