Pochi film, nel passato recente, possono essere considerati un monumento alla cultura pop allo stesso modo di Ready Player One, film che già nel suo animo cartaceo prevede una serie di omaggi e riferimenti “Easter Eggs”, come si chiamano, che ne caratterizzano l’animo nostalgico. Ma come riconoscere tutti, ma proprio tutti i riferimenti e le citazioni? Sembra un’impresa impossibile, anche guardando e riguardando il film innumerevoli volte su Sky e in streaming su NOW, ma si può fare invece una classifica delle Easter Eggs più belle di tutto il film. Eccola di seguito.
Ready Player One è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.
La Delorean
È davvero difficile farsi sfuggire questo riferimento, tanto è evidente nel film e celebre nella cultura popolare. Oltre a dare una sbirciatina al poster de I Predatori dell’Arca Perduta e a un T-Rex che potrebbe provenire o meno da Jurassic Park, Ritorno al futuro è una delle poche proprietà intellettuali autoreferenziali che Steven Spielberg ha permesso di utilizzare in Ready Player One.
Anche se sapevamo già che nel film ci sarebbe stato spazio per una Delorean, è davvero emozionante vederla in azione sul grande schermo come parte integrante del racconto nella sfida del primo cancello, e rivederla poi di nuovo per la battaglia finale. L’unica cosa che ci è stata negata è stato il raggiungimento di quei famosi 88 miglia all’ora, ma, lo sappiamo, in questa circostanza, l’auto non doveva fungere da macchina del tempo!
Chestburster
È stato un Chestburster direttamente da Alien a strappare il travestimento di Goro usato da Art3mis per accedere agli archivi di Halliday con un effetto sia comico che sorprendente. Il fatto che lei, subito dopo la scena apparentemente orrorifica abbia usato le fauci del mostriciattolo come fossero un burattino davanti a Parzival converte istantaneamente lo schifo del pubblico in sonore risate.
Più avanti nel film scorgiamo un altro riferimento all’Alien del 1979, il fucile di Ripley, che viene usato in una scena particolare, ma possiamo dire con certezza che questo utilizzo del Chestburster è stato molto efficace.
Mechagodzilla
La scena che vede protagonista Godzilla è stato un grande piacere per il pubblico che ha applaudito l’apparizione del mostrane iconico del cinema, ma ad una visione leggermente più attenta è chiaro che si tratta della versione meccanica del lucertolone, materializzatosi nella realtà virtuale nello schieramento di Sorrento.
Se pure questa constatazione può essere considerata una delusione, la scena spettacolare e l’utilizzo che l’enorme rettile fa della coda gigante è un momento di grande spettacolo. Il bestione meccanizzato è comparso per ila prima volta nel 1974, in Godzilla vs. Mechagodzilla.
Cubo di Rubik
L’iconico gioco degli anni ’80 ha creato un brivido alla sua prima apparizione, sensazione accentuata dal fatto che nel film si chiama Cubo di Zemeckis. La ragione del cambio di nome è stata resa evidente quando il prezioso manufatto è stato utilizzato da Parzival e Art3mis per salvarsi da una situazione molto delicata e pericolosa. L’oggetto è infatti in grado di far tornare indietro il tempo di 60 secondi.
L’idea era eccezionale, ma la verità è che il vero brivido è stato causato dall’ascolto, in sottofondo, del tema musicale di Ritorno al futuro (diretto da Robert Zemeckis). Certo, avesse portato il tempo indietro ancora un po’, ci avrebbe risparmiato la scena del ballo.
Chucky
La scena con protagonista Chucky è stata un vero colpo di genio. Usare la bambola assassina del film anni ’80 come un’arma dell’orda di Sorrento ha avuto un effetto esilarante, soprattutto perché, per quanto sia effettivamente un personaggio inquietante, il suo accanimento di fronte a combattenti così più grandi di lei risulta comico.
Sicuramente l’uso che si è fatto di Chucky è stato migliore del trattamento riservato ai suoi colleghi di “genere”, come Freddy Krueger che è stato disintegrato appena in scena. Chissà se il Blu-Ray riserva sorprese per Jason o Michael Myers!
