Shining: 10 cose che non sai sul film di Kubrick

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Shining è uno di quei film che ha fatto la storia del cinema e di cui se ne parlerà ancora per molti anni in futuro. Tratto dal libro omonimo di Stephen King, il film di Stanley Kubrick è rimasto nell’immaginario collettivo sia per le tante scene celebri, sia per i retroscena che riguardano la sua realizzazione.

Di Shining si è detto di tutto, dall’estrema e morbosa idea di precisione del regista, alle vessazioni subite dalla protagonista, passando per realizzazione di scene epiche e molto celebri.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sapevate su Shining.

Shining: il film

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1. Danny Lloyd non sapeva che il film fosse un horror. Siccome Danny Lloyd era un bambino di soli 8 anni quando girò Shining, Stanley Kubrick decise di proteggerlo in qualche modo, visto che era anche il suo primo film per il bambino. Decise, allora, di non rivelare mai al piccolo che stavano girando un horror, tanto che il giovane attore pensava di far parte di un film drammatico. Per tenere nascosta la cosa, addirittura, quando Wendy fugge da Jack con in braccio il bambino, venne deciso di crearne un fantoccio per non turbare il piccolo Lloyd. L’attore è venuto poi a conoscenza del genere del film dopo averlo visto anni dopo, quando ebbe la possibilità di vedere la versione uncut dei film dopo i 17 anni, senza rimanerne molto sorpreso dei risultati.

2. Un set ha preso fuoco. Le stanze interne dell’Overlook Hotel sono state girate negli studi di Elstree, in Inghilterra, incluso il Colorado Lounge, dove Jack batte a macchina. A causa dell’intenso calore generato dall’illuminazione utilizzata per ricreare la luce del sole che filtrava dalle finestre, e che impiegava qualcosa come settecento mila watt per dare l’impressione della luce resa fioca dalla neve esterna, il set ha preso fuoco. Con grande fortuna tutte le scene erano già state completate e, quindi, il set venne interamente ricostruito con un soffitto più alto, venendo poi utilizzato da Steven Spielberg per girare la scena con i serpenti del primo film di Indiana Jones, I predatori dell’arca perduta (1981).

3. Del film è stato realizzato un making of. Molte interessanti informazioni sul modo di lavorare di Kubrick, derivano dal making of di Shining, intitolato Making The Shining, girato dalla figlia del regista, Vivian. Questo documento attesta i metodi di lavoro di Kubrick, la pressione che suscitava negli attori e l’estrema precisione che lo contraddistingueva dai suoi colleghi. Diventato famoso nel corso degli anni, questo docu-film tende ad impressionare lo spettatore, a verificare con i suoi occhi il clima che si respirava sul set e come sono state preparate alcune delle sequenze più celebri di Kubrick e della storia del cinema in generale.

Shining streaming

4. Shining è disponibile in streaming. Chi volesse rivedere uno dei film più celebri di Stanley Kubrick, o decidesse di approcciarsi per la prima volta, è possibile vederlo in streaming, anche in italiano, grazie alla piattaforme digitali come Prime (in abbonament premium), Rakuten Tv, Infinity, Google Play e iTunes.

Shining 2: esiste un sequel del film culto?

Nel 2019 è uscito Doctor Sleep, un sequel “spirituale” del film di Stanley Kubrick, anche se basato effettivamente sul sequel del romanzo di  Stephen King. La pellicola del 2019 vede protagonista l’attore Ewan McGregor nel ruolo di Dan Torrance. Il film ambientato anni dopo gli eventi di Shining (1980), è incentrato su Dan Torrance, ormai adulto che deve proteggere una giovane ragazza con poteri simili da un culto noto come The True Knot, che depreda i bambini con poteri per rimanere immortali.

Shining 2

Shining: le differenze con il libro

5. Stephen King non ha mai apprezzato il film. Sebbene sia uno dei film più visti e sia consacrato come uno dei migliori horror, Stephen King, autore del libro da cui il film è stato tratto, non lo ha mai apprezzato. Di Shining ha detto, dopo diversi anni dalla sua uscita, di trovarlo un film freddo, trovando il personaggio di Jack completamente pazzo sin dalla prima scena, senza rispettare il proprio arco narrativo nel quale il protagonista perde il senno molto lentamente.

