Dopo la parentesi
fanciullesca con Le avventure di Tintin – Il segreto
dell’Unicorno e War Horse, Steven Spielberg torna alla regia dei
film storici. Schindler’s List e Salvate il
Soldato Rayan hanno dimostrato come il regista sapesse
trattare argomenti quali la shoah e la Seconda Guerra Mondiale
vincendo persino l’Oscar. Ma il lavoro che c’è dietro
Licoln è un percorso diverso intrapreso con
Il Colore Viola (1985) seguito poi con
Amistad (1998) che va a concludere il discorso sulla
trilogia abolizionista, altro tema caro al regista.
Il film verte sulla figura Abraham Lincoln e racconta esclusivamente gli ultimi quattro mesi del suo mandato, nel quale ha affrontato gli eventi chiave della storia americana: la Guerra Civile, la consolidazione dell’Unione, l’abolizione della schiavitù e l’approvazione del 13° emendamento. Tutti questi fatti hanno consegnato il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America alla storia e lo hanno portato ad essere fonte di ispirazione per molti personaggi politici contemporanei, lo stesso regista, ha ammesso che era ossessionato da fare un film su di lui da dieci anni e che rimase profondamente colpito quando visitò il Lincoln Memorial.
La sceneggiatura è stata scritta da Tony Kushner ed è basata dal Best Seller Team of Rivals: The Political Genius di Lincoln, scritto dal Premio Pulitzer Doris Kearns Goodwin. Il lavoro dell’adattamento ha richiesto un lavoro di sei anni, per quanto corposo e intenso fosse libro, che secondo fonti attendibili, ha influenzato il pensiero di Barack Obama.
L’intento di Spielberg
è quello di raccontare la passione di quest’uomo nel tracciare un
percorso di fronte ad una nazione distrutta, fotografando
soprattutto l’umanità e la semplicità nel portare alla luce i
momenti più pericolosi e rivelatori del leader americano,
dipingendolo come un persona divertente ma solenne, comandante
astuto e padre vulnerabile che voleva spronare il popolo americano,
e i diversi schieramenti del congresso, a modificare la rotta e
puntare più in alto, verso un bene maggiore per tutti gli
uomini.
Per un film con queste sfumature il regista ha puntato tutto sull’interpretazione convocando a sé attori del calibro di Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader, Hal Holbrook e Tommy Lee Jones.
Mentre dal punto di vista artistico si è affidato ai collaboratori storici quali il direttore della fotografia Janusz Kaminski, lo scenografo Rick Carter, la costumista Joanna Johnston, il montatore Michael Kahn e compositore John Williams.
Il film uscirà in Italia il 24 Gennaio 2013, mentre in America è uscito lo scorso 8 Ottobre e fino ad oggi il film ha ricevuto, 7 nomination ai Golden Globe, il riconoscimento dell’AFI Award e della New York Film Critics Circle Awards ed infine 4 nomination agli Screen Actors Guild Awards. Biglietto estremamente interessante per l’85°edizione degli Accademy Award.
A seguire la nostra gallery del film:
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