Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha superato il miliardo al box office ma non è stato certo considerato un successo, soprattutto paragonando i suoi incassi con i due film precedenti. C’è da dire che le forti critiche a Gli Ultimi Jedi hanno influenzato il pubblico in maniera decisiva e così in molti sono stati demotivati di fronte alla possibilità di vedere la conclusione della trilogia e dell’intera saga.
Sembra giusto dire che i sequel hanno fatto del loro meglio per cercare di dare continuità alla saga, rendendo comunque omaggio a ciò che era stato prima, ma sembra altrettanto giusto sottolineare che in molte occasioni la trilogia ha perso delle opportunità e ha commesso degli errori. Eccone alcuni:
1Il ritorno dell’Imperatore Palpatine

Riportare indietro l’Imperatore Palpatine non è stata la peggiore delle idee, e se si guardano quelle scene avulse dal contesto, sono abbastanza buone. Non è difficile credere che abbia trasferito la sua essenza in un corpo clone incapace di trattenere il suo spirito malvagio o che abbia fondato una specie di culto composto da lealisti Sith. Sfortunatamente, il film ha affrontato a malapena tutto questo, tanto che lo abbiamo scoperto solo nei romanzi tie-in.
Non aiuta il fatto che sia Episodio VII che Episodio VIII non abbiano nemmeno accennato al ritorno di Palpatine, e quando l’Imperatore si ripresenta, il suo ritorno è forzato e sembra casuale. Con una costruzione corretta, questa scelta sarebbe potuta essere veramente epica.
La sua morte, causata da un suo fulmine rimbalzato su Rey, è una fine abbastanza sciocca a pensarci bene. Non c’è niente di male nel voler riportare in vita il cattivo più iconico della Saga per concluderla in grande stile, solo che Abrams e Terrio avrebbero dovuto costruire meglio il suo ritorno.