Harry Potter, unico figlio di James e Lily Potter, “il sopravvissuto”, colui che è riuscito a salvare il Mondo Magico, era destinato a diventare un eroe da quando aveva meno di un anno. Nonostante le sfortunate circostanze in cui è stato cresciuto fino a quando non ha compiuto undici anni ed è stato ammesso alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non ha mai perso la sua bontà d’animo e quel candido stupore nei confronti delle sue gesta eroiche.
Ciò, ovviamente, non significa che il maghetto occhialuto sia nato già formato e totalmente consapevole dei suoi poteri e del suo destino. Tutti cambiano mentre sono impegnati a crescere, e Harry Potter non fa certo eccezione. Se è stato sempre destinato ad essere “il prescelto”, sicuramente ha fatico per imparare ad accettare se stesso e la sua storia…
1Dipendere da se stessi

Harry è sempre stato fortunato ma anche molto coraggioso fin da quando era bambino, ma quando affronta Voldemort ne I Doni della Morte comprende ciò che Hermione ha sempre saputo: Harry capisce finalmente di essere un grande mago. Diventa consapevole di quanto la Bacchetta di Sambuco possa essergli fedele, affronta Voldemort senza testimoni – se non Hagrid e i Mangiamorte – e, coscienziosamente, sa che sopravviverà sempre e comunque perché in grado di affrontare il suo destino.