Yellowstone 5: recensione della quinta stagione con Kevin Costner

Torna Yellowstone con un doppio appuntamento settimanale su Sky e NOW

Yellowstone 5 recensione

Il Yellowstone Dutton Ranch riapre le porte per la quinta stagione. Un appuntamento attesissimo dai fan della serie dopo gli eventi della quarta stagione. Yellowstone 5 è stata divisa in due parti, composta da 14 episodi totali. I primi sei episodi iniziano la messa in onda italiana l’1 marzo con un doppio appuntamento il mercoledì sera su Sky o NOW. Mentre in America si è già arrivati al giro di boa, si attende la seconda parte della stagione che potrebbe concludere la serie iniziata nel 2018. Yellowstone ha dato vita a un vero e proprio franchise con tantissimi spinoff: 1883, che racconta la storia degli antenati della famiglia Dutton e della creazione del ranch; 1923, con Harrison Ford e Helen Mirren che racconta tramite gli eventi storici, come la Grande depressione, l’andamento del Yellowstone Dutton Ranch. Altri in arrivo sono 1944 e 6666.

 

Yellowstone 5, la recensione

Il ranch è al primo posto, ci siamo capiti?”

Un uomo e il suo doppio. Così inizia Yellowstone 5, proprio dove ci eravamo lasciati. La campagna elettorale si è conclusa e John Dutton (interpretato da Kevin Costner) ne esce vincitore. A differenza delle stagioni passate, l’eredità lasciata dalla serie in questo nuovo appuntamento non si porta dietro una scia di sangue. Ci sono sicuramente ferite, interiori e psicologiche, ma nessun colpo di scena sconvolgente a travolgere lo spettatore. Questo renderà le cose molto più complicate a questa stagione – forse l’ultima della serie madre – che dovrà alzare ancor di più l’asticella. Tra i temi che sono stati al primo posto nel corso di queste stagioni c’è quello della tema della sostenibilità e del suo mantenimento – soprattutto quello del ranch, l’eredità di John Dutton.

Yellowstone 5 recensione serie tvAnche in Yellowstone 5, con un nuovo governatore al comando, questa tematica ritorna prepotente. È sempre stata centrale, così come centrale è l’uomo che porta avanti questo vessillo: John Dutton. Andando indietro alla prima stagione, ricordiamo quando l’urbanizzazione stava per fare capolino all’interno del suo terreno ed ora dopo un paio di nipoti, la pensione da cowboy e qualche anno in più, Dutton da governatore blocca tutti i permessi per la costruzione dell’areoporto. Ma la serie tv narrata da Taylor Sheridan racconta anche del conflitto generazionale, di amori perduti o fortuitamente ritrovati.

Ma prima di addentrarci nella narrazione di questa stagione, già dal primo episodio di Yellowstone 5 notiamo fin da subito un cambiamento nello sguardo di John Dutton. Uno sguardo stanco anche se sempre determinato che, una volta raggiunto un ruolo politico importante, guarda indietro al suo passato. Ritorna, quindi, il doppio visto all’inizio nel frame iniziale che scinde Dutton in due: l’uomo politico e il cowboy. Quella del personaggio di Costner in questa stagione sarà una dura prova che farà da collante tra gli episodi.

 

Il selvaggio west

Una metafora quella del selvaggio west in Yellowstone 5 per descrivere – anche – burocrazia, intrighi e alleanze politiche di cui John Dutton chiaramente è già oberato. Abituato a uno stile di vita diverso, l’amministrazione di uno stato risulta essere qualcosa più grande di lui. Per riuscire ad andare avanti si serve dell’aiuto di Beth (interpretata da Kelly Reilly) che nelle cinque stagioni di Yellowstone è sicuramente il personaggio con la linea narrativa più particolare: “Beth è sicuramente la figlia che invidio”. Quello che fa la serie con il personaggio di Beth ricorda lo stesso percorso di Shiv in Succession. Entrambe le serie di successo infatti cercano di restituire una descrizione di due donne di potere che sono pronte a tutto per ottenerlo.

Yellowstone 5 selvaggio west

Sorelle, e prima ancora figlie, di uomini che giocano alla lotta di potere, Beth – come Shiv -tiene le redini della sua famiglia, prima, e della stagione, poi. Alti e bassi, invece, si prospettano all’orizzonte per Jamie Dutton (interpretato da Wes Bentley). Dopo aver visto soffiarsi davanti agli occhi la nomina come governatore adesso subisce passivamente gli ordini della sorella.

Il selvaggio west diventa come una condizione, anche interiore, di tutti i personaggi. Un tumulto, una valanga che ti cade addosso. Il selvaggio west è quello che si abbatte su Kayce (interpretato da Luke Grimes) e Monica (interpretata da Kelsey Chow). Quando quella possibilità di vedere la famiglia allargarsi gli viene strappataa dalle mani a causa di un brutto incidente, la donna inizierà a vedere le cose diversamente. Concretamente però il selvaggio west sta per prendere davvero il largo. Ancora una volta sarà il tema dell’ambiente ad accendere la miccia. Basta un semplice errore da parte dei cowboy del ranch per creare una situazione che si estenderà a macchia d’olio, che la trama porterà anche nella seconda parte Yellowstone 5: lupi del parco di Yellowstone sono stati abbattuti.

