Da tutti considerata la Regina del grande schermo, grazie alla sua magistrale interpretazione di Elisabetta II in The Queen di Stephen Frears che le valse il premio Oscar nel 2007, Helen Mirren è forse l’esempio più brillante e vincente di come una carriera già di grande successo possa essere in continuo rinnovamento e esplorazione di nuovi territori.
Vantando già collaborazioni con alcuni dei più grandi registi contemporanei (Greenaway, Altman, Sellers, Brass trai tanti), Mirren ha dimostrato negli ultimi anni come questa si possa trasformare nel tempo, adattandosi non solo al mercato corrente ma anche alle nuove forme di comunicazione e spettacolo, tracimando nel mondo della moda e della musica. In attesa di vederla Wonder: White Bird, al cinema dal 4 gennaio grazie a Notorious Pictures, ecco le evoluzioni e le rivoluzioni nella carriera di Helen Mirren negli ultimi anni.
Wonder: White Bird
A partire dal 4 gennaio, grazie a Notorious Pictures, vedremo Halen Mirren in Wonder: White Bird, uno spin off del film del 2026 con Jacob Tremblay e Julia Roberts, in cui seguiamo la storia di Julian (Bryce Gheisar), il bullo di Wonder che, dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie Pullman (Tremblay), cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Un confort movie, in cui ogni divismo e virtuosismo vengono messi da parte in nome di una storia che mostra la strada della gentilezza come potente mezzo per cambiare il mondo. Helen Mirren conferma in questo piccolo grande ruolo il suo sconfinato talento, mettendosi al servizio del personaggio e facendo brillare la sua Sara.
Fast and Furious Saga
È il 2017 quando Magdalene “Queenie” Ellmanson-Shaw fa il suo ingresso trionfale nella saga di Fast and Furious. La matriarca Shaw esordisce nel franchise nell’ottavo episodio, chiedendo a Toretto di salvare suo figlio Deckard da Cipher. Il finale del film la vede in prigione, dalla quale però evade nello spin-off Hobbs & Shaw, facendo saltare in aria la sua cella, grazie a un amorevole regalo dei suoi figli. La ritroviamo poi brevemente nel nono capitolo del franchise.
Dimostrando grande duttilità e amore per l’action, Helen Mirren si immerge anima e corpo in una saga chiassosa e divertente da guardare e, a detta sua, da interpretare. Non è certo un territorio inesplorato per Mirren, che già con RED nel 2010, e con il suo sequel di tre anni dopo, aveva dimostrato attitudine verso il genere. Ma il suo tuffarsi completamente e con dedizione in una serie così riconosciuta e amata è indice di volersi mettere in gioco, con la grande ironia e sensualità, doti che da sempre ne caratterizzano la presenza e le scelte.
Count on Me
Il cinema ha uno schermo troppo grande per Dame Helen Mirren che non disdegna di calpestare territori che non le sono consueti pur di esercitare il suo talento nella recitazione. Deve essere stata questa sfida a convincerla a sconfinare nel campo della musica, a supporto di Kendrick Lamar, che, nel video di Count on Me, la fa calare nei panni della psicologa alla quale snocciola la sua confessione/seduta che costituisce appunto il brano.
Sebbene il fuoco del video siano ovviamente parole e note del rapper statunitense, la nostra Dama compare continuamente a schermo, in un intenso piano d’ascolto in cui dimostra che, nonostante il bianco e nero, il look discreto e per nulla appariscente, il suo solo volto, incorniciato dai capelli raccolti, riesce ad essere intenso e comunicativo, mettendo da parte glamour e vanità.
Shazam! La furia degli Dei
Mai far arrabbiare una divinità. Quando questa creatura sovrumana ha anche il titolo di Dame allora c’è da preoccuparsi. Lo sa bene Shazam l’eroe (sfortunato!) della DC Comics che è arrivato al cinema con il volto di Zachary Levi. Ma cosa c’entra un cinecomic con una div(in)a del cinema? Ebbene, dopo l’esperienza nel blockbuster con Fast and Furious, Helen Mirren ha detto di sì anche agli adattamenti dai fumetti, dimostrando ancora una volta non solo spirito di sfida, principalmente con se stessa, e capacità di uscire dalla propria zona di conforto, ma anche grande divertimento nel farlo.
Poco importa se il film non è stato un grande successo per il pubblico, la sua Hespera è un personaggio dal grande carisma, che ruba la scena alle sue co-star, con buona pace delle sue “sorelle”, Lucy Liu e Rachel Zegler. Una volta che anche il cinecomic è stato conquistato dalla sua grazia e forza, a Helen Mirren non resta che sconfinare di nuovo… verso la passerella!
La sfilata per L’Oreal Paris
Abbiamo già accennato all’esuberanza, sensualità e intelligenza di Dame Helen Mirren. Tutte doti che non sono per niente scontate in un’attrice, e che risplendono fulgide in occasione della sfilata di L’Oreal Paris. Il terzo show annuale del marchio, durante la Fashion Week di Parigi, ha visto Mirren sfilare in compagnia di illustri colleghe, volti noti del panorama dell’intrattenimento.
Nel corso della sfilata notiamo Eva Longoria, Andie McDowell, Amber Heard, Camila Cabello, ma nessuna, per quanto avvenente e sicura di sé, eguaglia lo spirito di Helen Mirren che, scalza e spettinata, solca la passerella a grandi balzi, prendendosi la scena. Un’immagine senza tempo, forte e leggiadra allo stesso tempo, lontana dallo stereotipo della diva inarrivabile e allo stesso tempo con un’aura sovrumana di bellezza.
Rivedremo Helen Mirren in Wonder: White Bird, al cinema dal 4 gennaio con Notoriuos Pictures.