Home Photogallery Star Wars: 15 segreti dal backstage del franchise

Star Wars: 15 segreti dal backstage del franchise

0

Si è detto e scritto moltissimo sul franchise di Star Wars, sulla sua importanza nella storia del cinema, sulla sua influenza nella cultura pop, sul suo essere una delle saghe cinematografiche che più hanno inciso sulla società e sulla cultura (soprattutto) su scala mondiale.

Tuttavia ci sono ancora alcuni segreti riguardo alla produzione del film, aneddoti e racconti dal backstage dell’intera saga che vengono alla luce nel corso degli anni, man mano che il tempo passa e che la leggenda si Star Wars cresce nel cuore di un nuomero sempre maggiore di fan.

Ora che è in arrivo Star Wars: Episodio IX, film che chiuderà per sempre la saga degli Skywalker, è il momento giusto per svelare i segreti dal backstage di Star Wars:

I sentimenti di Mark Hamill su Gli Ultimi Jedi

Comprensibilmente il più divisivo dei capitoli regolari della saga, Star Wars: Gli Ultimi Jedi sembra aver raccolto pareri contrastanti anche tra gli attori che vi hanno preso parte. Mark Hamill, che nel film è ritornato nei panni di Luke Skywalker, ha sentimenti contrastanti nei riguardi del film e del destino del suo personaggio. Ha esplicitato il suo punto di vista prima dell’uscita del film, spiegando che secondo lui Luke, nel film, ha fatto cose che non avrebbe fatto. Allo stesso tempo, ha anche ammesso di capire le decisioni dei filmmaker, dichiarando che il film gli è piaciuto. Questo però non lo ha mai frenato dal fare battute sul film.

Il ruolo originale di Poe

Poe Dameron è uno dei personaggi più interessanti del nuovo corso di Star Wars, una versione aggiornata del pilota testa calda che non sempre sta a genio a tutti. Ma nella sceneggiatura originale de Il Risveglio della Forza, il personaggio non era così importante. Il primo script prevedeva che nel suo incidente in atterraggio su Jakku, il personaggio doveva morire, così come immagina Finn.

Ma Oscar Isaac, il suo interprete, si è rifiutato di interpretare un personaggio che avesse così poco spazio sullo schermo e che sarebbe morto nel primo atto. Ha convinto Abrams a dare al personaggio qualche scena in più, e così Poe è sopravvissuto e ha avuto il tempo di diventare uno dei personaggi più importanti e amati della nuova trilogia.

La condizione di Carrie Fisher

Con grande gioia di tutti i fan, come per Harrison Ford e Mark Hamill, anche Carrie Fisher è tornata nella nuova trilogia di Star Wars, a 40 anni dai primi film. Tuttavia, Fisher ha posto una condizione molto specifica al suo ritorno: Billy Lourd, sua figlia, avrebbe dovuto avere un ruolo nel film.

Tutti pensavano che la ragazza avrebbe potuto interpretare Leia in un flashback, ma così non è stato. Billy è il Luogotenente Connix della Resistenza, che, in omaggio a Leia, porta un’acconciatura simile.Presente ne Il Risveglio della Forza e in Gli Ultimi Jedi, Connix sarà l’eredità di Carrie in carne e ossa per Episodio IX.

Il Ritorno dello Jedi doveva avere un finale dolce-amaro

Il finale originale de Il Ritorno dello Jedi era molto più dolce-amaro rispetto a quello che abbiamo avuto, un’esperienza molto più triste. Nel finale del film, tutti gli eroi coinvolti si salvano, festeggiando la vittoria dei Ribelli contro l’Impero. Tuttavia nella sceneggiatura iniziale, molti personaggi morivano in battaglia, compreso Han Solo.

Inoltre Leia sarebbe stata molto preoccupata per le sue responsabilità da nuova regina dell’universo, mentre Luke Skywalker avrebbe lasciato tutti e si sarebbe allontanato da solo, rievocando il finale malinconico degli spaghetti western, in cui l’eroe, dopo aver vinto contro i cattivi, si ritira. Lucas si oppose con tutte le sue forze al finale che invece abbiamo avuto, perché pensava che sarebbe stato controproducente per qualsiasi altro sequel futuro.

Steven Spielberg ha quasi diretto uno dei film

Steven Spielberg e George Lucas sono amici da decenni, da quando hanno cominciato a lavorare nel mondo del cinema, forse anche di più. Spielberg era sul punto di entrare a far parte della grande famiglia di Star Wars. Una scommessa sul successo del film che i due hanno fatto negli anni ’70, ha fruttato a Spielberg circa un milione di dollari nel corso degli anni. Il regista è anche stato incredibilmente vicino a dirigere uno dei tre film originali del franchise.