Shining: il cast

6. A Stephen King non è piaciuta l’interpretazione della Duvall. Oltre a considerare il film per nulla confacente al suo libro, King ha avuto da dire anche dell’interpretazione di Shelley Duvall, considerando il personaggio completamente deviato dal carattere materno e forte che aveva nel libro ed etichettando il personaggio Kubrickiano come uno dei più misogini mai visti al cinema.

Jack Nicholson e Shelley Duvall hanno espresso aperto risentimento contro l’accoglienza di questo film, ritenendo che la critica e il pubblico abbiano attribuito a Stanley Kubrick esclusivamente il successo del film senza considerare gli sforzi degli attori, della troupe o della forza del materiale sottostante di Stephen King. Nicholson e Duvall hanno affermato che il film è stato uno dei più difficili della loro carriera. In effetti, Nicholson considera l’interpretazione di Duvall il ruolo più difficile che abbia mai visto assumere da un’attrice. Duvall considera anche la sua performance la più difficile della sua vita.

Stanley Kubrick originariamente voleva che Slim Pickens interpretasse la parte di Hallorann, ma l’attore non voleva più lavorare con Kubrick, in seguito alla sua esperienza sul set di “Il dottor Stranamore – Oppure: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba“. Stanley Kubrick aveva immaginato Shelley Duvall come la sua versione più timida e dipendente di Wendy Torrance fin dall’inizio. Tuttavia, Jack Nicholson dopo aver letto il romanzo, ha voluto Jessica Lange per il ruolo di Wendy e l’ha persino raccomandata a Kubrick, poiché sentiva che si adattava alla versione del personaggio di Stephen King.

Second alcune fonti Stanley Kubrick ha considerato Robert De Niro e Robin Williams per il ruolo di Jack Torrance. Tuttavia il regista non pensava che De Niro si sarebbe adattato al ruolo dopo aver visto la sua interpretazione in Taxi Driver (1976), poiché riteneva l’attore non abbastanza psicotico per il ruolo. La stessa cosa penso di Robin Williams, second Kubrick non si sarebbe adattato al ruolo dopo aver visto la sua performance in Mork & Mindy (1978), poiché lo riteneva troppo psicotico per il ruolo. Secondo Stephen King, Kubrick considerò brevemente anche Harrison Ford.

Gemelle Shining

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7. Le gemelle sono aggiunte da Kubrick. Ormai sono entrate di diritto nell’immaginario comune, ma in realtà, le gemelle Grady, non sono previste nel romanzo di King e non lo erano anche prima di girare il film. Ispirato dalla foto Identica Twins scattata nel 1967 da Diane Arbus (fotografa che immortalava in cosiddetti freaks in diversi atteggiamenti), il regista decise di inserire queste due figure nel suo film, omaggiando la fotografa e collocando le due gemelle come erano nella fotografia.

8. Le due gemelle non sono più attrici. Sebbene Lisa e Louise Burns abbiano riscontrato un gran successo a soli dodici anni, le due non hanno più intrapreso la strada della recitazione e tanto meno del cinema. Infatti, Lisa è diventata un avvocato, mentre Louise è una scienziata.

Jack Nicholson in Shining

Jack Nicholson Shining

9. Jack Nicholson era stremato dalle riprese. Che le riprese di Shining fossero pesanti è stato detto più e più volte. Anche Anjelica Huston, che ai tempi era la compagna di Jack Nicholson, ha rivelato come il suo compagno, a causa delle lunghe ore passate sul set e dallo stile preciso fino all’estremo di Kubrick, tornava quasi sempre a casa stanco morto, tanto da andare direttamente a letto e crollare, addormentandosi subito.

10. Per Jack Nicholson è stato difficile rimproverare Wendy. Sembra che tra tutte le sequenze girate, la peggiore sia stata quella in cui Jack Torrance rimprovera la povera Wendy per averlo interrotto mentre scriveva a macchina. Nicholson ha ammesso che è stato il momento più duro delle riprese, spiegando di aver vissuto un’esperienza simile in passato, riuscendo ad entrare in contatto con il suo personaggio, riuscendo a costruire la scena (e qualche battuta) con il regista.

Fonti: IMDb, indiewire, screenrant