
Supereroi, azione, imprese impossibili per salvare l’universo: il MCU ci ha offerto uno scenario variegato e appassionante nei suoi primi undici anni di vita dove una cornice d’onore è stata riservata alle coppie e alla dinamica sentimentale.
Alcune di queste sono state amate dai fan, altre odiate, ma quali saranno ricordate come le migliori e le peggiori del Marvel Cinematic Universe? Ecco le nostre alternative:
Pepper Potts e Tony Stark
Tony Stark (Robert Downey Jr.) e Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) hanno davvero inaugurato la stagione d’oro per le coppie nell’universo cinematografico Marvel: due anime gemelle destinate a stare insieme, nonostante le discussioni e le incomprensioni che chiunque deve affrontare nella vita.
Inoltre Pepper è per Tony un porto sicuro, e la persona migliore per gestire l’ansia dei propri impegni con i Vendicatori. In questo sono stati bravi i due attori, svolgendo un lavoro straordinario migliorando film dopo film e arrivando al culmine del loro rapporto in Endgame.
Bruce Banner e Natasha Romanoff
Qualcosa non ha funzionato nella dinamica che ha portato all’unione (anche se per poco) di Natasha Romanoff e Bruce Banner nel MCU. Josh Whedon aveva sviluppato l’arco narrativo sulle basi di una favola a La bella e la bestia, con i due incapaci di avere un vero contatto fisico perché spaventati dalle conseguenze.
Tuttavia nella realtà questo legame non sembra essere stato sfruttato al meglio e ciò che ne risulta, in fin dei conti, è un’occasione persa. Sarebbe stato interessante esplorarne le difficoltà con due attori di livello come Mark Ruffalo e Scarlett Johansson…
Wanda Maximoff e Visione
Come annunciato nelle scorse settimane, Scarlet Witch e Visione saranno protagonisti di una serie spin-off ambientata nel MCU e destinata al servizio streaming di Disney + in arrivo nel 2019, e non poteva esserci notizia migliore di questa.
La coppia formata da Elizabeth Olsen e Paul Bettany, contro ogni previsione, funziona benissimo sul grande schermo, e la loro chimica si è riversata in una performance sempre sentita e appassionata che vorremmo rivedere anche nella serie.
Stephen Strange e Christine Palmer
Gli effetti visivi spettacolari e la ricchezza della messa in scena di Doctor Strange non ci hanno distratto dal pensare che quella formata da Stephen Strange e Christine Palmer sia una delle coppie più deboli e dimenticabili dell’universo cinematografico Marvel.
Ed è un peccato, vista la quantità di talento in piazza, e Benedict Cumberbatch e Rachel McAdams ce la mettono tutta per non sfigurare, eppure questo rapporto perde di forza sin dalle prime scene, è sbilanciato e punta i riflettori solo sull’eroe del titolo. Tra l’altro dal 2016 non abbiamo più avuto notizie del personaggio della McAdams e non sappiamo che fine abbia fatto dopo lo schiocco…
T’Challa e Nakia
Tutte le donne della vita di T’Challa (Chadwick Boseman) svolgono un ruolo fondamentale nella sua vita, tuttavia ce n’è una in particolare che occupa un posto speciale nel suo cuore: è Nakia (Lupita Nyong’o), spia wakandiana presentata come sua ex.
In Black Panther non ci vengono forniti flashback per mostrarci cosa è successo tra i due e cosa li aveva allontanati, tranne che T’Challa non ha mai portato la sua storia d’amore con Nakia al livello successivo. Lei invece finisce per lasciare Wakanda e diventare un missionario sotto copertura, aiutando i poveri e gli oppressi in Africa.
Thor e Jane Foster
Alcuni ricorderanno Jane Foster come il personaggio femminile meno riuscito e forse più noioso di tutto il MCU, complice anche la direzione che i primi due capitoli di Thor avevano preso in nome di un approccio serioso e drammatico al personaggio. Doveva arrivare Taika Watiti con Ragnarok per rinfrescare il franchise e aggiungere qualche sana risata (vedi anche il tratteggio di Valchiria).
Con un taglio diverso magari anche il rapporto tra Thor e Jane sarebbe risultato digeribile, sfruttando tutto il talento di Natalie Portman.
Scott Lang e Hope Van Dyne
Molte cose funzionavano nel primo Ant-Man, tra cui la performance di Paul Rudd nei panni di Scott Lang, tuttavia è nel momento in cui l’eroe stringe l’alleanza con Hope Van Dyne (interpretata da Evangeline Lilly) che la vera magia del film prende vita.
Alcune delle parti migliori del film vedono infatti allenare e preparare Scott all’arte del combattimento, e vista la chimica mostrata non sorprende che siano loro i veri gioielli di Ant-Man and The Wasp, sequel dove i due attori sono dei perfetti partner in crime.
Steve Rogers e Sharon Carter
Tutta la faccenda dell’accoppiamento romantico tra Steve Rogers e Sharon Carter è forzata, oltre che un errore fin dall’inizio. Sulla carta avrebbe potuto funzionare, visto il legame di parentela con la zia Peggy, ma il risultato è stato più disastroso del previsto.
Fortunatamente questa relazione è stata subito accantonata e il personaggio sembra scomparso dal radar degli sceneggiatori, forse per continuare il percorso narrativo dell’eroe in vista di Endgame e del suo ricongiungimento con Peggy nel passato.
Peggy Carter e Steve Rogers
Nel primo film di Captain America, Il primo Vendicatore, abbiamo visto Steve Rogers (Chris Evans) diventare un supereroe sotto la “guida” di Peggy Carter (Hayley Atwell), l’agente SSR che lavora per abbattere l’HYDRA. E tra i due nasce subito qualcosa di magico, un legame che all’interno della storia porta emozione e sani sentimenti.
Niente viene mostrato se non un paio di baci, eppure la chimica tra Evans e la Atwell è evidente ed è stato davvero un peccato non poterli vedere più insieme nel corso del MCU. Il loro amore finisce anche in modo tragico, come tutte le storie d’amore che si rispettino, ma trova il suo degno happy ending nell’epilogo di Endgame dove vediamo Steve tornare indietro nel tempo e vivere quell’amore negato.
W’Kabi e Okoye
Se c’è qualcosa che non ha davvero funzionato all’interno del MCU è il rapporto tra W’Kabi e Okoye in Black Panther, marito e moglie sotto traccia che sullo schermo dimostrano di avere pochissima chimica perché incapaci di stringere un legame con il pubblico.
Purtroppo le loro scene sono state eliminate dal montaggio finale del film, quindi non c’è stato il tempo materiale per sviluppare un arco narrativo coerente e degno di essere ricordato.