Nella giornata di ieri sono state annunciate le nomination degli Oscar 2021. Al di là dei tradizionali discorsi sugli “esclusi” e sui “dimenticati”, le candidature della 93esima edizione hanno battuto diversi record in termini di diversità e rappresentazione, due aspetti su cui l’Academy è stata più volte criticata in passato. Ma quali sono, nello specifico, tutti questi record infranti? Scopriamolo insieme, grazie a Screen Rant:
Più nomination per le donne rispetto alle passate edizioni

In particolare, i risultati più importanti sono stati raggiunti nella categoria miglior regista e miglior film (in quest’ultima, in particolare, è possibile trovare ben sette produttrici candidate). Nomadland e Promising Young Woman sono certamente i due titoli degni di nota: entrambi, infatti, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti sotto la guida creativa delle regista Chloé Zhao ed Emerald Fennell.
Per la prima volta, due donne candidate alla miglior regia

Tali storiche candidature arrivano in seguito ad un anno in cui il 27% di tutti i titoli idonei a contendere per la categoria miglior film sono stati diretti da donne, un record a tutti gli effetti. Se anche agli Oscar Nomadland seguirà il percorso già tracciato dai Golden Globes, Zhao potrebbe essere pronta a scrivere nuovamente la storia.
Un numero record di attori non bianchi candidati

Hollywood e l’Academy hanno ancora tanta strada da fare in termini di equità razziale, ma l’elenco di quest’anno è tuttavia un momento significativo e fondamentale che, si spera, segnerà una vera e propria tendenza in futuro.
Viola Davis è l’attrice nera più nominata agli Oscar

La Davis è stata precedentemente nominata come migliore attrice non protagonista per le sue interpretazioni in Barriere (per il quale ha vinto l’ambita statuetta) e per Il dubbio. È stata invece nominata come migliore attrice protagonista per il ruolo di Aibileen Clark in The Help. Davis si è affermata come una delle migliori interpreti di Hollywood nel corso degli anni: tale riconoscimento si riflette debitamente nella sua quarta storica nomination.
Chloé Zhao è la donna più nominata agli Oscar in un solo anno

Le altre tre nomination ricevute da Zhao sono per il miglior film, la migliore sceneggiatura non originale e il miglior montaggio, tutte ovviamente per Nomadland. Zhao è anche la prima donna di origine asiatica ad essere stata nominata nella categoria miglior regia. Ad oggi, Nomadland è considerato il favorito per trionfare come miglior film.
Steven Yeun è il primo asioamericano candidato come miglior attore

La performance di Yeun è stata ampiamente elogiata da pubblico e critica, e l’impatto culturale di Minari potrebbe essere l’inizio di una sorta di rinascita per la star dopo la sua ascesa grazie alla popolare serie The Walking Dead.
Youn Yuh-Jung è la prima coreana candidata ad una Oscar per la recitazione

Youn è da decenni un nome di spicco nel panorama cinematografico e televisivo coreano: il riconoscimento da parte degli Oscar è indubbiamente meritato.
Riz Ahmed è il primo musulmano candidato come miglior attore

Nonostante una vasta carriera nel mondo dell’arte (dal cinema alla musica), Ahmed è diventato noto a livello internazionale soltanto quando ha debuttato nell’universo di Star Wars grazie allo spin-off Rogue One: A Star Wars Story. Ahmed è da tempo sostenitore di una maggiore rappresentanza dei musulmani nel cinema: si spera, quindi, che il successo di Sound of Metal possa essere un passo significativo in quella direzione.
Netflix ha il maggior numero di nomination agli Oscar di sempre

Questa tendenza si è ovviamente amplificata nel 2020, in seguito alla chiusura delle sale in tutto il mondo a causa della pandemia di Covid-19. Tuttavia, è improbabile che questa stessa tendenza si attenui dopo che la pandemia si sarà placata.
