Loki: protagonisti e filmmaker presentano la serie Disney+

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Dopo Wandavision che ha sorpreso il suo pubblico e The Falcon and The Winter Soldier che invece lo ha fatto tornare a territori sicuri, conosciuti e amati, LOKI è la nuova serie che ci riporta nel MCU, e arriva direttamente su Disney+ da mercoledì 9 giugno, per un episodio a settimana, per le prossime sei settimane. Alla guida di questa nuova avventura c’è naturalmente Tom Hiddleston, che interpreta il Dio degli Inganni ormai da dieci anni.

 

“Quando ho saputo che avrei di nuovo interpretato LOKI sono stato travolto da un misto di delizia e sorpresa, penso sia la descrizione più accurata che posso fornire” spiega Hiddleston, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della serie insieme agli interpreti Owen Wilson (Mobius M. Mobius), Gugu Mbatha-Raw (Ravonna Renslayer), Wunmi Mosaku (Hunter B-15) e ai filmmaker Kevin Feige (produttore), Michael Waldron (sceneggiatore) e Kate Herron (regista).

Il ritorno di Loki

“Ero molto eccitato all’idea di tornare – ha continuato Hiddleston – ma dovevo sgranchirmi bene le braccia, perché la fine di LOKI in Infinity War aveva un sapore così definitivo per il personaggio, per il suo arco narrativo, però sapevo che in Endgame sarebbe sparito in una nuvoletta grigia insieme al Tesseract, e quando i creativi mi hanno spiegato che saremmo partiti proprio da lì, allora ho pensato che ci sarebbero state tutte le possibilità da esplorare.”

Kevin Feige, produttore della serie e leader dei Marvel Studios ha parlato così della genesi dello show: “Non lo sapevamo (che avremmo fatto una serie su Loki, ndr) quando abbiamo girato Infinity War, ma lo sapevamo quando abbiamo girato Endgame. Una delle mie cose preferite all’uscita del cinema durante le proiezioni di Endgame è stata che le persone dicevano che ci eravamo dimenticati di Loki, del fatto che fosse sparito così nel nulla, e sapevamo che in produzione c’era già lo show in arrivo su Disney+. Poi quando lo abbiamo annunciato, è stato bello”.

A dirigere tutte le puntate della serie è stata chiamata Kate Herron, la quale con molto candore ha però ammesso che il suo coinvolgimento è stato leggermente pilotato: “Non mi hanno scelta come regista, sono stata molesta, ho stalkerato la produzione in un modo così insistente, che alla fine mi hanno concesso di dirigere la serie”. Ma è sicuro che Herron avesse anche una visione ben precisa e dei riferimenti, soprattutto nella componente thriller dello show, che hanno ammaliato sicuramente i produttori. Tra questi c’è il debito visivo a David Fincher, in particolare a Seven e a Zodiac. E a certificarlo interviene Feige: “Sapevamo che volevamo al centro della scena LOKI e sapevamo che dovevano esserci i viaggi nel tempo, ma tutto il resto ce lo ha messo Kate.”

Le new entry nel MCU

Trai volti che fanno il loro ingresso nel MCU con LOKI, ci sono anche Owen Wilson (Mobius M. Mobius), Gugu Mbatha-Raw (Ravonna Renslayer) e Wunmi Mosaku (Hunter B-15). Per Wilson è stata un’emozione entrare a far parte dell’universo Marvel: “Si tratta di un’emozione forte e te ne accorgi quando cominciano ad uscire foto e trailer, ti accorgi di quanto il pubblico sia affezionato. Prima non capivo il grado di segretezza che c’era intorno alla produzione, adesso mi è tutto chiaro. il mondo intero è affezionato a queste storie e personaggi (…) Non ci è voluto molto a convincermi, è bastata una telefonata con Kate che mi ha messo dentro alla storia di Mobius e Loki, in cui mi ha raccontato del loro rapporto, come nasce e come cresce. E poi il contributo fondamentale è stato di Tom, parlare con lui fuori dal set della storia di Loki, del suo viaggio nel MCU, mi ha molto aiutato a capire il personaggio che avevo davanti, e mi ha aiutato a dare a Mobius le giuste motivazioni. Sono tutti elementi che contribuiscono a cementare il rapporto trai due.”

