Il finale della trilogia di Superman di Zack Snyder avrebbe risolto i suoi problemi “divini”

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Se il DCEU avesse seguito la visione di Zack Snyder così come era stata pensata, le critiche sulla rappresentazione “divina” di Superman sarebbero state affrontate. Interpretato da Henry Cavill, non si può negare che l’Uomo d’Acciaio del DCEU sia stato raffigurato con forti parallelismi con un salvatore divino, una figura fortemente cristologica. Sebbene questa inquadratura sia stata spesso controversa, Zack Snyder ha confermato che doveva essere parte di un arco narrativo più ampio che avrebbe visto Superman riconnettersi con la sua umanità.

In seguito alla cancellazione dello Snyderverse del DCEU, Warner Bros. si sta preparando a lanciare un nuovissimo universo DC con James Gunn e Peter Safran al timone. Tuttavia, Zack Snyder ha continuato a rivelare e parlare di ciò che sarebbe stato in cantiere oltre Justice League. Ciò include quello che avrebbe potuto essere un finale molto avvincente per il Superman di Henry Cavill per quanto riguarda le percezioni del mondo e delle sue masse che sarebbero arrivate a vedere l’Uomo d’Acciaio come un dio letterale.

In L’Uomo d’Acciaio del 2013, Superman si rivela al mondo all’età di 33 anni (la stessa età che aveva Gesù quando fu crocifisso). Avendo scoperto il suo scopo dal suo vero padre Jor-El che non era di questo mondo, ci sono molti parallelismi tra Superman e Cristo nel primo film DC di Zack Snyder, incluso un momento piuttosto evidente in cui Jor-El racconta che il suo figlio che può salvare il mondo, poco prima che Kal-El voli nell’orbita terrestre con le braccia tese (come se fosse già su una immaginaria croce).

I parallelismi con Gesù e le rappresentazioni di Superman come un Salvatore simile a un dio continuano certamente in Batman v Superman: Dawn of Justice con l’umanità che innalza ma poi rifiuta Superman. Allo stesso modo, questo culmina anche con Superman che si sacrifica per fermare Doomsday prima di resuscitare, come visto in Justice League. In verità, è una visione molto fondata su come il mondo reale possa accettare qualcuno con un così grande potere come Superman, un essere che senza dubbio incontrerebbe la stessa quantità di critiche e riverenza.

La rappresentazione di Superman nel DCEU è stata certamente controversa per alcuni spettatori in base al modo in cui venivano rappresentati i Supermen live-action del passato. Tuttavia, Snyder ha recentemente confermato in un’intervista a GQ che questo status divino per Superman faceva tutto parte di un arco narrativo generale che si sarebbe concluso con Superman che si riconnetteva maggiormente con la sua umanità:

Avrebbe dovuto soccombere all’Anti-vita, essere distrutto, riportare indietro l’orologio e poi avere la sua possibilità per questa battaglia contro Darkseid. Se vuoi… questo avrebbe posto fine alla sua trilogia nel diventare questo guardiano e, in un certo senso, lo avrebbe riportato alla sua umanità.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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