Sulla scia del travolgente successo al box office di Inside Out 2, arriva Dream Productions (qui il trailer), la nuova serie animata ambientata nello stesso universo Pixar, che arricchisce il mondo di Riley. La serie, diretta da Mike Jones e prodotta da Jaclyn Simon, adotta lo stile del mockumentary per raccontare le vicende dello studio cinematografico all’interno della mente della giovane protagonista, dove i sogni prendono forma ogni notte, con un’attenzione maniacale ai dettagli ma sempre rispettando tempi e budget. Un vero e proprio set, insomma, con tutti i pregi, i difetti, le situazioni di scontro e quelle irresistibilmente comiche. Disponibile dal 20 dicembre in esclusiva su Disney+, Dream Productions si fonda principalmente su un umorismo leggero indirizzato alla rappresentazione della vita di set, che riesce a virare su riflessioni più intime e profonde quando lo sguardo si allarga verso il mondo della protagonista.
Dream Productions propone una storia brillante e surreale
La trama si sviluppa tra gli eventi di Inside Out e Inside Out 2. Riley si sta affacciando all’adolescenza, un periodo cruciale in cui emozioni e ricordi vengono continuamente rielaborati. È qui che entra in scena la Dream Productions, il reparto che trasforma i ricordi e le emozioni in sogni: dai semplici episodi notturni alle narrazioni più elaborate che aiutano Riley a elaborare i momenti più complessi della sua vita, talvolta aiutandola a prendere delle decisioni. Al centro della serie troviamo la regista Paula Persimmon (doppiata in originale da Paula Pell), un’esperta professionista che deve affrontare una sfida impegnativa: creare un sogno di successo collaborando con Xeni (Richard Ayoade), un regista ambizioso e sperimentale proveniente dal reparto “sogni a occhi aperti”.
Questa dinamica tra Paula e Xeni rappresenta una parte importante della serie, a cui si unisce anche il viaggio personale di Janelle (Ally Maki) la brillante assistente di Paula che cerca la promozione e la sua possibilità di diventare regista dei sogni di Riley. La prima è una veterana pragmatica, abituata alle difficoltà di produzione, il secondo è un sognatore, pieno di idee stravaganti ma poco pratiche, la terza è il contraltare perfetto per Paula: giovane, aperta al cambiamento, l’ideale per accogliere i nuovi sogni da adolescente della loro bambina. L’interazione tra queste tre spinte differenti dà vita a momenti di grande comicità e rappresenta una metafora del contrasto tra creatività e realismo, tra passato e presente, un tema che risuona non solo nel mondo del cinema, ma anche nella vita quotidiana.
Il fascino dello stile mockumentary
L’approccio mockumentary permette di esplorare il mondo di Riley da un punto di vista ironico e metanarrativo. Gli spettatori sono introdotti ai dettagli dello studio di produzione, completo di dipendenti bizzarri, problemi tecnici, e pressioni lavorative che riflettono situazioni comuni nel mondo reale e nella vita di set. Questo stile dà alla serie freschezza e rende Dream Productions accessibile sia ai bambini, che apprezzeranno l’umorismo slapstick e le situazioni surreali, sia agli adulti, che coglieranno le sfumature più satiriche e riflessive.
I sogni: tra ordine e caos
Se Dream Productions soffre dello stesso “difetto” di Inside Out – ovvero il bisogno di razionalizzare qualcosa di intrinsecamente irrazionale – lo fa con una consapevolezza che rende questo limite quasi perdonabile. La narrazione non si perde mai completamente nella logica, lasciando spazio a momenti surreali e imprevedibili che mantengono viva la magia del mondo Pixar.
Uno dei punti più interessanti, ma anche più controversi, di Dream Productions è il modo in cui cerca di dare una struttura organizzata ai sogni. Questo approccio è coerente con il mondo di Inside Out, dove la mente umana è rappresentata come un sistema altamente ordinato, ma rischia di allontanarsi dall’essenza stessa del mondo onirico, che per definizione è caotico e destrutturato.
Nonostante ciò, la serie riesce a trovare una strada costruttiva, soprattutto per il pubblico più giovane. Dream Productions suggerisce che i sogni non sono solo una fuga dalla realtà, ma possono servire come strumento per affrontare e dipanare le difficoltà. Che si tratti di un’idea illuminante o di un conforto in un momento difficile, i sogni sembrano fornire un supporto che viene da dentro di noi, quasi a suggerire che abbiamo già tutte le risorse necessarie per affrontare le nostre sfide.
Il mondo di Iside Out si arricchisce
Dream Productions si inserisce con grazia nell’universo di Inside Out, arricchendolo con nuovi personaggi e un’ambientazione originale. Nonostante i design pigri dei personaggi protagonisti, persino più pigri di quelli delle “classiche” emozioni alla consolle di Riley, e qualche limite nella rappresentazione del mondo onirico, riesce a intrattenere con uno scopo costruttivo, perfetto per i più giovani ma in grado di parlare anche agli adulti. Se vi manca la mente di Riley, l’uscita su Disney+ di questa serie è provvidenziale.
Dream Productions
Sommario
In Dream Productions i sogni diventano un supporto che viene da dentro di noi, quasi a suggerire che abbiamo già tutte le risorse necessarie per affrontare le nostre sfide.