La perenne ed estenuante
lotta tra scienza e religione ha da sempre
caratterizzato i numerosi e profondi dibattiti sull’esistenza
dell’umanità e tutto ciò che la circonda. Tuttavia, l’idea di cosa
accadrebbe se un “nuovo Dio” utilizzasse la
scienza per comunicare e giudicare gli uomini è un’ipotesi su cui
si è discusso ancora davvero poco. Ed è da questa complessa
riflessione che sembra nascere la nuova misteriosa hard
science fiction di Netflix dal
titolo Il problema dei 3 corpi.
Creata da David
Benioff e D.B. Weiss (già genitori
dell’iconica e gloriosa serie Game of
Thrones, conclusasi quasi cinque anni fa con l’ottava e
ultima stagione) insieme a Alexander Woo (The
Terror, True Blood), Il Problema dei 3
corpi è ispirata alla celebre trilogia
fantascientificaMemoria del passato della
Terra (Remembrance
of Earth’s Past) dell’acclamato autore cinese Liu Cixin. Composta da 8
episodi di circa un’ora ciascuna, è disponibile dal 21
marzo su Netflix.
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La serie vanta un cast di talenti
tra cui si distinguono alcuni degli attori più riconosciuti del
panorama cinematografico e televisivo. Tra questi, spiccano alcune
figure familiari ai fan di Game of Thrones:
Jonathan Bradley, noto per il suo ruolo di Samwell
Tarly; Liam Cunningham, conosciuto per il
personaggio di sir Davos; e Jonathan Price, che ha
interpretato l’Alto Passero. Ad arricchire ulteriormente il cast
c’è Benedict Wong, amato dalla community del
Marvel Cinematic
Universe per il suo ruolo del supremo stregone Wong in Dottor Strange.
Il problema dei 3 corpi: una storia
oltre i confini del tempo e dello spazio
Nella severa e feroce Cina
degli anni ’60, la giovane astrofisica Ye Wenjie
(interpretata da Rosalind Chao di Star Trek:
Next Generation) – sopravvissuta alla tragica Rivoluzione
Culturale diretta da Mao Zedong – prende una fatidica decisione che
si ripercuote inevitabilmente ben oltre i confini dello spazio e
del tempo: intercetta una misteriosa popolazione aliena con un
profondo interesse per la Terra e per l’umanità stessa.
Oltre mezzo secolo dopo, la scoperta
di Wenjie, da cui nasce un inquietante culto di fanatici
sostenitori di questo “nuovo Dio”, coinvolge brutalmente la vita di
un gruppo di brillanti giovani scienziati, noti come “i
Cinque di Oxford”: la geniale fisica teorica Jin Cheng
(Jess Hong), la pioniera delle nanotecnologie
Auggie Salazar (Eiza Gonzalez), l’assistente
ricercatore Saul Durand (Jovan Adepo),
l’insegnante di fisica Will Downing (Alex Sharp) e
il ricco e scortese imprenditore Jack Rooney (John
Bradley).
Mentre le leggi della scienza si
sgretolano rapidamente e una serie di terribili suicidi affliggono
la comunità scientifica, i cinque amici e ex colleghi si trovano di
fronte a una scelta difficile e controversa: lottare per la
propria personale sopravvivenza o unirsi per salvare l’intera
umanità dalla più grande minaccia mai esistita.
In viaggio verso il Giorno del
Giudizio
Con un’emozionante e intricato
worldbuilding, Il Problema dei 3 Corpi trasporta
lo spettatore in un incredibile e angosciante viaggio che
attraversa, e talvolta confonde, continenti e linee temporali,
proiettando lo sguardo del pubblico su un universo non così
tanto improbabile, e che mette in discussione le
fondamenta stesse dell’esistenza umana. Dunque, con una intensa e
ricca trama, la serie porta sul piccolo schermo non solo
una storia che intreccia scienza, filosofia e psicologica,
ma anche e soprattutto un racconto che riflette sul
precario equilibrio tra vita e morte, tra noi e l’universo
intero, esplorando le sottili linee che separano la fede dalla
razionalità e la solitudine dalla collettività.
Dopo una convincente introduzione in
medias res e una prima parte che cattura e ammalia lo spettatore,
quasi costringendolo a desiderare di sapere sempre più sul “nuovo
Dio” e il destino dei cinque giovani, la vicenda procede
vorticosamente tra passato e presente, suscitando dubbi e
domande su ciò che accadrà. Quali sono le reali intenzioni che
si celano dietro l’interesse di questo popolo alieno?
L’umanità ha gli strumenti e il coraggio che servono per
poter affrontare la battaglia e, soprattutto,
vincerla?
Nonostante la serie non riesca a
catturare completamente l’essenza dell’opera letteraria originale
(criticità che affligge il 97% degli adattamenti televisivi e
cinematografici) e non approfondisca a sufficienza la
psicologia dei protagonisti (così da suscitare nel
pubblico una forte e duratura empatia), è evidente l’enorme lavoro
impiegato da Benioff, Weiss e Woo nel creare un prodotto
televisivo di valore e per nulla superficiale. Il
problema dei 3 corpi, infatti, si distingue come una serie
valida e tenace, che affronta con coraggio la sfida di
reinterpretare un capolavoro del genere fantascientifico.
In conclusione, seppur con qualche
difficoltà, Il problema dei 3 corpi riesce a
offrire agli spettatori un’esperienza autentica e
coinvolgente che, al di là del suo estremo scenario
immaginario e fantascientifico, oltre a invitare a
riflettere sulle fragilità umane e sull’inestimabile valore
della vita, evidenzia come anche la più piccola e
innocente decisione, nelle mani sbagliate, possa inevitabilmente
condizionare la storia dell’intera umanità.
La seconda stagione sarà in grado di
risolvere le incertezze rimaste in sospeso e soddisfare le
aspettative del pubblico?
Sommario
Seppur con qualche
difficoltà, Il problema dei 3 corpi riesce a offrire agli
spettatori un'esperienza autentica e coinvolgente che, al di là del
suo estremo scenario immaginario e fantascientifico, oltre a
invitare a riflettere sulle fragilità umane e sull'inestimabile
valore della vita, evidenzia come anche la più piccola e innocente
decisione, nelle mani sbagliate, possa inevitabilmente condizionare
la storia dell'intera umanità.
Nata nel 1996, laureata in Lingue,
Culture e Letterature Moderne Europee presso l'Università Federico
II di Napoli e attualmente laureanda in Cinema, Televisione e
Produzione Multimediale all'Università di Roma Tre, dove
approfondisce la settima arte per scrivere di critica
cinematografica con maggiore consapevolezza e passione. Iscritta
all’Ordine dei Giornalisti della Campania come giornalista
pubblicista dal 2022, ha collaborato per due anni con la testata
online Ambasciator.it e attualmente scrive di cinema per
Cinefilos.it e Scuola Consulting.
Seppur con qualche difficoltà,
Il problema dei 3 corpi riesce a offrire agli spettatori
un'esperienza autentica e coinvolgente che, al di là del suo
estremo scenario immaginario e fantascientifico, oltre a invitare a
riflettere sulle fragilità umane e sull'inestimabile valore della
vita, evidenzia come anche la più piccola e innocente decisione,
nelle mani sbagliate, possa inevitabilmente condizionare la storia
dell'intera umanità.Il problema dei 3 corpi: recensione della serie
Netflix