Woody Allen a Parigi: il regista torna in Europa con un super cast

Midnight in Paris film

In Midnight in Parigi di Woody Allen Gil Pender, sceneggiatore hollywoodiano di successo, tornare a Parigi sembra l’occasione della vita: finalmente, potrà dedicarsi a scrivere il suo romanzo e diventare un vero scrittore, ispirato da tutti i luoghi dei suoi autori preferiti e dal ricordo di quella che per lui, eterno sognatore, sarebbe l’epoca perfetta in cui vivere: i ruggenti anni 20′. Peccato che Inez, la fidanzata con cui Gil è prossimo alle nozze che lo ha accompagnato in vacanza  insieme ai genitori, sia tutto fuorché interessata alle aspirazioni del fidanzato: americana fino al midollo e incapace di vivere altrove che in patria, la giovane è attratta solo dal lato modaiolo e turistico della città e sembra decisamente affascinata da Paul, suo ex professore universitario incontrato per caso nella Ville Lumiere e sempre pronto a umiliare Gil, mettendosi in mostra con le sue infinite conoscenze e pretendendo di avere sempre ragione.

 

Per sfuggire all’ennesima serata col pedante Paul, Gil inizia a camminare senza meta per le strade di Parigi, fino a quando a mezzanotte uno strambo gruppo di persone gli offre un passaggio a bordo di un’auto d’epoca: sarà un viaggio nel tempo straordinario, che ogni notte a mezzanotte lo porterà alla scoperta della Parigi degli anni 20′ e a conoscere i più grandi scrittori e artisti della “Generazione Perduta”, da Francis Scott e Zelda Fitzgerald a Getrude Stein, da Salvador Dalì a Ernest Hemingway e in fine Adriana, modella di Picasso e donna ideale. Un’imbarazzante situazione è però dietro l’angolo: vivere la vita che ha sempre sognato rifugiandosi nel passato o accettare la realtà e vivere il presente?

Dopo aver omaggiato gli inquietanti misteri di Londra e le trasgressioni di una Barcellona che non dorme mai, per Woody Allen l’incontro con la regina di cuori delle capitali europee era ormai inevitabile: Midnight in Paris, presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes con grande successo arriva finalmente in Italia, dopo aver incasso ben 55 milioni di dollari negli States diventando uno dei maggiori successi del regista di “Manhattan”, da sempre più amato in Europa che in Patria(il suo ultimo grande successo commerciale fu “Hanna e le sue Sorelle” e incassò 40 milioni di dollari nel lontano 1986, mentre il suo penultimo lavoro”incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” fu un disastro al botteghino); un risultato sorprendente che potrebbe lanciare la pellicola verso la corsa agli Academy Awards, con probabili  nominations per il miglior film e la miglior fotografia dell’iraniano Darius Khondji.

Per il suo nuovo film Allen ha chiamato Owen Wilson, nei panni di uno sceneggiatore Hollywoodiano insoddisfatto che è l’ennesima incarnazione del regista e Rachel McAdams, per una volta non nel ruolo della prima donna ma egualmente in parte come fidanzata snob e insofferente: i due tornano quindi insieme sul set a undici anni dalla commedia “2 single a nozze”, una pellicola che aveva lasciato un pregiudizio sull’idoneità di Wilson al ruolo di Gil favorendo invece la scelta della McAdams: «Owen Wilson è un bravo attore e l’ho ammirato a lungo. Non avevo però a disposizione un ruolo adatto a lui ed in effetti non credevo potesse recitare in questo», ha dichiarato il regista «Per anni ho ritenuto che fosse un tipo troppo “californiano”, troppo biondo, troppo un ragazzo da spiaggia. Lo trovavo sbagliato. Di una cosa però ero sicuro, di voler lavorare assolutamente con Rachel. L’avevo vista nel film e l’avevo trovata sensazionale, bellissima, sexy e divertente».

Ad essere a lungo chiacchierato dai giornali non è stato però il ricchissimo cast che conta di Marion Cotillard, Adrien Brody, Katie Bates e Tom Hiddleston, ma la prova attoriale della Premiere Dame Carla Bruni, voluta con insistenza nel progetto per una parte a lungo avvolta nel più fitto mistero, poi rivelatasi quella di un’abbastanza innocua guida turistica del Museo Rodin.

Girato interamente nella capitale francese, Midnight in Paris è stato definito dal regista la sua “lettera d’amore a Parigi”( un amore già ampiamente dimostrato in “Tutti Dicono I Love You”):  «Il mio film celebra il grande amore che un uomo prova per Parigi – ha detto Allen – e, allo stesso tempo, esplora l’illusione della gente, nel momento in cui si pensa che una vita diversa potrebbe essere migliore ».

Numerosissime le locations indimenticabili, alcune più turistiche di altre ma egualmente imperdibili per tutti gli amanti della città e per quelli che devono ancora scoprirla: sei giardini della Reggia di Versailles sono facilmente riconoscibili come lo è l’Île de la Cité o il Museo Rodin, una vera chicca sono invece i Giardini di Monet a Giverny, Rue Montagne St. Genevieve(dove Gil inizia il suo viaggio nel tempo ogni sera a mezzanotte), la libreria Shakespeare and Co. sulla Rive Gauche (recentemente oggetto di uno splendido corto di Spike Jonze) e il ristorante Maxim de Paris, perla dell’Art Noveau. Prima di arrivare nelle sale italiane il 2 dicembre, Midnight in Paris sarà presentato in Anteprima al  Torino Film Festival.

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Alessia Carmicino
Nata a Palermo nel 1986 , a 13 anni scrive la sua prima recensione per il cineforum di classe su "tempi moderni": da quel giorno è sempre stata affetta da cinefilia inguaribile . Divora soprattutto film in costume e period drama ma può amare incondizionatamente una pellicola qualunque sia il genere . Studentessa di giurisprudenza , sogna una tesi su “ il verdetto “ di Sidney Lumet e si divide quotidianamente fra il mondo giuridico e quello cinematografico , al quale dedica pensieri e parole nel suo blog personale (http://firstimpressions86.blogspot.com/); dopo alcune collaborazioni e una pubblicazione su “ciak” con una recensione sul mitico “inception” , inizia la sua collaborazione con Cinefilos e guarda con fiducia a un futuro tutto da scrivere .