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Road to Oscar 2017: il migliore attore non protagonista

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Road to Oscar 2017: il migliore attore non protagonista

Oscar 2017: tutto è quasi pronto per la notte più scintillante – e cinefila – dell’anno; gli Accademy Awards sono vicini e solo il 26 Febbraio verranno rivelati i nomi dei vari vincitori, in un’annata scandita da musical patinati omaggio del passato “made in Hollywwod – land”, racconti di formazione (metropolitana), quieti drammi dell’animo, tesi neo – western macchiati dal petrolio, sbarchi alieni dall’oscuro messaggio simbolico e on the road dello spirito sulle tracce delle proprie origini. Chi sbaraglierà la concorrenza? Nell’attesa, non si può far altro che focalizzare l’attenzione sui vari nominati, scegliendo il proprio cavallo vincente sul quale puntare in attesa della grande sfida.

Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione

Road to Oscar 2017: il migliore attore non protagonista

oscar 2017

Analizziamo da vicino i cinque candidati nella categoria Miglior Attore Non Protagonista.

Lucas Hedge per Manchester by the Sea

Lucas Hedge è il più giovane della lista: nato nel 1997 a Brooklyn, figlio d’arte – padre sceneggiatore e madre poetessa – ha iniziato a recitare dalla tenera età di dieci anni debuttando nel film firmato dal padre L’Amore Secondo Dan; dopo aver collezionato prestigiose collaborazioni con registi come Wes Anderson, Terry Gilliam e Jason Reitman è grazie a Kenneth Lonergan che ottiene la sua prima nomination agli Oscar, interpretando il ruolo del nipote sedicenne di Lee Chandler (Casey Affleck) nel drammatico Manchester by the Sea.

Dev Patel per Lion

oscar 2017L’altro giovane – e lanciatissimo – coetaneo con il quale dovrà vedersela Hedge è Dev Patel: inglese, classe 1990, già abituato ai fasti degli Oscar dopo aver preso parte, nel 2008, al pluripremiato film The Millionaire diretto da Danny Boyle, che in quella stagione stracciò nettamente la concorrenza. Com’è abituato ai successi e all’aria di Hollywood, però, è abituato anche agli insuccessi, come la candidatura ai Razzie Awards ricevuta nel 2010 per il suo ruolo nel film di M. Night Shyamalan L’Ultimo Dominatore dell’Aria. Con Lion – La strada verso casa sembra aver trovato la propria definitiva occasione di riscatto, interpretando il ruolo di Saroo Brierley – autore del romanzo autobiografico che ha ispirato il film – ragazzo indiano che, dopo essere sopravvissuto da solo, a cinque anni, su un treno diretto a Calcutta, viene prima portato in un orfanotrofio e poi in seguito viene adottato da una coppia australiana; una volta cresciuto, decide di cercare informazioni sulle proprie radici appellandosi solo ai pochi – e frammentari – ricordi che ha e a Google Earth.  Per la sua toccante interpretazione è stato candidato ai Golden Globes, al Premio BAFTA e agli Screen Actors Guild Award.

Mahershala Ali per Moonlight

oscar 2017Anche l’americano Mahershala Ali è a caccia di premi, dopo aver preso parte a molti dei film più caldi di questa stagione cinematografica: Free State of Jones, Il diritto di contare (Hidden Figures) ma soprattutto Moonlight, diretto da Barry Jenkins; il drammatico ed intenso racconto di formazione di Chiron, dall’infanzia fino all’età adulta vissute in un turbolento quartiere di Miami, porta ad Ali il plauso della critica, la vittoria di uno Screen Actors Guild Award, una candidatura ai Golden Globes e una ai BAFTA. Un ottimo risultato per l’attore nato a Oakland nel 1974, che durante la sua carriera ha collezionato ruoli in film come Il Curioso Caso di Benjamin Button, Come un Tuono, Hunger Games: Il canto della rivolta (Parte I e II) e in famose serie tv (Crossing Jordan, CSI: Scena del Crimine, 4400, Lie To Me, Alcatraz, Alphas, House of Cards – Gli intrighi del potere e Marvel’s Luke Cage).

Michael Shannon per Animali Notturni

oscar 2017Per Michael Shannon questa è la seconda nomination agli Oscar: la prima arrivò nel 2008 con il ruolo del disturbato e tormentato John Givings nel dramma di Sam Mendes Revolutionary Road; questa volta è grazie alla sua interpretazione dello schivo Detective “di confine” Bobby Andes nel noir diretto da Tom Ford che non solo conquista la critica, ma anche il pubblico e la suddetta nomination che si somma alle altre maturate nel corso della sua carriera, iniziata nei primi anni 90’ dopo una gavetta teatrale, e che lo ha portato a collaborare con registi come Harold Ramis, John Waters, Joel Schumacher, Michael Bay, Cameron Crowe, Curtis Hanson, William Friedkin, Oliver Stone, Jeff Nichols, Sidney Lumet, Sam Mendes, Werner Herzog, James Franco, Marc Forster, David Koepp, Ariel Vromen, Zack Snyder, Ramin Bahrani, Peter Bogdanovich e – ultimo ma non ultimo – lo stilista Ford che gli regala l’ennesimo, camaleontico, ruolo da caratterista pronto ad imprimersi nell’immaginario cinefilo.

Jeff Bridges per Hell or High Water

oscar 2017L’ultimo nominato è un vero veterano degli Oscar: Jeff Bridges, classe 1949, è uno dei sex symbol degli anni ’80 sopravvissuto incolume a quel decennio ed arrivato fino ad oggi inanellando una serie di memorabili interpretazioni, dividendosi tra grandi nomi della cinematografia (Peter Bogdanovich, John Huston, Michael Cimino, Bob Rafelson, John Carpet, Sidney Lumet, Francis Ford Coppola, Alan J. Pakula, Terry Gilliam, Peter Weir, Ridley Scott e Joel ed Ethan e Coen) e grandi blockbuster generazionali (come Tron firmato dalla Disney). Bridges muove i primi passi nel mondo dello spettacolo fin da bambino, collezionando ottime critiche per le sue convincenti interpretazioni e numerosi premi, fino alla vittoria di un Oscar come Miglior Attore Protagonista nel 2009 grazie al film Crazy Heart; è tornato sulla cresta dell’onda, nel circuito dei premi, dopo aver indossato i panni del cinico Texas Ranger Marcus nel neo – western firmato da David Mackenzie Hell or High Water, tesa storia di due fratelli fuorilegge disposti a tutto pur di salvare la fattoria di famiglia: l’unica soluzione plausibile consiste nel rapinare banche nel Texas remoto e attanagliato dalla crisi.  

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Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.