Disquiet è il nuovo thriller dai toni soprannaturali di Netflix, diretto dal regista Michael Winnick (noto anche per La truffa perfetta e Shadow Puppets), nel quale uno spaesato Jonathan Rhys Meyers si ritrova incastrato in un ambiente che sembra ben diverso da ciò che dovrebbe essere. Prende così vita un racconto che esplora il concetto di realtà, di bene e male, di redenzione e di salvezza dell’anima, il tutto attraverso una serie di scelte di regia che permettono subito di capire che ci si trova dinanzi ad un film che si svelerà davvero solo una volta giunto al finale. Da qualche giorno tra i titoli più visti nel catalogo di Netflix, Disquiet sta infatti suscitando diverse domande riguardo la sua conclusione, a cui proveremo a dare qui risposta.
Come è finito Sam in ospedale?
Disquiet non perde tempo a presentare il protagonista della narrazione, Sam, uno stacanovista e promiscuo trentenne in difficoltà con la sua start-up tecnologica. Sam e sua moglie Sarah sono in attesa del loro primo figlio, e quest’ultima è ancora preoccupata per le passate tendenze di Sam a cedere alle tentazioni. Combattuto tra le sue responsabilità e il senso di colpa per le azioni passate, Sam è sempre più distratto e ciò culmina nel suo rimanere coinvolto in un grave incidente che quasi gli costa la vita. Sam viene dunque ricoverato d’urgenza in ospedale, sotto la sorveglianza della moglie.
Al risveglio, si ritrova però solo nel reparto di terapia intensiva che, insieme all’intero corridoio dell’ospedale, ha un aspetto piuttosto vuoto, buio e minaccioso. Qui Sam inizia ad avere alcune inquietanti visioni, come quella di un uomo anziano che lo aggredisce improvvisamente e di un’infermiera che appare e scompare dal nulla. Spaventato da quell’ambiente e da ciò che crede di vedere, Sam tenta di scappare ma non vi riesce.
Chi sono Monica e Carter? Perché sono rimasti bloccati all’interno dell’ospedale?
Gli spettatori vengono a questo punto introdotti a due personaggi coinvolti in un destino simile a quello di Sam. Monica, che ha subito un intervento di impianto di protesi mammaria nello stesso ospedale, si sveglia e si ritrova circondata da tre pazienti donne maciullate che minacciano di aggredirla. Sentendo le sue grida di aiuto, Sam la soccorre e ben presto il duo scopre che un’altra sfortunata persona è bloccata all’interno dell’ospedale: Carter, vittima di un ingiustificato attaccato da un poliziotto razzista. Il trio escogita un piano per trovare un’uscita dall’ospedale e presto si precipita attraverso le scale dopo essere stato inseguito da alcuni pazienti.
Qui però Sam si separa dagli altri due sulle scale e viene tirato fuori da un inserviente dell’ospedale, che lo aggredisce. La dottoressa Lily lo salva in extremis e, mentre porta in salvo Sam privo di sensi, la accoglie un anziano paraplegico di nome Virgil; i due hanno un diverbio sul passato di Sam e sembra che nessuno dei due sia un comune essere umano come i personaggi incontrati finora, poiché dimostrano di possedere una conoscenza particolarmente approfondita della vita di Sam, che non dovrebbero però avere.
Cosa scopre Sam dell’ospedale?
Dopo essersi risvegliato, Sam ricomincia a cercare un’uscita da solo e incontra il già citato poliziotto razzista Frank, che era a sua volta stato ferito durante il litigio con Carter, finendo in ospedale. Sentendo le ipotesi di Sam sul fuggire da quel luogo, Frank gli chiede di guardare fuori, cosa che fa, solo per accorgersi che un buio pesto circonda l’ospedale. Sam si chiede allora se il blackout sia dovuto a un hacker o a un attacco terroristico, il che potrebbe spiegare anche il problema di comunicazione. Qualche istante dopo, però, anche Frank scompare inspiegabilmente, lasciando di nuovo Sam da solo a perlustrare la zona.
Sam incontra poi nuovamente Virgil, che sembra avere una presenza gentile e rassicurante e, sebbene non sia in grado di rivelare la posizione del luogo, insiste sul fatto che raggiungere un terreno più alto potrebbe fornire loro alcune risposte. Lilith si unisce a loro poco dopo e il nuovo trio si dirige verso l’uscita quando un corpulento inserviente li attacca, rapendo apparentemente sia Virgil che Lilith. Durante questi eventi, Sam scorge anche una bambina sfigurata che gli chiede aiuto, ma che scompare all’improvviso, proprio come era apparsa all’inizio.
Quando Sam raggiunge l’atrio dell’ospedale, si riunisce con Monica e, pochi istanti dopo, con Lily, che apparentemente è sopravvissuta e ha ucciso anche l’inserviente. Il trio incontra Frank, che cerca a sua volta disperatamente di trovare una via d’uscita dall’ospedale, fallendo però in ogni tentativo. Carter, infine, torna dopo aver perlustrato a fondo l’ospedale e ipotizza che siano stati drogati e che quindi abbiano le allucinazioni, mentre Monica è dell’idea che in realtà non siano vivi. Dopo una serie di accese discussioni, Frank uccide Carter e costringe Lily a mostrargli un percorso per uscire. Mentre si affacciano all’ascensore per raggiungere il parcheggio del seminterrato, da dove Lily dichiara di essere entrata nell’ospedale, Frank viene rapito da un’entità invisibile.
