Marvel 616, recensione della nuova serie Disney+

Marvel 616 recensione serie tv

Fenomeno di nicchia, diseducativo e “solo per maschi”. Nel corso della sua lunga vita il fumetto di supereroi ha dovuto fronteggiare diverse minacce e accuse, e i fumetti Marvel, in quanto principali (insieme alla DC Comics) produttori di questo tipo di storie, hanno costruito la loro storia ai margini del mondo della cultura per tanti decenni, fino ad arrivare a noi.

 

Nel raccontare episodi, personaggi, professioni e appassionati dei fumetti Marvel, la serie antologica Marvel 616, disponibile su Disney+ a partire dal 20 novembre, analizza proprio questa storia che dall’ostilità delle istituzioni si è poi guadagnata non solo un posto d’onore negli scaffali della cultura contemporanea, ma anche un ruolo ricorrente nella cultura pop, che permea la quotidianità in maniera così simbiotica che ormai non ci si fa neanche più caso.

Marvel 616 esplora come la ricca eredità Marvel di storie, personaggi e creatori viva anche nel mondo esterno. Ogni documentario, diretto da un regista differente con uno sguardo differente, approfondisce gli intrecci tra narrazione, cultura pop e fandom nell’Universo Marvel. Gli episodi di questa serie antologica affronteranno argomenti che includono tutti gli artisti Marvel di fama mondiale e le donne pioneristiche di Marvel Comics, alla scoperta dei personaggi Marvel “dimenticati”, ma esploreranno anche il ruolo che i fumetti, e i fumetti Marvel in particolare, hanno avuto e hanno nella vita di molti.

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Guarda il trailer di Marvel 616

Marvel 616La serie è prodotta da Marvel New Media, con il coinvolgimento di Joe Quesada, Shane Rahmani, Stephen Wacker, John Cerilli, Harry Go e Sarah Amos in veste di produttori esecutivi, insieme a Supper Club, con il contributo di Jason Sterman, Brian McGinn e David Gelb.

In 8 episodi, Marvel 616 affronta diversi argomenti, dalla presenza delle donne nella filiera creativa e produttiva dei fumetti della Casa delle Idee, al significato dell’essere cosplayer, passando per il folle Spider-Man giapponese e per il geniale episodio Lost and Found, che va a scavare nelle cantine Marvel, alla ricerca dei personaggi di scarso successo e giustamente dimenticati.

Ogni episodio ha poi il suo tono e il suo linguaggio, dall’ironia di Lost and Found, si passa al racconto cronologico e articolato della presenza femminile nel mondo dei fumetto, fino all’approccio più umanista ed emozionato quando si tratta di cosplayer e di quello che questo bizzarro passatempo può rappresentare per molte persone, nerd e non solo.

Dopo Pixar – dietro le quinte, arrivato il 13 novembre sulla piattaforma, anche Marvel 616 si propone di raccontare il back stage, non solo della produzione di fumetti, ma anche di quello che significa appartenere ad una famiglia così vasta, diversificata e presente, in ogni aspetto della quotidianità.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
marvel-616-serie-marve-disneyMarvel 616 si propone di raccontare il back stage, non solo della produzione di fumetti, ma anche di quello che significa appartenere ad una famiglia così vasta, diversificata e presente, in ogni aspetto della quotidianità.