Nonostante Zack Snyder e la stessa WarnerMedia abbiano confermato che non ci sono piani per un prosieguo dopo Zack Snyder’s Justice League, è innegabile quanto l’epilogo del film lasci diverse porte aperte ad un eventuale sequel o a future storie che potrebbero essere raccontate nel DCEU. ComicBookMovie ha raccolto 10 modi in cui il film ha, di fatto, gettato le basi per un nuove eccitanti avventure…
La gravidanza di Lois Lane
Ci sono diversi indizi disseminati in tutta la Snyder Cut che lasciano intendere che Lois Lane è incinta del figlio di Superman, dettaglio che è stata poi confermata dallo stesso Snyder. Inutile dire che si tratta di un grosso problema e, al tempo stesso, di qualcosa che il regista aveva pianificato di esplorare in profondità nei prossimi due capitoli della sua trilogia mai realizzata di Justice League.
Questa rivelazione lascia una porta aperta sul futuro del personaggio di Superman, e potrebbe spiegare meglio perché l’eroe, alla fine, cade sotto il controllo di Darkseid. Sempre grazie a Snyder sappiamo che il figlio senza poteri di Superman un giorno sarebbe diventato il nuovo Batman.
La missione di Darkseid
Steppenwolf viene sconfitto dalla Lega e ora che Darkseid sa che l’Equazione dell’Anti-vita risiede sulla Terra, nulla gli impedirà di tentare di conquistarla. Alla fine del film, decide di radunare le forze di Apokolips per un’altra invasione su vasta scala, quindi è chiaro che questa battaglia contro Steppenwolf e i suoi Parademoni è stata soo la punta dell’iceberg.
Alla fine, sappiamo che Darkseid ne sarebbe uscito vittorioso, come dimostrato dall’esistenza della linea temporale del Knightmare e dall’epilogo della Snyder Cut. Tuttavia, ci sono parecchi riferimenti al Multiverso in tutto il film, quindi non possiamo fare a meno di chiederci se il regista avesse dei piani ancora più ambiziosi per esplorare, nei sequel, cosa significasse davvero quell’universo parallelo.
Lex Luthor rivela la vera identità di Batman
La seconda scena post-credits inclusa nella versione theatrical del 2017, sempre con Lex Luthor e Deathstroke, aveva anticipato l’arrivo della Injustice League. La scena originale, invece, quella che poi è stata riutilizzata per la Snyder Cut, doveva gettare le basi per il Batman mai realizzato di Ben Affleck.
In cerca di vendetta dopo essere stato rinchiuso ad Arkham, Lex Luthor rivela a Slade Wilson che dietro il costume di Batman si nasconde il miliardario Bruce Wayne. Il viaggio di Deathstroke alla ricerca del vigilante sarebbe dovuto essere al centro del film immaginato da Affleck, e forse è qualcosa che potrebbe ancora diventare realtà in qualche forma. Dopotutto, l’attore tornerà nei panni del Cavaliere Oscuro in The Flash…
La Forza della velocità
La versione di Barry Allen presente nella versione theatrical di Justice League è molto diversa da quella che abbiamo visto nella Snyder Cut, dove la storia e i poteri del personaggio hanno finalmente ricevuto lo spazio che meritavano. Dopo aver sfruttato la Forza della velocità per invertire il tempo e salvare i suoi compagni eroi, il Velocista Scarlatto diventa sempre più consapevole dei suoi poteri.
Alla fine del film, è chiaramente in grado di attingere in modo più efficace alle sue straordinarie capacità rispetto a quando lo incontriamo la prima volta. Ciò include anche la possibilità di viaggiare nel tempo, vero punto di svolta per qualsiasi universo raccontato nei fumetti. Sapevo che già la versione di The Flash ad opera di Rick Famuyiwa doveva ispirarsi alla serie “Flashpoint”: la speranza è che anche il film di Andy Muschietti si ispiri a questa iterazione.
Il ritorno di Clark Kent
Sappiamo che Clark Kent è morto durante l’attacco di Doomsday, ma a quanto pare Kal-El è tornato ad assumere l’identità segreta di Superman, come mostrato nell’epilogo della Snyder Cut. Anche nella versione del 2017 avevano visto il personaggio fare ritorno a Metropolis, ma nel taglio di Snyder vediamo che l’Uomo d’Acciaio ha scelto di continuare ad indossare il costume nero. Ciò è sicuramente degno di nota, poiché Superman potrebbe essere tornato al tradizionale costume rosso e blu dopo essere caduto sotto il controllo di Darkseid.
