Solo: A Star Wars Story sarà pure ambientato nel passato, ma ha portato con sé parecchie Easter eggs e riferimenti alle trilogie originali. Gli spin-off di Star Wars stanno ampliando l’universo, collegandosi a quello che sappiamo già, e i creatori hanno fatto del loro meglio per creare nuove, fantastiche connessioni.
Nonostante lo sviluppo di Solo: A Star Wars Story non sia andato troppo liscio, il prodotto finale è arrivato, ed espande l’universo e la mitologia di Star Wars in modo incredibile. Ecco una collezione di Easter Eggs, omaggi segreti a leggende dell’universo esteso, riferimenti per i fan più esperti, e piccoli dettagli che chiunque apprezzerà. Attenzione agli SPOILER.
Ecco le 30 cose su Solo: a Star Wars Story che vi siete persi.
8Darth Maul, ma non quello che vi ricordate

Anche se il futuro di Han è già scolpito nella pietra, il film riesce a creare comunque alcuni colpi di scena nelle scene finali. E il successo presso i fan di queste aggiunte varia a seconda di quanto questi sanno sulla storia del personaggio a partire da La minaccia fantasma. E, per quanto riguarda le rivelazioni sugli antagonisti, la scoperta che Qi’Ra lavori effettivamente per Darth Maul, l’ex apprendista di Palpatine, ha sconvolto più o meno tutti. La morte di Maul in Episodio I è tutto tranne che permanente, come molti spettatori avranno pensato. La sua resurrezione e conseguenti complotti sono stati esplorati in dettaglio in Clone Wars e Rebels, ma il film amalgama in realtà due versioni diverse.
In Solo: A Star Wars Story, è ancora l’attore Ray Park a tornare al famoso look del primo prequel di Star Wars. Ma, mentre la voce di Maul è stata quella di Peter Serafinowicz per il debutto sullo schermo, è stavolta Sam Witwer a donare la propria in Solo. Witwer è stato l’attore che ha preso il ruolo di Darth Maul dalla morte alla nuova vita da Clone Wars in poi: i fan in cerca di risposte non possono non vedere le serie animate.