La spiegazione del finale di Disquiet: Sam è fuggito dall’ospedale?
Quando in Disquiet Sam, Lily e Monica raggiungono il seminterrato, Monica trova l’obitorio e vi entra con curiosità. Qui, i cadaveri delle persone decedute all’obitorio risorgono improvvisamente e gli spettatori apprendono finalmente che si tratta delle stesse persone morte durante gli eventi che hanno portato Sam, Carter, Monica e Frank al ricovero in ospedale. All’improvviso, Frank, dunque, torna e costringe il gruppo, sotto la minaccia di una pistola, a continuare il viaggio nel seminterrato e, dopo aver individuato il parcheggio dall’aspetto minaccioso, vi entra però da solo.
Un Carter violento e squilibrato riappare però dal nulla e si precipita ad attaccare Frank, per poi essere ucciso ancora una volta da lui. Frank viene però a questo punto trascinato all’interno del parcheggio da una forza sconosciuta e Monica subisce presto lo stesso destino. Si scopre che, in qualche modo, c’è proprio Lily dietro a tutto questo e, mentre si dirige verso la sua ultima vittima, Sam, Virgil appare all’interno dell’ascensore e porta via Sam con sé. Giunto nel reparto dei neonati, Sam ha una visione della moglie, che lo esorta a tornare a casa dalla sua famiglia.
Durante la loro conversazione, Sam scopre infine che quel luogo si trova su un piano metafisico, un limbo che esiste tra la vita e la morte. Insieme a lui, altri sono intrappolati nello stesso luogo e l’unico modo per uscirne è la propria determinazione e il proprio libero arbitrio. Lily e Virgil rappresentano dunque gli impulsi positivi e negativi che gli esseri umani provano nelle situazioni più disperate, e Sam viene anche a sapere che morire in questo regno significa reincarnarsi ancora e ancora in uno stato più squilibrato. Sam si rende dunque conto che la resurrezione di Carter, le entità precedenti e anche il vecchio che lo ha attaccato la prima volta sono i suoi stessi io futuri.
Mentre Sam e Virgil si dirigono verso il tetto, si imbattono nella bambina che Sam aveva avuto in precedenza e questa volta, seguendo il consiglio di Virgil, Sam la avvicina e le assicura che la aiuterà a fuggire. Ancora una volta, però, Sam viene attaccato dal suo vecchio sé davanti all’ascensore, che lo porta a rimanere intrappolato in un’altra visione da cui Virgil però lo salva. Imparata finalmente la lezione sul fatto che l’ascensore non è il modo migliore per avvicinarsi all’uscita, Sam decide di prendere le scale e si congeda da Virgil, che ha ancora Carter e altre anime da guidare fuori da questo limbo.
Cos’è davvero l’ospedale di Disquiet?
Sulle scale, Sam riceve la visita di Lily, che cerca di tentarlo a prendere l’uscita del seminterrato, affermando che Monica e Frank hanno scelto quella strada. Gli spettatori possono dunque vedere nel mondo fisico che sono in realtà morti. Sam resiste alla tentazione e va sul tetto con la bambina. Una volta giunti lì, la bambina si risveglia nel mondo fisico, la moglie di Sam, Sarah, esorta il comatoso Sam a tornare a sua volta, professando i suoi sentimenti per lui. Sam cammina allora verso la luce e ritorna alla vita nel mondo fisico.
L’interpretazione più diretta di Disquiet si può dunque concentrare sui binari del bene e del male, oltre che sul mito biblico. L’influenza di Virgil e di Lily può essere vista come la presenza dei classici spiriti guida, con gli angeli buoni e cattivi che continuano a consigliare o a provocare gli sventurati presenti nel limbo. L’allusione più evidente è allora quella al mito biblico, in quanto Lillith è considerata l’entità demoniaca primordiale, il primo essere umano caduto in alcune versioni del mito cristiano, che ha ceduto alla tentazione e da allora ha attirato l’umanità verso la dannazione.
Virgil agisce invece come il poeta romano Virgilio, l’omonimo personaggio dell’Inferno dantesco, che guida Dante attraverso i nove gironi dell’inferno. L’uscita del seminterrato rappresenta quindi l’inferno, mentre il tetto rappresenta il paradiso, come suggerisce anche la combinazione di colori: nebbia rossa nel primo e luce intensa nel secondo. Non c’è da stupirsi che il facile accesso all’ascensore fosse costantemente ostacolato; nel cammino della rettitudine, a quanto pare, le scorciatoie non sono un’opzione. Tuttavia, alla fine di Disquiet non c’è la piena certezza che Sam si sia svegliato davvero nella vita reale. Ciò che vede potrebbe trattarsi di una visione fantastica che ha una volta morto e giunto in paradiso.