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Thor: Ragnarok, i SI e i NO del film con Chris Hemsworth

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Nonostante le performance importanti al box office, Thor: Ragnarok sta facendo discutere moltissimo i fan del MCU, che si aspettavano un film meno umoristico e più incentrato su quello che in effetti vuol dire il titolo, ovvero il Ragnarok, lo scontro finale e la distruzione di Asgard.

Il film si è però rivelato una importante fonte di riflessione, sia per la verve smaccatamente comica scelta da Taika Waititi (e concessa dai capi Marvel), sia per il nuovo corso che potrebbe prendere l’intero MCU. Ma cosa ha davvero funzionato nel film con Chris Hemsworth, e cosa invece sembra essere stato un errore?

Chiaramente l’articolo contiene spoiler dal film!

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Ecco qualche appunto su Thor: Ragnarok; cosa ha funzionato e cosa no

Il cambio di look – SI

Non parliamo ovviamente del taglio di capelli di Chris Hemsworth, ma della perdita di un occhio di Thor. Nel finale, un colpo ben assestato di Hela, ferisce irreparabilmente l’occhio del Dio, e così Thor è costretto a indossare una benda, esattamente come Odino. Una benda che si sposa alla perfezione con il suo aspetto.

I Tre Guerrieri – NO

Anche se Hela è oggettivamente una villain molto potente, la fine dei Tre Guerrieri, così come ci viene mostrata nel film, sembra non all’altezza della grandezza della loro fama. La dea della Morte è inesorabile, certo, ma la forza dei Tre Guerrieri sembra essere stata quasi messa in discussione di fronte a un incontro sbrigativo e poco lusinghiero.

L’arena – SI

Il combattimento tra Thor e Hulk nell’arena è senz’altro il momento più spettacolare, nonostante le tante sequenze d’azione. I due personaggi, la leggerezza con cui vengono tratteggiati, le reazioni dei presenti, la forza dei contendenti hanno contribuito a costruire una scena davvero mozzafiato e di grande intrattenimento.

Doctor Strange – SI

Il cameo di Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) annunciato già nella scena post credits del film di Scott Derrickson rappresenta un momento divertentissimo, non solo per “la risata” in sé che la situazione comica porta, ma soprattutto per il lavoro di regia e montaggio che è stato realizzato a seguito del personaggio. La regia apre una piccola parentesi in cui adotta uno stile che si confà più allo Stregone Supremo che al Figlio di Odino.

Preparazione ad Avengers: Infinity War – SI

Thor: Ragnarok prepara in maniera precisa il prossimo film Marvel collettivo (prima ci sarà Black Panther, a Febbraio). Hela toglie ogni dubbio: il Guanto dell’Infinito nella segreta di Odino è un falso; inoltre Loki si riavvicina al Tesseract e forse lo ruba. Infine, nella scena mid-credits, i nostri eroi incrociano la nave di Thanos. Il Titano Pazzo si avvicina…

La sconfitta di Hela – NO

Sebbene il personaggio potrebbe in effetti essere sfuggito alla distruzione di Asgard e di Surtur, è innegabile che eliminare un altro villain così efficace dal MCU non giova nemmeno ai buoni dell’Universo Condiviso. La sorte da Hela è la stessa di quella riservata al Teschio Rosso, trai villain più belli della Marvel e tra quelli più sacrificati nei film che li rappresentano. Almeno Hela ha fatto sentire la sua voce durante tutto il film!

Il Gran Maestro – SI

Jeff Goldblum ha carisma da vendere e il suo personaggio ne è un riflesso. Edonista, divertente e divertito, leggero ma anche crudele, è un perfetto padrone di casa. Nonostante sia il centro inutile della seconda scena post credits (che nulla aggiunge alla storia del MCU) è comunque un piacere vederlo agitarsi sullo schermo, così come aveva anche fatto nei titoli di coda di Guardiani della Galassia Vol. 2.

L’umorismo – SI e NO

Thor: Ragnarok è senza dubbio il film Marvel più divertente di sempre. Si ride alle battute, anche un po’ stupide, si ride per l’alchimia comica tra Thor e Hulk, si ride perché Hemsworth, nonostante l’aspetto da cover-boy, ha un’indole da commediante eccellente. Taika Waititi ha messo la sua impronta sul film, scegliendo un tono preciso e rivoluzionando tutto. A questa grande coerenza stilistica corrisponde, quasi in ogni caso, un malcontento del pubblico, che si aspettava un tono più sostenuto da un film che dal titolo annunciava la fine del mondo.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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