Nightmare – Dal profondo della notte: la spiegazione del finale del film

-

Il film horror Nightmare – Dal profondo della notte (1984) si colloca in un momento centrale della filmografia di Wes Craven, segnando un passaggio decisivo dopo opere come L’ultima casa a sinistra e Le colline hanno gli occhi. Con questo film il regista introduce una nuova figura di antagonista e un modo diverso di concepire l’orrore, portandolo dal mondo fisico a quello onirico. Craven utilizza l’idea del sogno come spazio narrativo per esplorare paure intimamente radicate, dando vita a un linguaggio visivo e tematico che diventerà uno dei tratti distintivi della sua carriera.

Il film contribuisce inoltre a cambiare il genere horror degli anni Ottanta, dominato fino ad allora dagli slasher tradizionali, inserendo elementi sovrannaturali che si intrecciano con il subconscio dei personaggi. La scelta di far agire il villain Freddy Krueger in un territorio che sfugge alle regole della realtà rende il meccanismo della paura più imprevedibile, aprendo la strada a nuove sperimentazioni nel cinema dell’orrore. Allo stesso tempo, il film affronta temi come il senso di colpa collettivo, la rottura del rapporto di fiducia tra genitori e figli e la fragilità del confine tra realtà e immaginazione.

L’impatto culturale di Nightmare – Dal profondo della notte è stato tale da generare una lunga saga composta da sequel, crossover e un remake, trasformando Freddy Krueger in una delle icone più riconoscibili del genere horror. Il primo capitolo rimane però quello più legato alla visione originale di Craven, capace di combinare allegoria e tensione in un racconto che utilizza il sogno come arma narrativa. Nel resto dell’articolo verrà proposta una spiegazione dettagliata del finale, analizzando il suo significato e il modo in cui dialoga con i temi principali del film.

Nightmare - Dal profondo della notte film

La trama di Nightmare – Dal profondo della notte

La storia di Nightmare – Dal profondo della notte segue un gruppo di adolescenti di Springwood che inizia a essere tormentato da incubi inquietanti, tutti accomunati dalla presenza di un misterioso uomo sfigurato, armato di un guanto con lame affilate al posto delle dita. Questi sogni non sono semplici manifestazioni dell’inconscio: hanno un’intensità così reale da lasciare i ragazzi spaventati e incapaci di comprendere cosa stia accadendo, mentre la linea tra sonno e veglia sembra assottigliarsi pericolosamente.

Al centro della vicenda c’è Nancy Thompson, una ragazza intelligente e determinata che inizia a collegare gli incubi dei suoi amici e a sospettare che qualcosa di più oscuro stia influenzando le loro vite. Mentre gli adulti appaiono incapaci – o poco disposti – ad aiutarla, Nancy decide di affrontare il mistero di persona, cercando di capire chi sia la figura che li perseguita nei sogni e come fermarla prima che diventi impossibile sfuggirle.

La spiegazione del finale del film

Nel terzo atto, Nancy decide di affrontare direttamente Freddy Krueger dopo l’omicidio di Glen e l’isolamento crescente in cui si ritrova. Conscia del fatto che nessun adulto può aiutarla, prepara una serie di trappole nella sua casa e costringe Krueger a seguirla dal mondo dei sogni a quello reale. Il suo piano riesce: riesce a trascinarlo fuori dal sogno, colpirlo con gli ordigni improvvisati e incendiarlo, attirando l’attenzione del padre e della polizia, che stanno indagando sulla morte di Glen. Sembra che il confronto finale sia finalmente giunto.

Quando i poliziotti entrano in casa, però, Krueger non è dove Nancy lo aveva imprigionato. Nancy e suo padre lo trovano invece nella camera di Marge, ancora avvolto dalle fiamme, mentre tenta di soffocarla. Don spegne il fuoco, ma Krueger e Marge scompaiono misteriosamente all’interno del letto. Poco dopo, Krueger riemerge alle spalle di Nancy, rivelando che la barriera tra sogno e realtà è ormai del tutto compromessa. A quel punto Nancy comprende che l’unico modo per fermarlo non è lo scontro fisico, ma eliminare la paura che gli dà forza.

Johnny Depp in Nightmare - Dal profondo della notte

La scelta di negare potere a Krueger voltandogli le spalle segna il momento chiave del finale. Nancy capisce che Freddy non può esistere senza la paura delle sue vittime: è un’entità che si nutre del terrore dei ragazzi di Elm Street, proiezione della violenza e del senso di colpa generati dagli adulti. Rifiutandosi di provare paura, Nancy lo priva della sua fonte primaria di energia, costringendolo a dissolversi. Questa soluzione conclude simbolicamente il percorso della protagonista, che passa dalla passività al controllo sul proprio incubo.

Ciò che segue, tuttavia, introduce un’ambiguità che mette in discussione la vittoria della protagonista. L’apparente ritorno alla normalità — la madre viva, gli amici illesi, il mattino luminoso — è incrinato dalla comparsa dell’auto con i colori di Freddy e dal rapimento finale della madre. Questo epilogo suggerisce che la minaccia non è davvero eliminata: Krueger potrebbe essere ancora vivo, oppure Nancy è ancora intrappolata in un sogno da cui non è riuscita a svegliarsi. Il film lascia volutamente irrisolto il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato.

Il messaggio finale del film riguarda l’impossibilità di rimuovere completamente traumi e paure collettive. Freddy nasce dalle azioni dei genitori e si perpetua nei sogni dei figli, diventando una figura che rappresenta il passato che ritorna e non può essere cancellato con facilità. Nightmare – Dal profondo della notte mostra come ignorare un trauma o tentare di seppellirlo non lo faccia svanire, ma anzi gli permetta di tornare con maggiore forza. Il film invita a considerare che il vero confronto con l’orrore richiede consapevolezza, responsabilità e la capacità di non lasciarsi guidare dalla paura.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
- Pubblicità -

ALTRE STORIE

- Pubblicità -