Reacher – Stagione 3: la spiegazione di come Jack Reacher si infiltra nell’operazione di Beck

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Nella terza stagione (qui la recensione), Reacher elabora un piano complicato per infiltrarsi nell’operazione di Beck, sospetto trafficante di droga, che diventa tanto più complesso quanto più si approfondisce. La terza stagione adatta Persuader, il settimo romanzo della serie dell’autore Lee Child e la storia inizia seriamente quando Reacher (Alan Ritchson) scorge per strada un vecchio nemico che pensava di aver ucciso anni prima, il che porta alcuni agenti della DEA a reclutarlo per una pericolosa missione sotto copertura che coinvolge l’importatore di tappeti Zack Beck (Anthony Michael Hall).

La première della terza stagione di Reacher si apre dunque con il protagonista che salva il figlio di Beck, Richard (Johnny Berchtold), da un tentativo di rapimento e si ritrova nella proprietà di Beck. I primi tre episodi rimangono fedeli al romanzo, dove il protagonista deve improvvisare e superare i suoi nuovi datori di lavoro mentre il piano affrettato che ha ideato con l’agente della DEA Duffy (Sonya Cassidy) si dipana lentamente intorno a loro. L’obiettivo è dunque quello di infiltrarsi negli affari di Beck è però in contrasto con quello di Duffy: lei vuole salvare un’informatrice scomparsa, mentre Reacher vuole solo uccidere Quinn (Brian Tee) una volta per tutte.

Come Reacher e gli agenti della DEA hanno inscenato il tentativo di rapimento del figlio di Beck

Il rapimento che apre la terza stagione di Reacher è tratto direttamente da Persuader: l’antieroe di Ritchson “salva” Richard da un rapimento e lo riporta da Beck. I fan della serie potrebbero subito sospettare che ci sia qualcosa di strano, come la probabilità che Reacher si imbatta in un rapimento e porti con sé una grossa magnum. Questo perché il rapimento di Richard era in realtà un elaborato stratagemma per far entrare il protagonista nella villa di Beck, e l’episodio racconta di come Reacher, Duffy e gli altri agenti della DEA abbiano organizzato il rapimento passo dopo passo.

Reacher deve sparare sia con munizioni vere che a salve, con cartucce per simulare gli spari. Devono simulare la morte della guardia del corpo di Richard lanciando una granata nella sua auto, che in realtà è una flashbang progettata per stordire. Reacher è anche consapevole di dover eliminare l’opzione di portare Richard alla polizia, quindi fa credere di aver ucciso un poliziotto per sbaglio durante la sparatoria; in realtà, l’agente della DEA Villanueva (Roberto Montesinos) è stato imbottito di squibs per simulare questo effetto.

In sostanza, si tratta di un piano folle che non accadrebbe mai nella realtà, ma che è in qualche modo accettabile in questo contesto. La cosa funziona anche a loro favore: Beck è talmente grato a Reacher da offrirgli un lavoro e una nuova casa. Tuttavia, proprio come pensava Reacher, c’erano delle falle nel piano a cui non avevano pensato, che causano grossi problemi negli episodi successivi.

Sonya Cassidy e Alan Richtson in Reacher
Sonya Cassidy e Alan Richtson in Reacher © Prime Video

La verità sulla missione sotto copertura

L’agente Duffy è l’ultimo interesse amoroso di Reacher ed è lei che lo recluta per andare sotto copertura con Beck. Come per Reacher, anche per lei la missione è personale. Ha infatti inviato un’informatrice confidenziale di nome Teresa sotto copertura all’interno dell’operazione di Beck, che poi è scomparsa. Sebbene l’operazione sia finalizzata a distruggere Beck e il suo misterioso datore di lavoro, l’obiettivo principale di Duffy è salvare Teresa. Proprio come in Persuader, la terza stagione svelerà questo mistero. Reacher trova l’orecchino di Teresa in una cella del complesso di Beck, a riprova della sua presenza, ma non sa se sia viva o morta.

Reacher vuole invece trovare Quinn e ucciderlo una volta per tutte. Quinn faceva parte dei servizi segreti militari durante il periodo in cui Reacher lavorava con i 110° Investigatori Speciali ed era sospettato di aver venduto informazioni riservate; Reacher reclutò una giovane e brillante sergente di nome Kohl (Mariah Robinson) per indagare sul caso insieme a lui. I due stringono una stretta amicizia lavorando insieme e alla fine Reacher la incarica di arrestare Quinn.

