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Sulla carta poteva essere uno dei peggiori episodi della storia di The Walking Dead: lunghi dialoghi, pochissima azione e soprattutto la scelta azzardata di focalizzarsi sulla coppia meno interessante tra i gruppi formati dopo l’abbandono della prigione. Un Daryl (Norman Reedus) relegato nelle ultime due stagioni a muto balestriere ammazza zombi e una Bet (Emily Kinney) diventata famosa nel corso della serie solo per qualche ninna nanna cantata alla piccola Judith. Tuttavia, a parte un finale eccessivo e qualche scelta forzata, la strana coppia formata dai due superstiti si rivela essere, minuto dopo minuto, come la meglio approfondita da un punto di vista dello sviluppo psicologico e come l’esempio narrativo che gli sceneggiatori della serie dovrebbero seguire per il racconto di tutti gli altri personaggi.

 
 

Tra attacchi zombi e pranzi non proprio prelibati Daryl e Beth sono ormai ai ferri corti. Beth, infastidita dall’atteggiamento sempre più schivo e silenzioso di Daryl, è decisa a dare una scossa alla situazione. Così pensa bene di andare a trovare un po’ di alcool e di farsi il suo primo bicchiere, in nome di quella voglia di vivere (e non solo di sopravvivere) che l’aveva contraddistinta negli ultimi tempi.

I due arrivano ad un Country Club ma l’unica bottiglia che trovano è un liquore alla pesca. Non potendo assolutamente permettere che la prima sbornia di Beth sia sancita da un misero drink fruttato Daryl conduce la ragazza ad una piccola distilleria artigianale che tempo prima aveva scoperto con Michonne (Danai Gurira). Buttato giù il primo bicchiere Beth esorta Daryl ad unirsi a lei che, nonostante un’iniziale titubanza, accetta. Ed è a questo punto che viene fuori tutto il rimosso di Daryl: una vita non facile con un padre alcolista e un fratello, Merle, spacciatore, vissuta costantemente con il timore di essere un buono a nulla. Alla fine, sarà proprio Beth a consolarlo e a convincerlo, in segno di chiusura con il passato, a dare fuoco a quella distilleria.

The Walking Dead 4x12

Nonostante la struttura frammentata di queste ultime puntate e quindi (in teoria) uno sviluppo più superficiale della vicenda, gli sceneggiatori della serie hanno trovato il modo in quest’episodio, ma in generale in tutta la seconda parte di stagione, di darci un ritratto più profondo e più sfaccettato dei personaggi protagonisti e di conseguenza maggiore immedesimazione ai fatti raccontati. Quasi un ritorno alle atmosfere di Frank Darabont, ma con il pathos di Scott M. Gimple. Il pericolo a questo punto è di non riuscire a contenere nelle quattro puntate che rimangono tutte le possibili evoluzioni dei vari gruppi e di mettere forse un po’ troppa carne al fuoco. La domanda è sempre la solita: c’era davvero bisogno di sprecare quasi tutta la metà della quarta serie con quell’inutile virus alla prigione?

The Walking Dead 4×12

The Walking Dead 4 è la quarta stagione della serie tv The walking Dead ideata dal regista Frank Darabont e basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman e trasmessa dal canale americano AMC.

In The Walking Dead 4 protagonisti sono Rick Grimes interpretato da Andrew Lincoln, Lori Grimes interpretata da Sarah Wayne Callies, Andrea interpretata da Laurie Holden, Glenn Rhee interpretato da Steven Yeun, Carl Grimes interpretato da Chandler Riggs, Daryl Dixon interpretato da Norman Reedus, Carol Peletier interpretata da Melissa McBride, Merle Dixon interpretato da Michael Rooker, Morgan Jones interpretato da Lennie James, Hershel Greene interpretato da Scott Wilson, Maggie Greene interpretata da Lauren Cohan, Beth Greene interpretata da Emily Kinney, Michonne interpretata da Danai Gurira e Philip Blake/Il Governatore interpretato da David Morrissey.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Judith Grimes interpretata da Cailey Fleming, Tyreese Williams interpretato da Chad Coleman, Sasha Williams interpretata da Sonequa Martin-Green.

La serie racconta di Rick Grimes è un vice-sceriffo della Georgia che viene ferito in servizio durante uno scontro a fuoco. Al suo risveglio in ospedale si rende tuttavia conto che il virus che sembrava essere stato messo sotto controllo poco prima del suo incidente ha preso piede risvegliando i morti, che si tramutano in degli zombie che attaccano i vivi. Riuscito ad uscire dalla città e riunitosi alla sua famiglia e ad altri superstiti, Rick guiderà il suo gruppo alla ricerca di un luogo sicuro scoprendo presto che la minaccia maggiore non sono le diaboliche creature ma gli esseri umani rimasti, guidati unicamente dall’istinto di sopravvivenza.

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