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Spider-Man: No Way Home, 10 motivi per cui è il miglior film su Spider-Man di sempre

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Spider-Man: No Way Home, 10 motivi per cui è il miglior film su Spider-Man di sempre

Spider-Man: No Way Home è certamente il film dell’Uomo Ragno di maggior successo di tutti i tempi che, secondo tanti, superando di gran lunga le precedenti pellicole, si è affermato come un film inarrestabile. Tra le più grandi ragioni del suo successo vi è il fatto che, per molti versi, No Way Home può essere ritenuto il miglior film di Spider-Man di sempre: non solo per alcune sequenze iconiche o i maestosi colpi di scena, ma soprattutto perché regala ai fan la versione più pura e sentita di Peter Parker sul grande schermo.

Il film si concentra sull’umanità e la moralità di Peter Parker, qualità che dimostrano chiaramente perché è stato ritenuto un supereroe iconico per quasi 60 anni. No Way Home ha anche riportato in scena molti dei personaggi più iconici di tutti i film di Spider-Man, una pletora di eroi e villain per cui fare il tifo senza che le loro apparizioni risultassero puro fan service. Vediamo insieme i 10 motivi per cui Spider-Man: No Way Home  può essere considerato il miglior film su Spider-Man di sempre.

E’ la perfetta storia di un supereroe

Spider-ManAnche se No Way Home è un sequel e, precisamente, l’ottavo film di Spider-Man da solista, per molti versi incarna da sé la perfetta storia di supereroi: il film indaga chi sia realmente il personaggio di Peter Parker, offrendoci uno sguardo anche riguardo a come si preoccupa della sofferenza di chiunque, perfino dei mostri come il Green Goblin.

Il suo animo compassionevole è messo alla prova nel peggiore dei modi con la morte di zia May, a seguito della quale ci viene mostrato vacillare, sull’orlo di soccombere a un’oscurità che identifica molti supereroi dei tempi moderni nei film e nei fumetti. Ma alla fine dimostra la sua integrità e umanità e, così facendo, il film si eleva assolutamente a una delle migliori storie di supereroi mai messe su pellicola.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità

No Way HomeCi sono molteplici momenti iconici dell’Uomo Ragno nei fumetti, e uno di questi è indubbiamente quando Peter ricorda la frase celebre dello zio Ben: “Da grandi poteri derivano anche grandi responsabilità”. No Way Home dà nuova vita a questo memorabile episodio, tramite un’interpretazione sentita e rafforzando ulteriormente il lascito della citazione.

Zia May pronuncia la citazione per intero, divenuta celebre grazie ad Amazing Fantasy #15, proprio prima di morire. La sua morte per mano del Green Goblin – e la sfida di Peter nel decidere se “salvarlo” o ucciderlo – dà alla citazione ancor più significato, contribuendo a rendere Spider-Man: No Way Home un grande film.

Ned Leeds, il braccio destro di Peter

Spider-Man ha sempre avuto amici e alleati in ciascun film, ma non ha mai avuto un amico come Ned Leeds; il fatto stesso che Ned riconosca di essere il braccio destro di Spider-Man cementa il suo ruolo non solo come amico di Peter, ma anche come partner. No Way Home ha fatto un passo in più, dimostrando quanto Spider-Man faccia parte di una vera e propria famiglia, non identificabile solo come squadra.

Spider-Man è incredibilmente forte e intelligente, ma non può riuscire sempre a cavarsela da solo: il sostegno e l’assistenza di Ned in quasi tutti gli aspetti della vita del supereroe sono fondamentali e assumono un significato unico rispetto a quelli degli altri film di Spider-Man.

Il vero amore

tom hollandPeter Parker ha avuto molti interessi amorosi nei fumetti nel corso degli anni, tra cui Mary Jane Watson e Gwen Stacy. MJ assume forse la funzione più significativa nei film, e il suo ruolo non solo come fidanzata di Peter ma anche come sua sostenitrice e alleata in No Way Home contribuisce a rendere il film uno dei migliori in assoluto sull’arrampica-muri.

MJ non rappresenta semplicemente la fidanzata o la damigella in pericolo, ma è fondamentale per lo svolgimento della trama del film, confermando e credendo sempre nella vera natura del cuore di Peter.

I Sinistri Cinque

Spider-Man: No Way HomeI fan dei fumetti sanno che i Sinistri Sei costituiscono un superteam composto da alcuni dei più grandi villain di Spider-Man. Anche se No Way Home non ha regalato ai fan i veri Sinistri Sei che si aspettavano, ha portato in scena un nuovo modello di squadra dalla portata epica, che riunisce i villain dei film precedenti.