Quello che non sappiamo è come Clark sia stato di grado di tornare dal mondo dei morti senza compromettere la sua identità segreta di Superman. Tuttavia, Snyder ha rivelato che aveva pianificato di esplorare le lotte interne dell’eroe che cercava di tornare in contatto con il suo lato umano nei sequel mai realizzati. Quindi, anche se quella scena dell’epilogo della Snyder Cut sembra un classico momento “usa e getta”, in realtà è un chiaro riferimento al fatto che ci fosse ancora altro da raccontare…
Gli ultimi eroi sopravvissuti
La visione di Cyborg ci dà un’idea di cosa succederà dopo gli eventi narrati nella Snyder Cut, anche se la scena ambientata nel Knightmare e contenuta nell’epilogo ci lascia molto su cui riflettere. Chiaramente, Batman ha bisogno dell’aiuto del Joker per trovare qualcosa che consentirà a Flash di tornare indietro nel tempo, salvare Lois Lane e sistemare le cose. Tuttavia, pare sia stata proprio l’inazione di Bruce che apparentemente ha causato la sua scomparsa (qualcosa che il Joker sottolinea con grande gioia).
Deathstroke, Mera e Cyborg sono gli unici eroi rimasti, a disposizione per cercare di ristabilire l’ordine, ma le cose sembra vadano male quando arriva il Superman soggiogato da Darkseid. Non è chiaro se questo avvenga prima o dopo la scena del Knightmare vista in Batman v Superman: Dawn of Justice, ma possiamo tranquillamente presumere che non tutti riescano a uscire vivi da questo confronto.
L’aumento dei poteri di Cyborg
L’arco narrativo di Cyborg nella Snyder Cut è senza dubbio il più interessante: dopo aver perso suo padre, alla fine l’eroe accetta il suo nuovo status quo, superando dolore e rabbia. Il piano originale era che Victor Stone prendesse parte al film The Flash, ma ora sappiamo con certezza che non accadrà.
Avrebbe dovuto avere anche il suo film da solista, ma è probabile che la Snyder Cut sia l’ultima volta che vedremo Ray Fisher interpretare il personaggio (a meno che Snyder non ritorni al comando del DCEU!). È emozionante pensare a dove potrebbe andare questo Cyborg potenziato: Snyder immaginava che la sua storia finisse con Victor che padroneggiava i suoi poteri al punto da poter ritornare ad essere umano.
Il ritorno a casa di Wonder Woman
Wonder Woman 1984 non è stato accolto benissimo e purtroppo non abbiamo ancora vista Diana Prince entrare in azione ai giorni nostri. Si spera che questo sia il piano per il threequel, ma Snyder sembra aver anticipato qualcosa di diverso per la sua versione del personaggio alla fine della Snyder Cut.
Mentre Wonder Woman guarda tristemente in lontananza, è chiaro che sta pensando a Themyscira. Sappiamo da quello sguardo al futuro che alla fine è venuta a patti con i suoi tormenti, anche se Darkseid alla fine la uccide e dà fuoco al suo corpo di fronte alle altre guerriere Amazzoni. Una volta Snyder sperava di usare Doctor Poison per spazzare via Themyscira dopo che Diana era tornata a casa. Tuttavia questa sequenza – che è stata aggiunta insieme alla scena ambientata nel Kightmare – è piuttosto indicativa del destino nefando che attende l’eroina.
La Sala della Giustizia
Bruce Wayne aveva deciso di convertire Villa Wayne nella Sala di Giustizia anche nella versione theatrical, ma nella Snyder Cut la decisione assume un significato ancora più importante (soprattutto perché mostra Batman che esce dall’ombra). Grazie ad uno sguardo al futuro, sappiamo che il Cavaliere Oscuro alla fine è riuscito a creare la base operativa per la squadra, ma a causa del Superman controllato da Darkseid, la cosa non dura a lungo.
A un certo punto viene mostrato mentre si libra sui resti della Sala di Giustizia con Kilowog morto ai suoi piedi e il cappuccio di Batman in mano. È un’immagine sorprendente e al tempo stesso memorabile. La speranza è che sia un’idea che possa essere elaborata da Snyder in un futuro non troppo lontano…
Il messaggio di Martian Manhunter
Nei piani originali di Zack Snyder, in questa scena ci doveva essere Lanterna Verde/John Stewart. Tuttavia, a causa dei piani sul personaggio, la Warner Bros. ha chiesto di non usare l’eroe. Martian Manhunter arriva quindi per aiutare la Lega. Ciò potrebbe in qualche modo assicurare che il futuro desolato e devastante, quello in cui Darkseid controlla Superman e la Terra, non si verifichi: l’eroe sarebbe quindi la chiave nella battaglia contro il temibile villain.
Si tratta di una conversazione molto interessante, seppur breve, tra Bruce Wayne e Martian Manhunter, anche se a quanto pare quest’ultimo non faceva parte dei piani originali di Snyder. Tuttavia, sarebbe interesse vedere come un sequel userebbe sia lui che Lanterna Verde.