Machete Kills: Danny Trejo torna ad uccidere

Machete Kills recensione 2 Se volete andare a vedere un film in cui donne belle, tamarre e seminude sparano proiettili a mitraglietta dal reggiseno o con tanga dalle protuberanze particolari, Machete Kills è stato girato per voi. La pellicola, scritta e diretta da Robert Rodriguez (Sin City e Planet Terror) è il sequel di Machete del 2010, e uscirà nelle sale italiane il 7 novembre. A parte rilevare che il suddetto reggiseno è ampiamente copiato da quello di Xena: Principessa guerriera, in questo seguito i cammeo e le partecipazioni illustri sono più numerose di quelle del lungometraggio precedente. Oltre al protagonista, il granitico e mono espressivo Danny Trejo, ci sono, nell’ordine, Amber Heard, ultima fiamma di Johnny Depp, poi Mel Gibson e Demian Bichir, nella parte dei cattivi, Antonio Banderas, Lady Gaga, Cuba Gooding Jr., e di nuovo Jessica Alba che, per l’interpretazione di Machete del 2010, meritò il premio come Peggior attrice non protagonista da Razzie Awards.

 

Machete Kills recensione posterLa trama. Il presidente degli Stati Uniti ingaggia l’ex agente federale Machete per eliminare un trafficante di armi e un pazzo rivoluzionario messicano che vuole lanciare un missile su Washington e destabilizzare l’ordine mondiale. Per compiere la missione e scongiurare l’avvento dell’anarchia nel paese, l’agente si farà aiutare, tra gli altri, da una finta reginetta di bellezza, Miss San Antonio. Il film è stato presentato negli Stati Uniti a ottobre, ma rispetto al precedente è stato un flop, sia al botteghino che agli occhi della critica, che non ha apprezzato né le scene di violenza, ancora più estreme rispetto a quelle del precedente lavoro, né il continuo ricorso a personaggi e sequenze sempre più shockanti e che spesso rasentano il ridicolo. Questa dimensione, sicuramente voluta da Rodriguez, è sembrata eccessiva anche a quella stampa che aveva recensito positivamente il film del 2010, elogiando la satira sulla questione dell’immigrazione e quella del razzismo. Questi elementi sono presenti anche in Machete Kills, ma soffocati dal caravanserraglio che si pone a metà strada tra fumetto, film di serie B e videoclip che Rodriguez, una volta di troppo, trascina alle sue estreme conseguenze.

Una particolare menzione va alla presenza di Charlie Sheen che veste i panni del presidente degli Stati Uniti. Nei titoli di presentazione e di coda, l’attore di Hot shots! è quotato con il suo vero nome, Carlos Estévez, a mo di provocazione a proposito della discriminazione nei confronti delle comunità ispaniche negli Stati Uniti.

Non si può non considerare che il film esce proprio nel periodo dello scandalo intercettazioni, mentre Obama è nell’occhio del ciclone e gli americani non ammetterebbero mai che, forse, sarebbe stato davvero meglio dare il voto all’ispanico Charlie Sheen.

Machete Kills recensione

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