Lucas chiese a Spielberg di prendere le redini de Il Ritorno dello Jedi. Ma una politica interna a Hollywood ha impedito al regista di accettare la proposta dell’amico. George Lucas ebbe un brutto scontro con la Director’s Guild of America, e ha lasciato il sindacato. Spielberg, che era un membro molto rispettato del gruppo, finì per schierarsi con il sindacato, contro Lucas. I due presto lavorarono insieme sui film di Indiana Jones.

I Rolling Stone

A volte, il mondo è tanto fantastico quanto ti aspetti che sia. Carrie Fisher ha raccontato la sua vita, inclusa la folle storia in cui stava prendendo in affitto una casa da Eric Idle. Idle però le spiegò che i Rolling Stones stavano cercando di raggiungere lo stesso accordo con lui.

Quindi, anche se il giorno successivo avrebbero avuto delle riprese anticipate, la Fisher chiamò Harrison Ford e i due passarono la serata con una delle band più famose di tutti i tempi. La coppia di attori di Star Wars aveva avuto un breve rapporto durante le riprese del primo film, ma il loro rapporto si era evoluto in maniera abbastanza civile da permettergli di rimanere amici e quindi di partecipare insieme a una festa che sicuramente sarà stata epica.

Le difficili riprese de L’Impero colpisce ancora

In una certa misura, la produzione di ogni film di Star Wars è stata difficile. Ma L’impero colpisce ancora è stato il film più difficile da realizzare in assoluto. Le riprese delle scene su Hoth si sono svolte in Norvegia, ma l’arrivo dell’inverno più freddo da molti anni ha ritardato le riprese di moltissimo tempo, facendo saltare diverse scene. Carrie Fisher e George Lucas hanno lavorato a testa bassa durante la produzione, e le scene non girate hanno minacciato di rovinare alcuni dei più grandi colpi di scena del film. Questa difficoltà ha inciso anche sull’umore degli attori, spesso arrabbiati e in solitudine, sel set. Nonostante tutto, il film si conferma ancora oggi uno dei migliori dell’intero franchise.

Harrison Ford

Harrison Ford odiava la sceneggiatura del film, talmente tanto che in più di una occasione ha deciso di fare di testa sua e di improvvisare su alcune delle sue battute. Mentre cercava comunque di lavorare seriamente, l’attore ha scelto di cambiare molte battute di dialogo per il suo personaggio, nel tentativo di renderlo più funzionale sullo schermo.

La sua improvvisazione più famosa, tuttavia, è arrivata durante L’impero colpisce ancora, nel momento in cui Han Solo viene congelato nella carbonite. Originariamente, Han Solo doveva dire “Ti amo anche io”, quando Leia gli dice “Ti amo”. Ma Ford cambiò la battuta, pronunciando l’ormai leggendario: “Lo so”. È stato un cambiamento semplice, ma di grande impatto e il risultato è una delle migliori scene del film.

La verità

Il colpo di scena sulla vera identità di Darth Vader (padre di Luke e Leia) è ancora oggi uno dei più grandi colpi di scena della storia del cinema. E le misure di sicurezza che vennero prese all’epoca per preservare quel segreto, prima dell’uscita del film, furono davvero articolate e precise, e così l’effetto sorpresa fu totale per il pubblico e per gran parte della produzione. Per assicurarsi che fosse tenuto segreto, Lucas fece di tutto per assicurarsi che nessuno lo sapesse in anticipo.

Addirittura filmarono la scena con dialoghi diversi, permettendo a James Earl Jones di cambiare la battuta fatidica, già recitata con altre parole, in fase di riprese. Il regista Irvin Kershner era uno dei pochi a conoscere la verità e lo disse a Mark Hamill soltanto, poco prima delle riprese della scena. Tutte queste misure sono servite a assicurare la massima sorpresa, tanto che si racconta che durante la premiere, Harrison Ford urlò: “CHE COSA?”, in sala.

Billy Dee Williams ha dovuto dare spiegazioni

Billy Dee Williams ha conferito al suo Lando Calrissian charme e simpatia, facendoci connettere emotivamente con la canaglia che infine ha tradito i suoi amici. Ma un sacco di persone, specialmente i bambini, non lo hanno poi visto abbastanza pentito da “perdonarlo”.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Williams, sua figlia ha ascoltato un sacco di recriminazioni nei confronti del personaggio interpretato da padre. E così l’attore è dovuto andare a scuola con la figlia, per spiegare per bene le azioni di Lando di fronte a tutta la classe e redimerlo agli occhi dei bambini.

