The Bear Stagione 4: recensione della serie con Jeremy Allen White

La serie è disponibile con tutti e dieci gli episodi su Disney+.

-

Contrariamente a quanto ha detto una parte consistente della critica, la terza stagione di The Bear aveva molti aspetti positivi. Tra tutti, la “stasi” degli episodi, ovvero l’impossibilità di sviluppare un arco narrativo preciso. Carmy prima di tutto, ma in fondo anche Sydney e Richie, continuano a rimanere impantanati nei propri problemi personali, e questo restituiva il sapore della vita vera, dove dalle proprie gabbie psicologiche si esce con molta fatica e tempo impiegato, o addirittura proprio non se ne esce.

La sfida di The Bear Stagione 4

Il problema è che la finzione, quando realizzata con lucidità come nel caso di The Bear, può avvicinarsi alla realtà, ma non restituirla. A un certo punto bisogna necessariamente che storie e personaggi percorrano un processo di evoluzione (o involuzione) che generi una narrazione, ed era quindi questa la sfida della quarta stagione. Per le prime sei puntate, ciò non succede, e questo si rivela un periodo di tempo troppo lungo perché la serie non perda una certa efficacia, continuando a offrire psicologie e situazioni che sono sempre le stesse, messe in scena con cura ma non in maniera diversa da quanto già visto in precedenza. Certamente ci sono in questi episodi momenti commoventi, come ad esempio il toccante finale della terza puntata, ma nel complesso si ha la sensazione che il blocco non abbia molto da raccontare, o almeno nulla di particolarmente interessante.

Poi arriva la settima puntata da un’ora abbondante, specchio del tanto celebrato sesto episodio della Season 2. Ma la nuova, gigantesca riunione familiare di The Bear Stagione 4 al contrario possiede una finezza di racconto, una gentilezza nel tocco che sa andare in profondità. E infatti si rivela il momento in cui alcune delle figure fondamentali dello show iniziano veramente a fare i conti con i propri scheletri nell’armadio. Non ci sono colpi di scena radicali, e questo rende lo spettacolo ancor più reale e toccante. Davvero un gran momento di televisione seriale, esplicitato dalla scena che vede protagonista Jeremy Allen White e un altro attore che ritorna in un cammeo prezioso (no spoiler).

Se The Bear Stagione 4 fosse finita in quel momento, la considerazione complessiva sull’intera stagione sarebbe stata molto migliore. Invece il creator e regista Christopher Stoter doveva arrivare a dieci episodi. Dopo averne regalati un altro paio di buon effetto e tenuta narrativa accettabile, sceglie di chiudere il tutto con una sorta di kammerspiel che vede protagonisti i personaggi principali, i quali vengono quasi costretti dall’unità di luogo a confrontarsi, ad aprirsi in maniera anche drammatica. Se sulla carte questa poteva essere un’idea vincente, la sua realizzazione ottiene purtroppo l’effetto contrario. L’ultimo episodio di The Bear Stagione 4 risulta infatti forzato, eccessivamente “urlato” (quando invece la quasi totale assenza di momenti “over the top” si era rivelata una scelta intelligente), e una certa retorica fa capolino sia nei dialoghi che nell’arco narrativo che viene proposto per chiudere i conti. Un finale piuttosto artefatto, non in linea con la coerenza interna apprezzabile o meno dei precedenti episodi, ma comunque tangibile.

La stagione più ondivaga

Della stagioni di The Bear realizzate fino a oggi, quest’ultima è decisamente quella maggiormente ondivaga, spesso potente ma anche talvolta imprecisa. L’ipotesi è che Storer stia iniziando leggermente ad allungare il filo della narrazione affidandosi un po’ troppo alla tensione drammatica insita nei personaggi, o nelle atmosfere spesso intime del set principale, ovvero la cucina del ristorante. Una eventuale Stagione 5 – ancora non confermata – potrebbe portare novità sostanziali, le quali pur lasciando incerti i fan dello show potrebbero al contrario rappresentare un toccasana per la sua continuazione. Staremo a vedere. Intanto Carmy, Sydney Richie e gli altri “orsi” continuano a farci soffrire come la buona televisione sa fare…

The Bear Stagione 4
3

Sommario

La stagione più ondivaga che segnala l’inizio di un allungamento della narrazione, affidandosi un po’ troppo alla tensione drammatica insita nei personaggi.

Adriano Ercolani
Adriano Ercolani
Nasce a Roma nel 1973. Laureato in Storia e Critica del Cinema alla "Sapienza", inizia a muovere i primi passi a livello professionale a ventidue anni, lavorando al tempo stesso anche nel settore della produzione audiovisiva. Approda a Coming Soon Television nel 2006, esperienza lavorativa che gli permette di sviluppare molteplici competenze anche nell'ambito del giornalismo televisivo. Nel 2011 si trasferisce a New York, iniziando la sua carriera di corrispondente di cinema dagli Stati Uniti per Comingsoon.it e Cinefilos.it - È membro dei Critics Choice Awards.

ALTRE STORIE