RX-78-2 Gundam
Sono davvero tantissimi i momenti di Ready Player One in cui lo spettatore può saltare dalla sedia per l’eccitazione, ma nessuno di questi può competere con il momento in cui Daito dice “Scelgo Gundam”, e davanti ai nostri occhi si materializza il celebre Mobile Suit Gundam del 1979.
Il fatto che Daito abbia mantenuto la calma e abbia aspettato pazientemente prima di unirsi alla lotta ha aiutato a costruire il climax per questa scena, che è davvero elettrizzante. Certo, è stata una vera e propria stoccata al cuore della nostra nostalgia anni ’80, ma il fatto che Spielberg abbia regalato ai suoi fan un Gundam che combatte contro un mechagodzilla, vuol dire davvero che il regista ama i suoi spettatori.
Madballs
Si tratta di uno di quegli Easter Eggs che non ti aspetti, il momento sorpresa reale, perché costruito su un oggetto anni ’80 che davvero sembrava dimenticato, e invece l’utilizzo di Dust Brain Madball mummificato come una piccola bomba a mano è stato un vero colpo di genio!
Non solo, la bomba/Madball ha ghignato prima di esplodere secernendo una melma disgustosa e corrosiva! Un “tocco di classe” che qualsiasi ragazzino avrebbe apprezzato e, per approccio nostalgico, hanno apprezzato tantissimo tutti quelli che a sette anni hanno davvero giocato con quelle palline disgustose!
Gigante di ferro
Il Gigante di Ferro ha un posto speciale nel cuore degli spettatori trai 30 e i 40 anni. Vedere l’enorme robot dentro l’officina di Aech utilizzato nel combattimento finale è stato super soddisfacente, ma anche chi non ha visto il bellissimo film di Brad Bird in cui il gigante è protagonista, il personaggio funziona ugualmente all’interno della battaglia.
Alcuni spettatori potrebbero obiettare che lo spirito anti-violenza del personaggio è stato sacrificato in nome dello spettacolo, ma la maggior parte del pubblico è sembrata concordare sul fatto che fosse semplicemente fantastico! La fine agrodolce del Gigante di Ferro è stata resa ancora migliore (se possibile) dal brillante cenno a un altro caposaldo della cultura pop, Terminator 2.
Atari
Il gioco retrò è un appuntamento fisso nel libro, quindi è stato davvero bello vedere Atari “interpretare” un ruolo così fondamentale nel finale del film. A differenza di molti altri pezzi di nostalgia che appaiono solo sullo sfondo, l’uso prominente della classica console Atari con venature del legno, e il gioco Adventure in particolare, è stata una scelta che rappresenta quasi una lettera d’amore per Warren Robinett, che ci ha mostrato che giocare per vincere non è sempre la cosa più importante.
Potrebbe non essere così ricco di azione come alcuni dei riferimenti precedenti, ma è un amorevole riferimento a un punto fermo dell’infanzia di molti che ha generato un’industria da miliardi di dollari che continua ancora oggi.
The Shining
Non solo l’inclusione a sorpresa del film The Shining è stata uno shock completo per i fan del romanzo di Ready Player One, ma si tratta anche della sequenza migliore di tutto il film, proprio perché, e sembra strano dirlo, si tratta di un momento “originale” rispetto alla storia. Giocando con un mix di orrore e umorismo, guardare Aech, Parzival e il resto dei High Five navigare nel film pieno di ondate di sangue, gemelle raccapriccianti, cadaveri in decomposizione e un pazzo armato di ascia è stato il momento clou del film.
Abilmente abituato a risolvere il mistero di un creatore che odia la sua creazione (a Stephen King non è piaciuto il film di Stanley Kubrick), le scene di Shining ha scavato in profondità per far avanzare la trama, aggiungere una massiccia dose di divertimento e mostrare ancora una volta quanto Steven Spielberg sappia manovrare e plasmare la materia cinematografica nella migliore forma possibile. Il film è disponibile su Sky e in streaming su NOW, così da poterlo vedere e rivedere e scovare ogni volta dei riferimenti nuovi e delle citazioni che alle prime visioni non sono state notate.