X-men – conflitto finale: recensione del film con Hugh Jackman

X-men - conflitto finale

X-men – conflitto finale è il terzo capitolo della saga sui mutanti al cinema ed è diretto da Brett Ratner. Nel cast ritornano i protagonisti Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, James Marsden, Famke Janssen, Anna Paquin, Kelsey Grammer, Rebecca Romijn, Shawn Ashmore, Ellen Page, Ben Foster, Aaron Stanford, Daniel Cudmore, Vinnie Jones

 

X-men – conflitto finale, la trama: Il mondo dei mutanti è destinato a dividersi di nuovo, questa volta per l’avvento di una cura, portata da un bambino speciale che ha il dono di annullare il gene mutante. Per alcuni costituirà la possibilità di integrarsi e non essere più perseguitati; per altri questa non è altro che un’ennesima minaccia alla razza mutante. Così la pensa Magneto che deciderà di organizzarsi con un esercito. Intanto nella scuola di Xavier le lezioni continuano, ma Wolverine si ritrova a fare il supplente di Ciclope, ancora sconvolto dalla morte di Jean. Non si darà pace e intraprenderà un viaggio ad Alkali Lake per vegliare sulla tomba dell’amata. Inaspettatamente Jean Grey, ora Fenice, risorgerà dalle acque per ritrovarsi con Ciclope.

Qualcosa va storto e Wolverine e Tempesta accorrono trovando Jean svenuta. Si scoprirà che sono stati proprio i suoi poteri a salvarla, ma saranno troppo potenti per essere controllati di nuovo dal professor Xavier. Magneto non si farà sfuggire l’occasione di arruolare la Fenice nella sua guerra contro gli umani e la loro cura.

X-men – conflitto finale, l’analisi

X-men – conflitto finale doveva essere ispirato alla Saga di Fenice Nera di John Byrne e Chris Claremont e alla saga Talenti di Joss Whedon e John Cassady. A quanto pare Bryan Singer, che aveva ormai preso il ritmo nei film degli X-men, ha abbandonato la produzione per un altro supereroe: Superman della DC Comics. Viene chiamato Brett Ratner (conosciuto per Rush Hour e Red Dragon) che, insieme a Zac Penn e Simon Kinberg, riscrive la sceneggiatura stravolgendola non poco. Il risultato non può essere che disastroso per l’accozzaglia di personaggi e di storie che si intrecciano in modo mediocre.

X-men - conflitto finaleDegne di nota sono le scene d’azione che contribuirebbero a considerare la produzione come un film dell’omonimo genere, ben lontano e distinto dal fumetto. Ratner non si attiene alla storia e, oltre alla storia della Fenice, vi aggiunge la trama della cura che più avanti prevarrà in X-men – conflitto finale. Non possiamo far altro che rimpiangere le scelte che Singer ha confessato di aver pensato per questo terzo capitolo: il personaggio di Ciclope prevedeva una più consistente partecipazione, come non è avvenuto nei precedenti film; il ruolo della Fenice era centrale e prevedeva una sua totale indifferenza alla guerra in atto tra mutanti e umani, per poi arrivare al finale del film in cui Jean Grey avrebbe scelto di andarsene, diventando un’entità superiore. Elementi che forse avrebbero migliorato la qualità della produzione.

Neanche il dilemma morale e la tematica sociale del problema mutanti, su cui si erano basate le precedenti pellicole, riesce a emergere il questo terzo capitolo. Tra i difetti che riscontriamo vi sono i ruoli di Hugh Jackman (Wolverine) e Halle Berry (Tempesta) che, pur riportando una più che adeguata interpretazione, divengono protagonisti insensati della vicenda. Persino Patrick Stewart (Xavier) e Ian McKellen (Magneto), ormai a loro agio nei panni dei personaggi interpretati, risentono di un totale accantonamento della loro caratterizzazione. Famke Janssen (Jean Grey/ Fenice) si muove bene nella sua interpretazione, ma ancora una volta paga la superficialità con cui vengono trattati i personaggi. Gli altri mutanti come Rogue (Anna Paquin), L’uomo Ghiaccio (Shawn Ashmore), Colosso (Daniel Cudmore), la Bestia, Kitty Pride (Ellen Page), Mystica (Rebecca Romijn), Fenomeno (Vinnie Jones) sono solo ombre con cui il pubblico non riesce a familiarizzare.

Forse il pubblico che non ha particolari aspettative potrà giudicarlo un buon film d’azione, mentre i fan del fumetto non saranno soddisfatti di come si è conclusa la saga X-men, dato che ha rischiato di essere inghiottito dal baratro che aveva già coinvolto il franchise di un altro personaggio dei fumetti: Batman.

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