1923: la recensione della serie con Harrison Ford ed Helen Mirren

Dal 12 febbraio su Paramount+, la serie è il secondo epico prequel di Yellowstone firmato da Taylor Sheridan.

1923-recensione

Con i suoi film da regista o sceneggiatore, come Sicario, Hell or High Water e I segreti di Wind River, Taylor Sheridan ha negli anni portato avanti brillanti riflessioni sul tema della moderna frontiera americana. I suoi neo-western attingono infatti ad un immaginario ormai noto a tutti raccontandolo però attraverso sfumature inedite e profondamente attuali. Oltre che al cinema, Sheridan ha esportato la sua visione a riguardo anche nella serialità, dando vita nel 2018 alla serie Yellowstone, con protagonista Kevin Costner. Giunta oggi alla sua quinta stagione, l’universo narrativo da questa raccontata è stato poi ampliato grazie a due serie prequel: 1883, uscita nel 2021, e 1923, disponibile su Paramount+ dal 12 febbraio.

 

Se nella serie madre si narrava dell’attuale famiglia Dutton, e in 1883, interpretata da Sam Elliott, dei loro antenati e di come divennero proprietari di alcune vaste terre nel territorio del Montana, in 1923 il racconto si sposta ad una nuova generazione di Dutton, composta da Jacob, Cara e i figli adottivi Jack e Spencer. La serie li segue nel bel mezzo di un periodo di forte difficoltà, tra proibizionismo, siccità e le prime fasi della Grande Depressione, che colpì il Montana molto prima del crollo del mercato azionario del 1929. Ancora una volta le loro vicende diventano lo specchio di una nazione che, in uno dei suoi momenti più bui, dovette trovare la forza di non cedere e proteggere i propri confini.

Un western tra tradizione e contemporaneità

Con 1923 prosegue dunque la saga famigliare di Sheridan, che assume sempre più la vastità e il respiro di un vero e proprio racconto generazionale. Senza considerare che sono in fase di sviluppo altre serie spin-off ambientate in vari periodi del Novecento, già con queste tre serie ad oggi distribuite la vicenda dei Dutton è ormai diventata quantomai appassionante, complessa e ricca di acute riflessioni. Se 1883 aveva il sapore di un vero e proprio western classico, tra cowboy, indiani, frontiere e scontri all’ultimo sangue, e Yellowstone presenta invece un ovvio maggior dialogo con la contemporaneità e i suoi canoni, 1923 si presenta invece come una terra di mezzo, dove tradizione e progresso coesistono più o meno pacificamente.

Ci sono anche qui cowboy, mandrie da gestire, frontiere da proteggere, ma forte è anche quel desiderio di ordine, istruzione e miglioramento esistenziale che porta con sé un’atmosfera inedita in un contesto altrimenti ancora parzialmente caratterizzato da una natura selvaggia. La serie sembra dunque giocare in equilibrio tra questi poli opposti, fotografando un momento di passaggio quantomai cruciale nella definizione e nella direzione che gli Stati Uniti prenderanno per il resto del secolo. Proprio tali elementi rendono 1923 particolarmente affascinante, diversa dalle altre due serie dedicate ai Dutton. Nel guardarla, si è confortati dal trovarsi di fronte ad un qualcosa che è famigliare, ma allo stesso tempo si resta sorpresi nel ritrovarvi tensioni sociali e culturali che sono proprie del nostro tempo.

1923-harrison-ford

1923, Harrison Ford, Helen Mirren e i volti del western

Al di là del discorso che vede 1923 essere un vero e proprio gioiello che si muove a metà tra tradizione e contemporaneità, è innegabile che uno dei punti di forza della serie siano proprio i due interpreti protagonisti. Rispettivamente nei panni di Jacob e Cara Dutton, Harrison Ford ed Helen Mirren sembrano provenire proprio dal tempo in cui la serie è ambientata. I loro volti scavati e provati si rivelano essere magnifici per il genere di riferimento della serie, tanto da far talvolta pensare di star guardando un prodotto televisivo del passato e non invece qualcosa realizzato al giorno d’oggi. Neanche a dirlo, i due portano in scena tutto il loro carisma e bastano piccoli gesti, parole o movimenti del corpo per rubare l’attenzione a tutto il resto.

Sheridan scrive per loro dei personaggi complessi, non degli eroi bensì esseri umani che, dopo una vita di fatiche e violenza, sono semplicemente alla ricerca di un po’ di quiete, nella quale poter vivere gli ultimi anni della loro storia d’amore. E proprio questa ricerca di tranquillità è un altro degli aspetti più affascinanti della serie, a cui dona un ritmo pacato dentro al quale si trova il tempo di poter godere degli splendidi paesaggi naturali e di stili di vita che oggi appaiono particolarmente ammalianti, così lontani dalla frenesia della contemporaneità. Dove c’è ricerca di tranquillità, però, c’è anche la violenza pronta a spezzarla. Non a caso la serie si apre con freddezza sulla fucilazione di un uomo e, poco dopo, di un leone.

Questa prima stagione (una seconda è già in lavorazione), composta da 8 episodi, si muove dunque su quei labili confini dove è difficile stabilire dove finisca la tradizione e inizi il progresso, dove la quiete lasci spazio alla violenza. Proprio questa sua tensione tra più forze rende 1923 un capitolo estremamente affascinante e importante della saga concepita da Sheridan. In ultimo, è bene sapere che certamente l’aver visto Yellowstone 1883 permette di godere ancor di più di quanto si racconta in questo nuovo prequel, ma la sua visione è possibile anche senza aver visto le prime due serie. 1923 è infatti un epico racconto a sé, forte della scrittura di Sheridan, delle interpretazioni dei suoi protagonisti e dei suoi specifici temi portanti.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Gianmaria Cataldo
Articolo precedenteIl ritorno di Casanova, ecco il poster del nuovo film di Gabriele Salvatores
Articolo successivoTed Lasso: la terza stagione dal 15 marzo su Apple TV+
Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
1923-recensione-harrison-ford-helen-mirrenDopo Yellowstone e 1883, Taylor Sheidan prosegue il racconto della sua saga famigliare dedicata ai Dutton e il loro percorso nella storia degli Stati Uniti con 1923. Interpretata da Harrison Ford ed Helen Mirren, la serie si fa ovviamente forte della presenza dei due attori, ma vanta anche un continuo equilibrio tra tradizione e progresso, tra quiete e violenza, facendo di queste tensioni il suo motore e cuore.