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The Creator: i film a cui si è ispirato Gareth Edwards (spiegazione)

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In sala dal 28 settembre, The Creator è la nuova avventura originale cyberpunk ideata da Gareth Edwards che porta tutti gli spettatori in un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale è diventata una realtà quotidiana, una vera e propria “etnia”, che entra in contrasto con l’umanità in una guerra di sopravvivenza.

Dopo oltre un secolo di storia del cinema, però, è sempre più complicato inventare storie che siano effettivamente originali, un po’ perché in questo momento storico il cinema è affollato di saghe, adattamenti, sequel e film tratti da altro materiale, un po’ perché sembra normale che nel corso dei decenni, molte menti hanno provato a raccontare la loro immaginazione. E quello che Gareth Edwards fa con The Creator è proprio questo: prendere spunto da quello che è stato per cercare di trovare una sua strada per un racconto sci-fi originale. Ma quali sono i film a cui si ispira The Creator?

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THE CREATOR
© 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La dichiarazione di Gareth Edwards

In un’intervista riportata da /Film, a un mese dall’uscita di The Creator, Edwards ha elencato in questo modo le sue fonti di ispirazione per la storia del film: “…c’è un film intitolato Baraka. Il direttore della fotografia di Koyaanisqastsi ha diretto un altro film intitolato Baraka, che penso sia uno dei più grandi film mai realizzati. Lone Wolf and Cub, che è una serie manga giapponese, ma ci sono anche un sacco di film. Ce ne sono di davvero ovvi, come ‘Apocalypse Now’ e ‘Blade Runner’, e immagino, in termini di dinamica, forse un po’ di ‘Rain Man’. È una specie di viaggio con qualcuno normale e qualcuno un po’ speciale, diverso, comunque tu voglia dirlo. E ‘Paper Moon’, quel tipo di dinamiche.”

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Baraka/Koyaanisqastsi

Koyaanisqatsi è un film sperimentale non narrativo del 1982 di Godfrey Reggio, e Baraka è un documentario non narrativo del 1992 di Ron Fricke, direttore della fotografia di Koyaanisqatsi. Questi due film sono in gran parte senza dialogo e pensati come una sorta di poemi sinfonici sulla dicotomia tra il mondo naturale, la tecnologia e il nostro rapporto con essa. Il tema è molto simile a quello che ci presenta The Creator, anche se in questo caso l’influenza una parte di questa influenza riguarda anche l’aspetto visivo del film, non solo quello tematico. anche essere visiva.

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Lone Wolf and Cub

Probabilmente se n’è sentito parlare di più all’indomani dell’uscita della prima stagione di The Mandalorian. Si tratta di un famoso manga giapponese che racconta la storia di un samurai che deve proteggere un bambino nel corso di un viaggio. Ecco che il parallelo con la serie del franchise di Star Wars appare evidente. Non solo. Anche in occasione dell’uscita della serie di The Last of Us, è stato scomodato sempre questo riferimento (con buona pace di Pedro Pascal che è diventato a tutti gli effetti il “lone wolf” del titolo originale). Con un soldato e una bambina “artificiale” come protagonisti assoluti della storia, The Creator si inserisce perfettamente in questa tradizione narrativa e si capisce perfettamente il riferimento che Gareth Edwars ha estrapolato dal manga.

Blade Runner

Si tratta, a onor del vero, del riferimento più chiaro per chi ha già visto il film. Siamo in un futuro distopico, l’Intelligenza Artificiale ha raggiunto livelli di verosimiglianza con gli esseri umani davvero altissimi tanto da sviluppare desideri e sentimenti, i profili delle città appaiono futuristici, al neon, eppure vecchi e arrugginiti, invecchiati. L’estetica e l’etica di Blade Runner trasuda da The Creator, in cui tutti quegli elementi sono davvero il centro della narrazione, il suo cuore più caldo.

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Apocalypse Now Cannes

Come dimostrato anche nella sua prospettiva sul franchise di Star Wars, Rogue One: A Star Wars Story, Gareth Edwards ha un debole per i film di guerra alla vecchia maniere. Non solo, in questo film in particolare dimostra abbastanza chiaramente il suo debito al capolavoro di Coppola: in The Creator si combatte una guerra in cui gli invasori statunitensi vogliono porre fine all’esistenza di un’etnia (sintetica) che si è stabilita in pochi e piccoli villaggi di quella che si fa chiamare Nuova Asia. Se non ricorda la guerra in Vietnam questo, non sappiamo cos’altro dire!

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Dustin Hoffman Rain Man

Rain Man

Per quanto riguarda la citazione a Rain Man, questa forse è la meno chiara. La dinamica trai fratelli interpretati da Tom Cruise e Dustin Hoffman nel film di Barry Levinson potrebbe ricordare quella riproposta da Joshua e Alfie, con un uomo disilluso che si imbarca in un’avventura con una persona speciale, con doti e abilità che queste persona stessa non comprende.

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Paper Moon

Anche in questo caso, il riferimento principale sembra riferirsi alla dinamica trai personaggi principali. In Paper Moon, Moses e Abbie hanno una parabola molto simile a quella di Joshua e Alfie, anche se il film di Peter Bogdanovich ha un finale riconciliatorio e i toni sono decisamente più vicini alla commedia on the road che al dramma action sci-fi.

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Star Wars

Star Wars

Non è un riferimento che Gareth Edwards ha inserito nel suo elenco nell’intervista riportata da /Film, tuttavia il debito che The Creator deve a Star Wars è innegabile e abbraccia sia una serie di spunti visivi e scenografici, che delle intuizioni della storia. Innanzitutto la concezione di un mondo ipertecnologico in cui gli strumenti tecnici avanzati hanno un aspetto vecchio e polveroso, a indicarne la lunga permanenza nel mondo, ricorda da vicinissimo quello che è l’aspetto di maggior pregio della messa in scena di Guerre Stellari e di tutta la prima trilogia (recuperato in parte dalla trilogia sequel).

Ma a parte molti altri piccoli dettagli visivi, è innegabile che la grande astronave Nomad, utilizzata per individuare i villaggi abitati dai robot senzienti assomiglia da vicinissimo alla Morte Nera e che solo distruggendo la stazione spaziale si può dare alla resistenza una possibilità di sopravvivere. Peccato che a Joshua vada un po’ peggio che a Luke, ma il risultato alla fine è lo stesso e alla speranza è permesso di sopravvivere. Infinine, anche i non detti relativi ai “genitori” e all’origine di Alfie potrebbero ricordare un qualche modo le questioni familiari così care all’universo di Star Wars.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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