ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del film Red Notice – A pochi giorni dall’uscita sulla piattaforma Netflix, Red Notice ha già conquistato il pubblico. Complici il cast stellato e le battute ben architettate tra i protagonisti, molte frasi del film hanno ottime possibilità di diventare citazioni divertenti. Red Notice racconta la storia dell’agente John Hartley (The Rock/ Dwayne Johnson) e del ladro Nolan Booth (Ryan Reynolds) che diventano un team contro un nemico comune: il più abile rapinatore al mondo, LìAlfiere (Gal Gadot).
Le tre Uova di Cleopatra, reliquie d’oro di altissimo valore, sono al centro delle vicende: donate da Marco Antonio all’amata, sono oggi ambiti oggetti di lusso di cui sia Nolan che l’Alfiere vogliono impossessarsi. In un’avvincente ricerca che spazia dall’Italia alla Russia, fino all’Argentina e all’Egitto, la caccia alle uova mette a dura prova l’agente e i due rapitori. L’ironia pungente di Red Notice è condensata in alcune frasi particolarmente d’affetto. Ecco le 10 migliori citazioni dal film!
La cronologia del browser
L’Alfiere, impersonata dall’affascinante Gal Gadot, ha una marcia in più. È lei che tiene le fila del gioco per buona parte del film. In Red Notice, se Hartley è il braccio e Booth è la mente, l’Alfiere riesce da sola a essere entrambe le cose: astuta, esperta hacker dei sistemi informatici, anche se non ha i muscoli di The Rock stende a terra tutti gli uomini che ostacolano il suo cammino.
Tra questi, c’è anche l’innocuo analista londinese che Gal Gadot lega ad una sedia (per mandare dal computer dell’uomo un messaggio all’Interpol ed eliminarne le tracce). Finito il suo lavoro, l’Alfiere saluta così l’uomo ammanettato: ”Voglio che tu tenga presente una cosa di fondamentale importanza importanza: conosco tutti i tuoi collaboratori e tutti i membri della tua famiglia. E conosco la cronologia del tuo browser.”
Il bradipo pelato
Il gioco tra Booth e Hartley, coppia protagonista del film, inizia subito. Durante l’inseguimento nel museo di Roma, dopo una fuga tra impalcature e opere d’arte, l’agente riesce a bloccare il ladro. Con la sua prima battuta, è già possibile inquadrare il personaggio di Reynolds, che dice a The Rock:
- ”Io ti conosco, sei il bradipo pelato che mi dà la caccia”.
Hartley amante del gelato
Hartley sta al gioco dell’astuto rapinatore. Non è cosi ”bradipo” nel rispondere alle battute, anzi. Dal primo incontro in poi, si comprende che il dialogo tra i due sarà come quello di due cabarettisti. Ecco un esempio.
- Booth: ”Sei americano, cosa ti porta a Roma?”
- Hartley: ”Il gelato, il Colosseo…”
La cuffietta
Il duo Johnson e Reynolds, agente e ladro, è quello che sfoggia le battute migliori. Tra l’omone tutto muscoli e il rapinatore tutto cervello volano frecciatine continue. Nolan cerca sempre di provocare e infastidire il poliziotto: non potendo competere in termini di forza fisica, usa come arma la parola.
Come accennato sopra, il tallone d’Achille di The Rock alias Hartley è soltanto uno: la calvizie. Nolan non perde occasione di evidenziarla, già sul nascere dell’alleanza tra i due. Mentre nel carcere in Russia sono costretti a lavare i piatti fianco a fianco, indossano, come di prassi in una cucina, grembiule e cuffietta per capelli. Ecco allora che Reynolds attacca Johnson con la sua battutina: ”Perché hai messo la cuffietta? Sei calvo.”
Un muro con lo smoking
Nolan Booth non molla, continua ad attaccare l’agente Hartley. Scherza sul fatto che sia un poliziotto, uno sbirro. Come il Grillo Parlante, ha sempre un commento e un giudizio pronto per l’agente. Qualche volta però, è Hartley stesso a servire su un piatto d’argento il motivo per scherzare. Quando nella concitazione dell’attacco a Valencia, Dwayne Johnson urta e manda in frantumi la teca contenente una preziosa impronta digitale, Reynolds ribatte: ”Mio Dio, sei un muro con lo smoking!”
Al liceo
In Red Notice, come in ogni film action che si rispetti, si gioca molto con il fascino e la provocazione, arme essenziali per la missione. Come quando Hartley, durante il gala a Valencia, flirta con l’Alfiere e fa ingelosire Sottovoce, il ricco proprietario del secondo uovo. In questo modo riesce a rubare il suo telefono, necessario per completare il piano. Ecco che subito il compagno lo provoca, ma l’agente ribatte a dovere.
Nolan Booth: ”Sei subdolo come una faina. L’hai imparato alla scuola di profiler?”
John Hartley: ”No, al liceo”
Un matrimonio di convenienza
Hartley e Booth sono un team, ma faticano ad accettarlo. Apparentemente opposti in tutto, dall’aspetto al modo di agire, faticano a vedersi fianco a fianco. Anche quando funzionano insieme, non vogliono ammettere la loro alleanza. Spesso giocano sul fatto di essere una coppia sposata. Hartley dice: ‘‘Noi non siamo partner. Questo è un matrimonio di convenienza”. E Booth: ”Voglio il divorzio. E mi tengo i bambini”.
Le allegre comari
Insomma, molteplici versioni e nomi la solita coppia. I due non sanno come definirsi insieme. Il ladro è imbarazzato a essere partner di uno sbirro, e viceversa. Anche quando l’agente Das chiede a Hartley di arrestare ”l’amico”, parte un buffo dialogo.
- Hartley: ”Non siamo amici”
- Booth: ”Siamo allegre comari”
- Harley: ”Non siamo allegre comari!”
- Booth: ”Allora solo comari?”
Alfieri e pedine
Il colpo di scena finale di Red Notice, in cui viene svelata la vera identità di Hartley spiazza tutti, Booth per primo. Quello che credeva il suo compagno, l’agente che per tutto il tempo della missione aveva credeva di poter muovere a suo piacimento, ha mentito più del ladro. Hartley è il partner, in crime e in amore, dell’Alfiere. Lei e lui sono il vero team, la coppia di Alfieri. E, rimanendo in tema scacchi, dicono a Booth:
- Johnson: ”Ci sono due alfieri negli scacchi”
- Gadot: ”E una quantità infinita di pedoni!”.