Harry Potter, unico figlio di James e Lily Potter, “il sopravvissuto”, colui che è riuscito a salvare il Mondo Magico, era destinato a diventare un eroe da quando aveva meno di un anno. Nonostante le sfortunate circostanze in cui è stato cresciuto fino a quando non ha compiuto undici anni ed è stato ammesso alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non ha mai perso la sua bontà d’animo e quel candido stupore nei confronti delle sue gesta eroiche.
Ciò, ovviamente, non significa che il maghetto occhialuto sia nato già formato e totalmente consapevole dei suoi poteri e del suo destino. Tutti cambiano mentre sono impegnati a crescere, e Harry Potter non fa certo eccezione. Se è stato sempre destinato ad essere “il prescelto”, sicuramente ha fatico per imparare ad accettare se stesso e la sua storia…
8L’amore per gli animali

In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, scopriamo che Harry non ha una particolare venerazione per gli animali, e questo principalmente a causa di zia Marge e dei suoi cani bulldog. Le cose cambiano quando Harry riceve in dono la civetta delle nevi Edvige, un regalo di compleanno per gli 11 anni del maghetto da parte di Hagrid. Oltre agli animali domestici, Harry acquisirà col tempo anche una certa affinità con gli animali magici in generale: si è guadagnato la fiducia di Fierobecco e si fece aiutare da Fawkes, la Fenice di Albus Silente; inoltre – non dimentichiamocelo -, il prescelto è in grado di parlare il Serpentese…