Una vita difficile. Uno dei Sordi migliori di sempre per la commedia diretta da Dino Risi

Una vita difficile

Una vita difficile è un film del 1962 diretto da Dino Risi con protagonisti Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi, Lina Volonghi, Claudio Gora e Daniele Vargas.

 

Una vita difficileAnno: 1961

Regia: Dino Risi

Cast: Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi, Lina Volonghi, Claudio Gora, Daniele Vargas.

Trama del film Una vita difficile: Sono trascorse poche settimane dal famoso 8 settembre e Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) dal fronte della guerra passa ai boschi delle montagne lombarde dove, smessa la divisa militare, impugna il fucile da partigiano. Studente colto ed idealista, Silvio scrive e stampa opuscoli sovversivi sino a quando la piccola e rudimentale tipografia improvvisata viene presa d’assedio da una retata tedesca. Scampato il pericolo, il giovane troverà rifugio e salvezza grazie alla bella Elena (Lea Massari) una giovane e innocente ragazza del luogo.

Elena oltre a salvarlo dai tedeschi lo nasconderà in un vecchio mulino di famiglia dove per mesi i due si ameranno e si scambieranno promesse per il domani. Ma il dovere e l’idealismo innato nel giovane partigiano sono un richiamo più forte dell’amore così Silvio si ricongiunge alla sua brigata e i due si perderanno di vista. Ma il destino vuole che finita la guerra Silvio, giornalista in un piccolo giornale di opposizione, si rechi con l’amico e collega Franco (Franco Fabrizi) a seguire un servizio proprio nei pressi di Dongo dove vive Elena. Si rincontreranno e non si lasceranno più.

Tornato a Roma con la donna che ama inizia per Silvio una lunga e complicata rincorsa al successo. Nell’Italia dell’immediato dopoguerra prima e in quella del boom economico poi un giornalista pieno di ideali e coerenza come Silvio non ha spazio e opportunità senza accettare disgustosi compromessi; e intanto la famiglia si allarga.

Analisi: Una vita difficile è un meraviglioso film del 1961 diretto magistralmente da Dino Risi e prodotto da Dino De Laurentis. Avvalendosi della collaborazione dello sceneggiatore Rodolfo Sonego, con cui aveva lavorato solo due anni prima ne Il vedovo, Risi confeziona un film molto diverso da quello precedente. Pur affidando la parte del protagonista sempre a Sordi, in questo film rispetto a Il vedovo c’ è molto meno spazio per la comicità essendo la trama molto più amara e drammatica.

Una vita difficile, il film di Dino Risi

In Una vita difficile, Dino Risi dipinge uno spietato ritratto dell’Italia appena uscita dal conflitto mondiale in cui ripercorre tutte le tappe più importanti di quel delicatissimo momento storico: dall’8 settembre alla liberazione, dal referendum per la Repubblica sino all’attentato a Togliatti del ’48. Silvio-Sordi è in qualche modo sempre protagonista di questi eventi e immancabilmente essi determinano svolte decisive che devieranno il corso della sua vita.

Egli è spinto da ideali nuovi e sinceri che è convinto di poter manifestare liberamente senza più paure e remore tanta è la sua fiducia in un mondo nuovo. Ma sconfitta dopo sconfitta, umiliazione dopo umiliazione, Silvio, che proverà anche il carcere, comincerà a capire che forse nell’Italia post-fascista che si appresta a vivere gli anni del grande boom economico, di diverso rispetto a prima c’è molto poco.

Una vita difficileRimanendo fedele ai suoi principi rischierà di perdere tutto anche l’appoggio e l’amore di una moglie fedele sino a quando comprenderà sconfitto che l’unica via di uscita e piegarsi al potere.

Che questa sia una delle migliore interpretazioni di Alberto Sordi lo testimonia il fatto che quello di Silvio Magnozzi è uno dei personaggi preferiti dall’attore romano; impressionante la sua capacità di alternare espressioni e uscite comiche ad altre drammatiche conferendo al suo personaggio una straordinaria intensità emotiva ed un amarezza di fondo celata dietro a sorrisi forzati. Forse uno dei picchi interpretativi di un attore immenso e da molti sottovalutato proprio nelle sue qualità di interprete drammatico.

Accanto a lui per quasi tutto il film una bellissima e bravissima Lea Massari che veste perfettamente i panni di una moglie angosciata e preoccupata di sbarcare il lunario al di là dei voli pindarici e idealistici del disincantato marito. Quindi la solita pletora di ottimi attori che pur avendo parti secondarie rappresentano forse la vera forza di quel cinema italiano oggi tanto rimpianto: Franco Fabrizi, Claudio Gora e Daniele Vargas solo per citarne alcuni senza contare i divertentissimi cameo girati a Cinecittà della Mangani e di Gasmann.

Una vita difficile è un film divertente, drammatico, profondo, amaro e disilluso che fa sorridere ma sopratutto fa riflettere su quello che poteva essere e che invece non è stato, che fa capire come non sempre rincorrere i propri sogni concili con la realtà della vita. Che un capolavoro del genere abbia vinto solo un David di Donatello alla produzione fa capire a che livello si gareggiasse in quei meravigliosi e irripetibili anni del cinema italiano.

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