E’ dai tempi di William
Friedkin e del suo Esorcista che
la possessione al cinema ha assunto non solo il ruolo di
spauracchio prediletto da registi e sceneggiatori, ma anche quello
di grande elemento di intrattenimento per gli amanti delle storie
di fantasmi, spiriti e demoni. Due anni fa, era il 2011,
Insidious ci aveva regalato forti
emozioni che ci ha fatto ricordare da vicino il terrore puro visto
e raccontato al cinema nei suoi anni d’oro.
Forte di un grande successo in patria
e in tutto il mondo, e soprattutto di una squadra creativa che lo
accompagna in ogni suo progetto (tra gli altri lo sceneggiatore
Leigh Whannell, che lo ha seguito anche nel cult
Saw – L’enigmista), il regista
James Wan porta al cinema per la seconda volte le
disavventure della famiglia Lambert. Dal successo del primo film
possiamo già prevedere che Insidiuos 2
sarà una vera garanzia, soprattutto perché, così come il
leggendario Scream, è una storia dell’orrore che segue le
vicissitudini fuori dall’ordinario di una famiglia e quindi degli
stessi personaggi che con il tempo impareranno a fare i conti con
gli spiriti e con un passato oscuro da cui viene generato lo stato
attuale delle cose.
In questo secondo capitolo ritroviamo la famiglia Lambert alle prese con un trasloco e con una nuova casa. I nostri protagonisti tentano di rimettere insieme le loro vite e i loro legami dopo le traumatiche esperienze vissute nella “vecchia casa”, ma qualcosa ben presto farà capire loro che non c’è spostamento o trasloco che possa arginare un male che è fortemente legato alle loro stesse vite e al loro stesso passato.
Il film, che arriverà da noi il prossimo 10 ottobre, ha già fatto record d’incassi negli Stati Uniti, il che ci fa ben sperare per un sequel all’altezza delle atmosfere cupe e strabordanti di suspence che hanno fatto la fortuna del primo Insidious.
A guidarci in questa seconda disavventura ritroviamo i Lambert al completo, interpretati ancora da Patrick Wilson, Rose Byrne, Lin Shaye e Ty Simpkins qui impegnati ad indagare su un mistero risalente all’infanzia, un evento oscuro responsabile degli eventi di possessione che si trovano adesso a contrastare.