L’attimo fuggente: la trama e le frasi più celebri

L'attimo fuggente

Serata all’insegna della poesia per l’ultimo giorno dell’anno. Infatti, il film che consigliamo oggi in programmazione è L’attimo fuggente, film diretto da Peter Weir con protagonista Robin Williams. Nel cast anche un giovanissimo Ethan Hawke.

 

Dead Poets Society, questo il titolo originale, racconta di John Keating, insegnante di letteratura inglese, arriva nel 1959 alla Welton Academy dove regnano Onore, Disciplina, Tradizione e ne sconvolge l’ordine insegnando ai ragazzi, attraverso la poesia, la forza creativa della libertà e dell’anticonformismo.

Coraggioso nella scelta tematica, discutibile nella sua poco critica esaltazione dell’individualismo e con qualche forzatura retorica, è una macchina narrativa perfettamente oliata che non perde un colpo sino al finale che scalda il cuore, inumidisce gli occhi e strappa l’applauso.

o capitano mio capitano

Per tutti quelli cresciuto con la televisione è impossibile non sapere la trama dell’Attimo Fuggente o, anche le celebri frasi del film, tra cui o capitano mia capitano. Ma il film è anche ricco di curiosità.

Il titolo della versione italiana, L’attimo fuggente, differisce da quelli degli altri paesi, che mantengono la dicitura originale Dead Poets Society («Setta dei poeti estinti» secondo la versione doppiata in italiano). L’American Film Institute lo ha inserito al 52º posto nella 100 Cheers.

Tra le lezioni del protagonista, una di queste si ispira alla celebre locuzione del poeta latino Orazio che invita a «cogliere l’attimo» (in latino Carpe diem, nella versione originale Seize the day, scritto su uno dei quaderni degli studenti).

L'attimo fuggente frasi

L’attimo fuggente, le frasi più belle

La frase: “Carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita” ha ottenuto il 95º posto nella classifica AFI’s 100 Years… 100 Movie Quotes. Ma non è l’unica frase celebra del film. Infatti il film è ricco di frasi che conosciamo. Eccone una selezione delle più celebri:

  • «Cogli la rosa quando è il momento, | ché il tempo, lo sai, vola | e lo stesso fiore che sboccia oggi, | domani appassirà.» (Pitts)
  • C’è un tempo per osare e uno per essere cauti, e l’uomo saggio comprende a quale è chiamato”.
  • “E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa. Imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo”
  • “Non leggiamo e scriviamo poesia perché è carina. Leggiamo e scriviamo poesia perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione”
  • «Venite amici, | che non è tardi per scoprire un nuovo mondo. | Io vi propongo di andare più in là dell’orizzonte, | e se anche non abbiamo l’energia che in giorni lontani | mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi. | Unica, eguale tempra di eroici cuori, | indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia | di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere.»(Neil)
  • «Sulla strada polverosa, viveva un uomo chiamato William Bloat. Aveva una moglie, piaga della sua vita, che lo faceva uscire dai gangheri e allora lui un giorno la colse nel sonno e squarciò la sua candida gola.» (Pitts)
  • «Preso dalla fede ebbi una visione, | dall’orgia io fuggivo ma non senza derisione. | Vidi il fiume Congo, scavare con la testa, | e una lingua d’oro tagliare la foresta.» (Meeks)
  • Per la prima volta in vita mia, so che cosa voglio fare! E per la prima volta, ho intenzione di farlo! Che mio padre sia d’accordo o no! Carpe diem! (Neil)
  • Mi piace insegnare, non voglio vivere in altri posti. (Keating)
  • Ho incontrato una ragazza di nome Chris, è bionda e ha occhi di cielo. Toccarla sarebbe il paradiso. (Knox
  • «Se noi ombre vi abbiamo offeso, per poterci dare il perdono fate conto di aver dormito mentre queste visioni apparivano e che a mostrarvi paesaggi immaginari sia stato un sogno. Signori non ci rimproverate, se ci perdonate rimedieremo. Ascoltate l’onesto Puck, se avremo la grande sorte di sfuggire ai vostri insulti, potremo rimediare signori, che Puck non è un mentitore. Quindi buona notte a tutti voi, datemi la mano e siamo amici e Puck i danni vi rifonderà.» (Neil)

L’attimo fuggente, la trama

Il film racconta dell’autunno 1959 all’Accademia Welton, una scuola elitaria e conformista ubicata sulle colline del Vermont, i metodi assolutamente insoliti di un nuovo insegnante di materie umanistiche, John Keating, sono considerati con timore e sgomento dal preside Nolan e dalle famiglie.

Keating affascina la sua classe non solo per intelligenza e simpatia, ma per novità pedagogiche: per lui la poesia sopra ogni altra cosa è il fulcro per far nascere e sviluppare lo spirito creativo e per “liberare” nei ragazzi non solo l’amore per Keats, Withman o Shakespeare (considerati in maniera meno arida e puramente letteraria), ma tutte le premesse migliori per la più indovinata e fertile scelta di vita.

Nella classe di Keating, che matura le suggestioni culturali anche con iniziative divertenti e stravaganti, sette allievi lo seguono con interesse particolare, capeggiati da Neil Perry, un diciassettenne da sempre dominato da un padre autoritario, che scopre in se stesso la vocazione di attore.

I sette ragazzi hanno fondato la “Società dei Poeti Estinti” e di notte lasciano spesso e volentieri l’Accademia per riunirsi in una grotta, per meglio comunicare tra loro e recitare versi, propri ed altrui. Gerard Pitts, Todd Anderson, Charlie Dalton, Knox Overstreet, Richard Cameron, Steven Meeks vivono così una loro specialissima stagione, fervida di scoperte ed entusiasmi. Ma i metodi del professor Keating e le azioni dei suoi allievi si scontrano con il conformismo e la serietà che sempre hanno regnato a Welton.

- Pubblicità -