Orson Welles doveva essere Darth Vader

James Earl Jones ha prestato la sua voce a Darth Vader e il risultato è un’indiscutibile epicità, un’icona che ha attraversato indenne gli anni ed è diventata leggenda. David Prowse ha invece provveduto fisicamente a interpretare il personaggio e questo lavoro in sinergia ha fatto di Vader il più grande “cattivo” della storia del cinema.

Tuttavia, Earl Jones non era la prima scelta di George Lucas: il regista avrebbe voluto Orson Welles come voce del personaggio, tuttavia poi pensò che la voce del genio dietro Quarto Potere sarebbe stata troppo riconoscibile, e ha preferito lo sconosciuto Jones.

L’originale Obi-Wan Kenobi

Il ruolo di Obi-Wan Kenobi era stato pensato per Toshiro Mifune. Il leggendario attore giapponese, protagonista dei film del maestro Akira Kurosawa, era una leggenda per Lucas, che ha sempre guardato a Kurosawa come a una ispirazione, soprattutto per le sue idee che lo hanno portato a creare Star Wars. Aveva quindi perfettamente senso che Lucas tentasse di portare nel film l’attore giapponese.

Lucas ha tentato di portare nel film Mifune offrendogli un ruolo perfetto: Obi-Wan Kenobi. Ma l’attore aveva paura che il film sarebbe stato un fallimento, e quindi ha deciso di declinare l’invito. Inoltre pensava che la figura dei jedi fosse una pessima presa in giro dell’immagine dei samurai, il cui mondo è invece fondamentale come ispirazione per i cavalieri Jedi e per le coreografie delle battaglie con le spade laser.

Alec Guinness ha rinnegato

Alec Guinness era già un successo di discreto successo all’epoca in cui entrò nel cast di Star Wars per interpretare Obi-Wan Kenobi. In qualità di attore di successo in film importanti, Guinness non credeva davvero nel progetto di Star Wars né nel suo potenziale successo. Non gli importava molto del film, ed era molto contrariato dal fatto che il suo personaggio sarebbe riapparso sia ne L’impero colpisce ancora che ne Il ritorno dello Jedi. In maniera abbastanza ironica, Peter Cushing era dell’opinione opposta.

Cushing, che interpretò il Grand Moff Tarkin e che aveva già una carriera drammatica e teatrale di grande successo, ha amato moltissimo essere in Star Wars, e ha sempre dichiarato che avrebbe voluto essere più presente nel franchise. Post Mortem, la Lucasfilm ha assecondato il suo desiderio, ricostruendolo in digitale per Rogue One.

La condizione di Samuel L. Jackson

Le spade laser tendono ad avere sempre gli stessi, pochi, colori. Blu e verde, per i buoni, rosse per i cattivi, sono questi i colori più comuni per le armi di Sith e Jedi. Ma quando Samuel L. Jackson è comparso nei panni di Mace Windu, ha dettato come condizione che sarebbe voluto apparire in una importante scena di battaglia Jedi.

Inoltre, ha avuto una lunga conversazione con George Lucas, che ha poi raccontato ai suoi fan: “Avevamo questa grande arena, e questa grande battaglia con spade laser che saettavano da tutte le parti. E io ho pensato… Voglio avere la possibilità di ritrovarmi e riconoscermi in questa battaglia. Quindi ho chiesto a Lucas se potevo avere una spada laser viola. E lui lo ha fatto, e non poteva farmi più felice.” Mace Windu è l’unico personaggio a possedere una spada laser viola.

La carriera in pericolo per Natalie Portman

Natalie Portman gode di una grandissima fama, per l’amore dei fan e per le sue grandi doti di attrice. Ha recitato in alcuni dei più grandi film degli ultimi venti anni, avendo cominciato a lavorare giovanissima, e ha vinto un premio Oscar per la sua grande interpretazione ne Il Cigno Nero. Ma i prequel di Star Wars le sono quasi costati la carriera.

Dopo essere stata scelta per il film, l’attrice ha offerto quella che molti ritengono essere una performance “di legno” causata dalla scialba sceneggiatura di Episodio I. A seguito di questo episodio, la Portman ha avuto problemi a trovare altri film. Dopo essere stata scelta dai Watchowski per partecipare a V per Vendetta, la sua carriera ha avuto una nuova spinta che l’ha portata al vero e proprio successo.