Charlize Theron è la protagonista di Atomica Bionda, film diretto da David Leitch (John Wick) e basato sulla graphic novel The Coldest City di Antony Johnston e Sam Hart. Theron interpreta Lorraine Broughton, un’agente dell’MI6 inviata a Berlino nel novembre 1989, poco prima della caduta del Muro. La sua missione è incontrare l’operativo David Percival (James McAvoy) e recuperare una lista che contiene i nomi di tutte le spie britanniche infiltrate a Est e a Ovest.
Il film unisce scene d’azione viscerali, che mostrano la forza di Theron come eroina, a una trama complessa e piena di doppi giochi. Dietro gli inseguimenti e i combattimenti si cela infatti un intricato intreccio di spionaggio che porta a un finale sorprendente.
Cosa succede nel finale di Atomica Bionda
Il tradimento di Percival e la sua morte – All’inizio del film, l’agente Gasciogine viene assassinato da un sicario sovietico, Bakhtin, che gli ruba un orologio contenente la lista e l’identità di Satchel, una talpa che vende segreti ai russi. Lorraine viene mandata a Berlino per recuperare l’orologio ed eliminare Satchel.
Arrivata in città, la sua copertura salta subito, e sia i russi sia Percival iniziano a muoversi contro di lei. Percival, che commercia con entrambi i fronti, ha ormai abbandonato la lealtà verso l’MI6 e pensa solo ai propri interessi.
Lorraine deve aiutare a far fuggire un ufficiale della Stasi, Spyglass, che conosce il contenuto della lista. Ma Percival lo tradisce e lo uccide, per evitare che ci sia un’altra copia in circolazione. Intanto, Lorraine inizia una relazione con l’agente francese Delphine Lasalle, che aveva raccolto prove fotografiche contro Percival. Quest’ultimo però scopre tutto, la assassina e affronta Lorraine. Durante lo scontro, le rivela di non essere Satchel, ma viene comunque eliminato da lei.
Chi è Satchel?
Lorraine Broughton è Satchel e anche una tripla agente – La verità viene rivelata nel finale: Lorraine è in realtà Satchel, la spia doppiogiochista. È lei ad aver tradito Gasciogine e a lavorare con i russi. Durante il debriefing a Londra manipola le prove per far credere che Satchel fosse Percival e dichiara di non avere la lista.
Poi, a Parigi, incontra Bremovych, l’agente sovietico che l’aveva avvicinata prima. Fingendo di collaborare, lo uccide insieme ai suoi uomini e rivela il colpo di scena definitivo: Lorraine è una tripla agente. Dietro la falsa identità di Broughton, in realtà ha sempre lavorato per la CIA. Conclusa la missione e recuperata la lista, ottiene finalmente di “tornare a casa” negli Stati Uniti.
Il punto di vista del regista
Il regista David Leitch ha spiegato che il colpo di scena finale era disseminato di indizi lungo tutto il film. Ha voluto realizzare un’opera che, pur avendo l’energia di un blockbuster estivo, mantenesse la complessità narrativa tipica dei thriller di spionaggio. Ha dichiarato di aver sfidato il pubblico a guardare il film due volte, perché solo così si possono cogliere i segnali nascosti che preparano la rivelazione finale.
Il vero significato del finale di Atomica Bionda
Non ci sono eroi nello spionaggio – Il film mette in scena un mondo dove nessuno è innocente. Lorraine non è l’eroina che sembra, ma un’assassina manipolata dalla CIA e dall’MI6. La Gran Bretagna e gli Stati Uniti, pur alleati, dimostrano di non fidarsi l’uno dell’altro, e i loro metodi risultano tanto spietati quanto quelli dei russi.
Lorraine, costretta a vivere sotto una falsa identità e usata come pedina in un gioco di potere, incarna questa ambiguità: non combatte per ideali, ma per sopravvivere e riconquistare la propria libertà. Anche Percival, che pensa solo ai suoi interessi, è un altro esempio di come nello spionaggio nessuno sia un vero “buono”.
Il messaggio finale è chiaro: nello spionaggio non esistono eroi. Ogni agente è al tempo stesso vittima e carnefice, e le nazioni non sono moralmente migliori le une delle altre. Atomica Bionda mostra un mondo dominato da menzogne, doppi giochi e sangue, dove tutti — senza eccezioni — sono colpevoli.