Gugu Mbatha-Raw interpreta invece Ravonna Renslayer, un altro personaggio dei fumetti che qui trova uno spazio inedito: “Per me è stata come una origin story di un personaggio che i lettori già conoscono. Raccontarne il prima mi è sembrato un modo molto interessante per esplorarlo in maniera inedita, e abbiamo cominciato da zero. Lavorare su questo set è stato come chiudere un cerchio della vita, con Tom e Wunmi (Mosaku) abbiamo studiato insieme. È bello vedere una generazione che cresce con persone che si ritrovano e hanno relazioni di amicizia e si ritrovano sul set, durante la pandemia, dopo che si sono incrociati per corridoi e aule. Quando mi hanno chiesto di interpretare questo ruolo, non sapevo che fosse una chiacchierata per una parte in Loki, ma è stata una chiacchierata al telefono non una audizione e mi hanno convinta subito.”

Un altro volto nuovo del MCU è Wunmi Mosaku, che interpreta invece un personaggio del tutto nuovo, scritto per lo show, Hunter B-15: “Non ho avuto nessun riferimento nei fumetti, e per me è stato meglio, non ho avuto nessuna pressione. Nessuno può dirmi cosa succede o come fare cosa, perché dipende tutto da me! Ma la pressione l’ho sentita comunque entrando nel MCU, una bella pressione, certo, ma poi si è unita una emozione liberatoria, la possibilità di creare da zero un personaggio per questo universo. E pensare che non sapevo di aver fatto questa audizione, o meglio, ne ho fatta una per un progetto segretissimo, e ho pensato che dovesse essere qualcosa di grosso, perché non mi avevano detto neanche il titolo. Poi ho ricevuto una telefonata in cui mi dicevano che ero stata presa per Loki dei Marvel Studios, e io ho risposto ‘ma quando l’ho fatta questa audizione?’. Conosco Gugu e Tom dalla scuola di recitazione, è stato molto eccitante.”

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“Loki è ironico come Tom”

Il tono di Loki (e di Thor) si è modificato nel corso della loro storia cinematografica, tanto che da serio e shakespeariano è diventato quasi comico, o comunque sempre affilato ed ironico. Secondo Kevin Feige, questa possibilità si è aperta in parte perché i fumetti contengono una certa ironia, in parte perché Hemsworth e Hiddleston sono stati in grado di abbracciare questi toni a mano a mano che le storie dei loro personaggi venivano raccontate. “Lo spirito di Tom è in Loki e doveva essere nella serie. Così è stato e abbiamo lavorato per questo. Si possono portare personaggi così in posti molto drammatici, ma tendenzialmente è merito della grandezza dei personaggi e degli attori così, che li interpretano.”

Ma dopo dieci anni nei panni di Loki, viene da chiederselo, Tom Hiddleston è ancora contento di interpretarlo? “Sono molto fortunato, amo interpretare Loki proprio perché ha una enorme range emozionale – spiega l’attore britannico – Non è mai la stessa esperienza e dopo dieci anni c’è ancora qualcosa da esplorare. Tutte le mia conversazioni con i filmmaker e con gli attori sono sempre piacevoli e penso sia perché Loki è complesso e ogni volta ci sono nuovi temi da esplorare.”

Un grande onore grazie ai fan

Ma poi aggiunge: “Non c’è dubbio sul fatto che se io posso interpretarlo è perché sono le persone che lo amano, e per me è gratificante ed è un onore, nel tempo mi sono accorto di ciò che rappresenta per tutti, alcuni amano il suo essere un antagonista, altri amano la sua ironia, altri non lo sopportano, altri sono trasportati dalla sua vulnerabilità, dal senso di essere molto umano che dà il suo essere vulnerabile. E io devo molto a tutti questi aspetti che sono stati scritti sul personaggio da tutti quelli che lo hanno raccontato, dai creatori a fumetti, da chi ha fatto le storie fino a tutti quelli che ne hanno scritto per il cinema, dal primo film a questa serie.”

Loki sarà disponibile su Disney+ dal 9 giugno con un episodio a settimana per sei settimane.

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