Doctor Octopus, Green Goblin, Sandman, The Lizard, ed Electro si uniscono per creare una delle più grandi minacce nella storia dei film di Spider-Man – e dei film di supereroi in generale- rendendo No Way Home uno dei migliori.

Rinnovare i film precedenti senza riconfigurarli

Doctor Octopus Spider-Man: No Way HomeUna delle operazioni più sottili del film, e uno dei motivi per cui lo si può ritenere così grandioso, è che riesce a riconciliare le precedenti versioni del franchise di Spider-Man senza effettivamente ritrattarle. Dopo che i villain sono stati curati, questi tornano alle loro linee temporali, in realtà ne creandone delle nuove.

Tobey Maguire e Andrew Garfield tornano nei loro rispettivi universi, dove le loro storie rimangono intatte. Green Goblin e Doctor Octopus, tuttavia, creerebbero nuove linee temporali una volta guariti, portando a più rami del multiverso che potrebbero essere esplorati nei film futuri.

Umorismo a prova di… pane

No Way Home è disseminato di scene divertenti, ma una delle più divertenti in assoluto è l’introduzione dello Spider-Man di Andrew Garfield. La monumentale scena è resa ancora migliore dal fatto che MJ continua incessantemente a lanciargli del pane addosso per attivare il suo Spider-Sense. Il film è già sopra le righe con tutti i suoi colpi di scena, ma il modo esilarante e naturale in cui MJ reagisce è perfetto!

Nonostante sia appeso al soffitto con le dita, Andrew Garfield non riesce a convincere MJ della sua vera identità e lei continua a lanciargli il pane per tutta la scena; alla fine Spidey le spiega che il pane non fa nulla al suo Spider-Sense in quanto non rappresenta una minaccia per il supereroe.

Un avvocato davvero bravo

Uno dei motivi per cui No Way Home è il miglior film di Spider-Man di sempre è l’inserimento di uno dei suoi migliori alleati nei fumetti; anche se si tratta di una sequenza molto breve, Peter Parker incontra finalmente Matt Murdock, il Daredevil di Hell’s Kitchen.

Il film ha scatenato una delle più grandi reazioni del pubblico quando Charlie Cox è apparso, riprendendo il suo ruolo di Matt Murdock dalla serie Netflix Daredevil di qualche anno fa: siamo sicuri che l’apparizione del personaggio di Matt Murdock interpretato da Charlie Cox ha decisamente contribuito a rendere il film uno dei migliori del franchise.

Lo Spider-Man di Sam Raimi

Abbiamo avuto un alto concentrato di sorprese durante la visione del blockbuster, e uno dei motivi per cui No Way Home è il miglior film di Spider-Man è il ritorno dell’originale e inconfondibile Peter Parker: difatti, Tobey Maguire riprende in esclusiva il ruolo del primo Spider-Man dai film di Sam Raimi.

I film dell’Uomo Ragno di Tobey Maguire sono ritenuti ancora molto validi e senza tempo, e il fascino rilassato e impacciato di Maguire si trasferisce brillantemente in questo film. No Way Home beneficia della sua prospettiva e della sua esperienza, ed è lui che alla fine impedisce all’Uomo Ragno di Tom Holland di oltrepassare una linea morale dalla quale non potrebbe più riprendersi.

Il ritorno dell’Amazing Spider-Man

the amazing spider-man 3No Way Home è per molti versi un omaggio al successo dello Spider-Man del MCU, ma sancisce anche un riconoscimento definitivo della bravura e del carisma di Andrew Garfield, che ha interpretato il personaggio nei film di The Amazing Spider-Man; in No Way Home Garfield ruba sicuramente la scena con il suo fascino e umorismo, e il film non solo può essere considerato il migliore perché riporta in scena tutti e tre gli Spider-Man, ma perchè riesce finalmente a dare a Garfield una seconda possibilità.

Il personaggio ha anche un interessante arco di sviluppo nel film: all’inizio lo vediamo sconfitto e affranto dalla morte di Gwen Stacy, ma è in grado di superare l’ira repressa e il dolore salvando l’MJ di Tom Holland, dando così al personaggio un epilogo adeguato (se di fine effettivamente si parla).

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Nata nel 1999, Agnese Albertini è redattrice e critica cinematografica per i siti CinemaSerieTv.it, ScreenWorld.it e Cinefilos.it. Nel 2022 ha conseguito la laurea triennale in Lingue e Letterature straniere presso l'Università di Bologna e, parallelamente, ha iniziato il suo percorso nell'ambito del giornalismo web, dedicandosi sia alla stesura di articoli di vario tipo e news che alla creazione di contenuti per i social e ad interviste in lingua inglese. Collaboratrice del canale youtube Antonio Cianci Il RaccattaFilm, con cui conduce varie rubriche e live streaming, è ospite ricorrente della rubrica Settima Arte di RTL 102.5 News.