Tragicamente, Quinn ha però la meglio e Reacher scopre in seguito il corpo gravemente mutilato di Kohl nella casa di Quinn. Nel libro, questo lo porta a rintracciare Quinn e a sparargli in testa, cosa a cui l’agente disonesto riesce però a sopravvivere. Il terzo episodio della terza stagione, “Numero 2 con una pallottola”, ha confermato che Quinn è il capo di Beck e che in precedenza aveva fatto rapire, torturare e tagliare l’orecchio a suo figlio Richard in un gioco di potere per impadronirsi degli affari di Beck.

Reacher stagione 3 recensione serie
Alan Richtson in Reacher © Prime Video

Come Reacher copre i suoi omicidi e prende il posto di Duke

Nel secondo e terzo episodio della terza stagione di Reacher, il personaggio diventa quindi un tirapiedi di Beck. Gli vengono affidati vari compiti noiosi, come guidare un camion o scortare il figlio di Beck in città, ma il capo della sicurezza di Beck, Duke (Donald Sales), che in realtà lavora per Quinn, tiene Reacher fuori dal giro degli affari interni. Reacher decide che, per portare a termine la sua missione, deve dunque prendere il posto di Duke come capo della sicurezza di Beck.

Prima di arrivare a questo punto, il secondo episodio “Truckin‘” vede Reacher in coppia con un criminale soprannominato Angel Doll (Manuel Rodriguez-Saenz) per identificare il camion guidato dal presunto rapitore. Beck sospetta che il tentativo di rapimento provenga da una banda rivale, quindi Angel Doll e Duke indagano su questa possibilità. Purtroppo Reacher non è l’attore più convincente, quindi quando Angel Doll ispeziona il veicolo distrutto, nota dei buchi nella storia di Reacher. Quando affronta l’antieroe di Ritchson alla fine dell’episodio, Reacher decide che sarebbe più facile uccidere Angel Doll per eliminarlo come minaccia.

L’episodio 3 prevede che il protagonista esca di nascosto dal complesso di Beck per ripulire il casino che ha fatto con Angel Doll, solo che lui e Duffy vengono attaccati da due camionisti che si imbattono nella scena. Dopo aver ucciso anche loro, Reacher e Duffy nascondono i loro corpi in container vuoti, mentre Duffy entra nelle e-mail di Angel Doll per rintracciare le sue attività precedenti. Le fa poi inviare un’e-mail da Angel Doll a Duke, affermando di sapere dove si nascondono i rapitori.

Si tratta di una trappola tesa dal protagonista per mettere alle strette Duke e, una volta entrati, punta la pistola contro il capo della sicurezza di Beck. Duke si rifiuta di spifferare tutto e sostiene che egli è uno sprovveduto, dato che aveva avuto l’impressione che lui sia della DEA. Reacher lo uccide con un colpo alla testa. Poi spara alla casa per convincere Beck che è appena avvenuto un furioso scontro a fuoco, prima di farla saltare in aria per eliminare tutte le prove. Consegna poi anche la pistola di Angel Doll a Beck, che ritiene che il primo lo abbia venduto a una banda rivale.

Anthony Michael Hall e Olivier Richters in Reacher
Anthony Michael Hall e Olivier Richters in Reacher © Prime Video

Reacher diventa il braccio destro di Beck

La rapida scalata di Reacher all’interno dell’operazione di Beck è fenomenale, ma è molto mirata. Con Duke e Paulie (Olivier Richters) che sospettano profondamente di lui e il tempo potenzialmente a disposizione di Teresa che sta per scadere, ha bisogno di conoscere rapidamente i dettagli dell’operazione di Beck. L’unico modo per farlo è togliere di mezzo Duke e, poiché Beck è a corto di uomini, Reacher è l’unica vera scelta per sostituirlo.

La morte di Duke assicura quindi al protagonista la promozione che cercava, e nei prossimi episodi si vedrà come si comporterà in questo ruolo. Non ha ancora incontrato Quinn, ma dato che quest’ultimo è sopravvissuto a malapena a un colpo alla testa, è possibile che non ricordi nulla del suo nemico. In ogni caso, con l’inevitabile scontro tra Reacher e Paulie all’orizzonte, le cose potrebbero farsi più intense nella serie di Amazon.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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