Yellowstone 5 Kevin Costner

I ricordi

In questa prima parte di Yellowstone 5 siamo catapultati nei ricordi. Sentiamo quasi la mancanza dell’odore di sterco e del fieno del ranch, lo percepiamo ancora una volta dagli occhi di John Dutton. Il capofamiglia, più che mai in questa stagione, allontanato dal suo ranch appare quasi domato, a tratti irriconoscibile, vinto da una politica troppo complessa. Le immagini però riportano, almeno lo spettatore, tra il verde e tra i boschi. Ne apprezziamo la vista e sopra ogni albero possiamo sentire quasi il profumo di questa terra in cui “non si vede la fine”.

Yellowstone 5, almeno per il momento, in questa prima parte di stagione sembra non aggiungere niente di nuovo al quadro già complesso della trama. Se i ricordi non ci ingannano infatti questi drammi familiari prima tra Keyce e Monica e poi tra Jamie e Beth sono qualcosa di già visto nelle stagioni precedenti. La seconda parte, a detta del creatore della serie sarà molto più “sanguinosa” e noi l’attendiamo con impazienza. Questa prima parte, infatti, cerca di mettere a posto le pedine sulla scacchiera. Lo spettatore però non è in grado di giocare per il momento e sta a guardare il quadro che prende forma dall’alto delle montagne di Yellowstone. Ma i ricordi hanno anche l’effetto opposto, ti scombussolano fino a tal punto da toglierti il sonno, e se sei Beth Dutton di ricordi del genere non riesci più contarli.

La figlia di John in questa stagione appare molto più combattiva ma sa anche trasformarsi in un cavallo imbizzarrito. Beth è consumata dai ricordi laddove invece il marito, Rip (interpretato da Cole Hauser), ne percepisce solo contorni sfumati. Non a caso questi ricordi coincidono con una scoperta importante per Beth che riguarda Jamie e la vita che le ha tenuto nascosto e l’arrivo di Summer (interpretata da Piper Perabo) – nuova consulente ambientale di John. I problemi e la rivalità di Beth vengono tutti a galla proprio sul finale di questa prima parte di Yellowstone 5. Summer e Beth, infatti, insceneranno una lotta ad armi pari, un combattimento quasi alla Kill Bill, difendendosi con le unghie e con i pugni pur di prevaricare.

Yellowstone 5 Beth e Rip

L’ultima cavalcata

Se non piangi guardando la tua famiglia che va via, forse non dovresti averne una”.

L’ultima cavalcata della famiglia Dutton è come un album, lo sfogli, ammiri le foto come si ammira il panorama, ricadendo in quei ricordi così cari ma così lontani. Le atmosfere che accompagnano questo finale della prima parte di Yellowstone 5 sono tristi, cupe, solitarie. Ogni personaggio porterà nella seconda parte il suo bagaglio, il peso di aspettative e rimpianti. Quella scacchiera sta per essere completata e non spetta allo spettatore fare la prima mossa. L’ultima cavalcata coincide anche con il ritorno alla natura di John Dutton che in questa mezza stagione era stato lontano. Parallelamente, mentre la famiglia Dutton si gode l’ultimo momento di pace, la politica pone le ultime pedine nella scacchiera.

Il personaggio di Kevin Costner in questo finale ritrova anche la serenità perduta senza perdere il pungo duro. Prende tutte le decisioni con la lucidità di un leader, la stessa lucidità che gli manca quando invece le scelte politiche lo sovrastano. Il ranch, un cavallo e una sella per un uomo che non ha paura del politicamente scorretto e che si fa beffe degli appuntamenti politici più importanti. Questo è John Dutton. E se questa stagione ha parlato con il cuore mettendo a nudo sentimenti, paure e incertezze dei protagonisti non lo ha fatto a cuor leggero ma per preparare lo spettatore.

La fine di Yellowstone 5 arriverà presto e sicuramente qualcuno non sopravviverà. Rimangono molte domande in sospeso, ma questi primi sei episodi non avevano come finalità quella di essere risolutivi. Nella bolla del Yellowstone Dutton Ranch il finale perfetto è questo: una grande festa, gli amici, la famiglia, nuovi amori. Non c’è politica, non ci sono intrighi, non c’è competizione, ed è quello che in cuor suo, sorridendo, si augura John Dutton.

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RASSEGNA PANORAMICA
Lidia Maltese
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Lidia Maltese
Laureata in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, classe 95. La mia vita è una puntata di una serie tv comedy-drama che va in onda da 27 anni. Ho lo stesso ottimismo di Tony Soprano con l'umorismo di Dexter, però ho anche dei difetti.
yellowstone-5-stagione-kevin-costnerIn questa prima metà di Yellowstone 5 la famiglia Dutton cerca di restare unita mentre i primi drammi si intravedono all'orizzonte. Una mezza stagione di assestamento con pochi drammi ma ricca di significati. John Dutton è pronto a mettere la parola fine a questa storia, ritirandosi per sempre a vita privata nel suo ranch ma prima deve affrontare la sfida del suo mandato da governatore. In questa prima parte prevalgono i ricordi di un tempo passato in cui i personaggi sono intrappolati.